Atene: Raid neonazi contro immigrati e squat

  Atene: Raid neonazi contro immigrati e squat


Atene – Raid neonazi contro immigrati e squat

fonte: http://athens.indymedia.org/front.php3?lang=el&article_id=1290570

Atene, caccia all’immigrato da parte dei neo-nazi: morti e feriti

Nella mattinata del 10 maggio un furto è finito tragicamente nell’uccisione di un uomo, nel centro di Atene. Nelle ore che sono seguite, i media hanno cominciato a parlare di “tre persone sospette di colore”, iniziando quindi una propaganda che ha portato a una caccia all’uomo verso tutti gli immigrati nel centro della città da parte dei fascisti del gruppo di estrema destra “Golden dawn”. Intorno alle 16.00 un centinaio di “abitanti del quartiere”, come hanno riferito i media, hanno protestato contro la violenta morte del “cittadino greco”. Solo qualche ora più tardi le strade del centro sono state chiuse dalla polizia, il quartiere pattugliato da guardie armate, mentre un gruppo di 100 fascisti attaccava gli immigrati e i rifugiati nella piazza principale, pestando molti di loro. Un giovane uomo del Bangladesh ha ricevuto più di 10 coltellate ed è morto mentre veniva trasportato all’ospedale.

I fascisti si sono poi divisi in gruppi più piccoli: mentre alcuni di loro attaccavano con pietre gli squat della zona, altri invadevano proprietà private di immigrati lasciando dietro di loro sangue e distruzione. Il discorso pubblico continua sulla costruzione della paura e della propaganda razzista. Durante tutta la notte abitanti di diversi quartieri di Atene hanno denunciato vari attacchi da parte dei fascisti verso immigrati di passaggio. L’11 maggio i neo-nazi hanno lanciato una bottiglia molotov nella fabbrica di un pakistano nella regione di Reddi. In due casi i lavoratori si sono frapposti per proteggere i loro colleghi immigrati dai violenti attacchi fascisti.

Gli attacchi sono continuati anche mercoledì 11 e giovedì 12 con ulteriori “manifestazioni” – intendendo con ciò un grande e duraturo POGROM contro gli immigrati. Mercoledì e giovedì gruppi di fascisti hanno attaccato ancora i due squat anarchici dell’area, questa volta insieme alla polizia, e dopo essersi divisi in gruppi più piccoli di massimo dieci persone hanno ripreso la caccia agli immigrati in varie zone della città. Il 12 e durante l’inizio della manifestazione contro la brutalità della polizia (il giorno precedente era sciopero generale e la polizia aveva picchiato e arrestato diversi manifestanti), circa 500-1000 fascisti hanno manifestato dirigendosi verso piazza Omonia e hanno invaso una mensa per poveri del comune, dove le persone povere – principalmente migranti – si recano per sfuggire alla fame, picchiando selvaggiamente rifugiati e migranti, accoltellandoli e colpendoli con bottiglie. Dopo essere ritornati nell’area di Victoria square e St. Panteleimon / Attiki hanno attaccato nuovamente gli squat anarchici continuando il loro violento pogrom contro gli immigrati in tutta l’area. Si parla di diversi immigrati uccisi. Gli ospedali parlano di almeno 25 immigrati con ferite gravi, 12 dei quali accoltellati e uno colpito da arma da fuoco.

L’area intorno ad Omonia, St. Panteleimon, Victoria square e Attaki è diventata un campo di battaglia con gruppi di estrema destra che vanno in giro con bandiere greche urlando slogan fascisti contro gli immigrati. Coscientemente e di proposito i neo-nazi hanno ucciso e distrutto in questi quartieri con l’accondiscendenza della numerosa polizia nella zona. I migranti riferiscono di diversi violenti e crudeli attacchi, di essere stati attaccati con le mazze e accoltellati. Un gran numero di negozi di immigrati sono stati distrutti e i fascisti hanno rincorso e picchiato anche bambini di 6-10 anni! Piazza Attiki e St. Panteleimon che erano stati in passato posti centrali di aggregazione erano già occupati da gruppi fascisti e segnati da graffiti di bandiere greche. Ora piazza Victoria sembra anch’essa come un grande buco deserto. Gli immigrati sono tutti scomparsi e si sono rifugiati nelle loro case. La paura domina nella zona coperta dal silenzio.

Il luogo della morte dell’uomo greco di 44 anni è diventato un sito di pellegrinaggio e culto per i gruppi di estrema destra. Lo slogan sul tavolo di preghiera dice: “Qui tre immigrati uccisero un padre di famiglia greco a coltellate!”. I dimostranti urlano: “La Grecia ai cristiani greci!”, “Stranieri, via dalla Grecia” e minacciano chiunque affitti appartamenti agli immigrati dicendo: “alla violenza bisogna rispondere con la violenza”. Nonostante i media parlino anche del pogrom e della violenza dell’estrema destra nell’area, hanno ovviamente posto in evidenza molto di più la morte del cittadino greco e l’aumento della “criminalità e della violenza” nel centro delle città nonché la “ghettizzazione” dovuta agli immigrati – delle vittime dei neonazi se ne è parlato soltanto il 13 come un danno collaterale, relegando la notizia a una riga. La città di Atene pensa di affrontare “il problema” aumentando le perquisizioni della polizia verso i negozi illegali di immigrati, i venditori di strada, i bordelli abusivi incrementando le misure repressive, “ripulendo” la zona.

atene indymedia