Bristol (UK): Attaccata agenzia immobiliare contro minacce sgombero squats

La scorsa notte (20 luglio) le vetrine di Maggs e Allen Bristol sono state rotte.

Abbiamo fatto ciò in risposta al ruolo di Maggs e Allen nella minaccia di sgombero del Freeshop e dell’Emporium, due posti occupati a Stokes Croft. La nostra solidarietà va a tutte le persone attaccate con lo sgombero, da quelli negli squat a quelli che non possono permettersi l’affitto.

A quelli che cercano di criminalizzare lo squatting – una legge fatta solo per proteggere la proprietà, che rende più difficile per chiunque, squatter o no, di trovare casa: che ciò sia un’indicazione per quelli che resisteranno.

La nostra azione della notte scorsa è stata un’espressione della nostra rabbia contro tutti gli agenti immobiliari e tutti quelli che traggono profitto dalla necessità popolare di avere un tetto.

Per quelli che traggono profitto inflazionando gli affitti e che beneficiano della crescente instabilità e della crescente mancanza di controllo nelle nostre vite, non abbiamo altro che rabbia e pietre.

Ci rifiutiamo di aspettare i vostri ufficiali giudiziari e intendiamo lottare contro chi ci attacca. La nostra lotta per la libertà è una delle nostre scelte.

Alcuni anarchici.

fonte: actforfreedomnow – Culmine | trad. cenere

Radar: Radar permette di annunciare ogni sorta di attività in centri sociali, squat, luoghi alternativi e non commerciali

  Radar: Radar permette di annunciare ogni sorta di attività in centri sociali, squat, luoghi alternativi e non commerciali


Ciao!

Vi invitiamo a raggiungerci sulla rete Radar [http://radar.squat.net] Più di un’agenda online, Radar è una base dati, una piattaforma autogestita non commerciale, che mette in rete numerosi collettivi, centri sociali, squat, luoghi alternativi, luoghi non commerciali in tutta Europa. Da più di 10 anni, Radar permette di annunciare ogni sorta di attività. Di fronte all’uniformità del paesaggio culturale urbano e la repressione contro ogni iniziativa che non rientra nella logica del profitto, Radar valorizza la visibilità delle nostre iniziative culturali alternative e altre sovversioni politiche.

Sulla home page di Radar [http://radar.squat.net] il visitatore accede facilmente ad una vista d’insieme delle attività ed avvenimenti proposti, con la possibilità di scegliere città o paese e di rifinire i risultati per categorie. Su un’altra pagina [http://radar.squat.net/Radar-update-October-2010.htm] troverete la presentazione di Radar in inglese, di cui questa che state leggendo è la traduzione. Per il momento Radar non spopola molto in Italia, anche se le iniziative sembrano non mancare. Una rapida visuale su certi paesi e città permette di vedere che ci va ben poco per fare rumore:

http://radar.squat.net/?q=switzerland
http://radar.squat.net/?q=nederland
http://radar.squat.net/?q=belgium
http://radar.squat.net/?q=france
http://radar.squat.net/?q=germany
http://radar.squat.net/?q=uk

http://radar.squat.net/?q=berlin
http://radar.squat.net/?q=prague
http://radar.squat.net/?q=amsterdam
http://radar.squat.net/?q=basel
http://radar.squat.net/?q=dijon

Tutti gli avvenimenti conosciuti di Radar sono presentati su questa pagina: [http://radar.squat.net/index.php?mode=search&profile=radar&what=0&where=0]

Radar è di chi lo fa. Lo scopo del gioco è che ogni luogo o collettivo pubblichi i suoi eventi e che non sia un piccolo gruppo di persone a livello nazionale a fare il lavoro stancante di pubblicazione per gli altri. Ognuno prende la responsabilità di annunciare le sue attività in città, nel quartiere o nel proprio squat. Radar è flessibile, una persona o un collettivo può annunciare le attività su diversi luoghi o su una città intera. Il meglio è che ognuno possa annunciare le proprie attività senza dover aspettare la benché minima autorizzazione di un qualsiasi moderatore.

Numerosi sono gli squat o i centri sociali, in Italia e altrove, che propongono una moltitudine di attività. Come seguire quello che succede ai nostri vicini, come i nostri vicini possono sapere quello che succede in Italia? Bisogna sapere tutte le lingue europee per essere al corrente di quello che succede in Europa? Ognuno si occupa del proprio angolo, fa l’annuncio sul proprio sito o sul sito di Indymedia locale, ma cosa succede al livello internazionale? E’ sufficiente? No, perché non tutti leggono l’inglese o il francese! Gli squatter grechi non leggono necessariamente il francese e viceversa… Numerosi siti, Indymedia tra gli altri, con una dedica più o meno locale, portano un’informazione essenziale ad un pubblico che legge solo una lingua. Il resto dell’Europa fa fatica a sapere quello che succede in Francia o Germania. E’ importante annunciare a livello locale le proprie attività, ma è anche molto importante annunciarle a livello globale, aldilà delle nostre frontiere linguistiche.

Cosa ne è delle attività pubbliche quotidiane? Si legge sovente qualche riga su di uno squat che ha appena aperto, e poi più niente fino al suo sgombero. E’ quindi tempo di entrare in Radar e di offrire ai italiofoni e non, una rete, un agenda che permetta loro di seguire cosa succede qui e all’estero. In questo tempo di repressione generalizzata e di fascismo strisciante, sapere cosa succede in giornata a 2000 km, è importante quanto sapere cosa succede sulla porta di casa. Il nostro nemico è lo stesso ovunque.

In un vicino futuro, Radar si evolverà. L’obbiettivo è d’iniettare in Radar il vostro iCal (iCalendar). Numerosi sono i siti che offrono un iCalendar, come per esempio l’Indymedia Madrid [http://madrid.indymedia.org/event/ical] o la Invisible a Malaga [http://www.lainvisible.net/?q=es/event]Offrendo un iCalendar sui vostri siti, non dovrete più fare aggiornamenti ripetitivi su vari calendari o agenda online. Avrete solo da concentrarvi su un unico calendario, il vostro! Il suo contenuto si riprodurrà automaticamente su Radar o su qualsiasi agenda che volesse riceverlo.

Come far conoscere Radar? Al posto di mettere un file di Radar, potete aggiungere sui vostri siti un “widget”, utensile di ricerca permettendo di fare delle selezioni in Radar. Questo “widget” [http://radar.squat.net/radar-widget.htm]può naturalmente essere modificato a volontà, per esempio tradotto in italiano mettendo certe città in rilievo. Ecco alcuni esempi di widget:

http://squat.net/it/index.html

http://news.squat.net/
http://squat.net/nl/index.html
http://krakenpost.nl/archief/

Come ottenere un utenza su Radar? Per ottenere un utenza, contattateci via e-mail.

A presto!

Radar <radar [at] squat [dot] net>

http://radar.squat.net/

Il Collettivo Radar


Torino: Un Mese di Occupazione al No Way Squat

  Torino: Un Mese di Occupazione al No Way Squat


Un Mese di Occupazione al No Way Squat

Oggi venerdì primo luglio, il No Way Squat compie un mese di occupazione; Un mese, durante il quale un edificio abbandonato da oltre un decennio di degrado- e al contempo immerso in uno dei parchi più belli della nostra città è potuto tornare a vivere, grazie alle innumerevoli iniziative ed incontri che si sono succeduti nel corso di queste settimane.

Rammentiamo ad esempio i concerti, le cene, il cinema, il mercato del baratto aperto tutti i sabati pomeriggio e l’apertura del parco al pubblico.

Ma al di là di tutto questo, vogliamo raccontarvi una storia: qualche giorno fa siamo andati in circoscrizione per un duplice motivo, da una parte spiegare per mezzo di un comunicato le motivazioni che sono alla base del nostro agire quotidiano, dall’altra per riaffermare in modo netto un idea, quella dell’occupazione intesa come modalità imprescindibile di riappropriazione.

Durante la nostra “incursione” ci siamo trovati al centro di una vibrante ed accesa discussione, nel corso della quale il responsabile di circoscrizione ci ha comunicato questo fantomatico progetto che interesserebbe la struttura; inutile aggiungere che questo progetto non era mai stato preso in considerazione prima, mentre come al solito è bastato il nostro intervento per garantire l’ennesima approvazione lampo di un progetto altrimenti inesistente.

Naturalmente abbiamo approfittato di questa situazione per ribadire tali concetti davanti ad un presidente della circoscrizione visibilmente contrariato e gli abbiamo infine ricordato, che quando verranno a sgomberare ci troveranno sul tetto.

Proprio ieri ci è giunta voce che una larga fetta del consiglio di circoscrizione- capitanato dal noto fascistoide Boffa e dagli immancabili squadristi del Pd- hanno iniziato una raccolta firme che mira ad accelerare il processo di sgombero. E lo hanno fatto con una serie di motivazioni tanto ridicole nella forma, quanto futili nella loro sostanza. Non possiamo infatti non sottolineare l’immotivata necessità di costruire una bocciofila già esistente e un gruppo d’acquisto, a distanza di oltre dieci anni di abbandono e degrado dello stabile. Ci pare inoltre doveroso fare un accenno alle disastrose condizioni in cui versava la cantina dell’edificio occupato.

Cantina che attraverso un cunicolo sotterraneo da direttamente sull’asilo adiacente, con circa 40 metri cubi di acqua putrida e malsana e invasa da zanzare e sporcizie varie. L’aspetto che colpisce maggiormente è l’atteggiamento dell’amministrazione comunale che in tutti questi anni non ha mai provveduto di fronte ad un tale degrado e ad un tale pericolo per il quartiere con particolare riferimento ai bambini dell’asilo. Dinanzi a questa disastrosa situazione abbiamo deciso di bonificare a nostre spese gli scantinati dello stabile lasciato in disuso, liberando il quartiere da queste nocività.

Nel frattempo finché ne avremo la possibilità la nostra intenzione è quella di far vivere questo luogo con attività fisse e aperte a tutti, come il mercatino libero del baratto ogni sabato oppure il lunedì con la cena bellavita e il cinema. Inoltre dato che siamo attivi come gruppo Food not bombs Torino (gruppo atto a combattere gli sprechi della società e a distribuire il surplus) cerchiamo di mantenere intatta l’etica del gruppo anche in questo contesto.

Invitiamo chiunque abbia voglia di conoscere questa realtà a venire a trovarci presso il No Way Squat che si trova in via Asinari di Bernezzo 21/A all’altezza del parco della Tesoriera.

http://nowaysquattorino.weebly.com/index.html

GLI OCCUPANTI DEL NO WAY SQUAT