Torino – No Way Squat sgomberato

Martedì 12 Giugno, all’alba, la polizia ha fatto irruzione al No Way squat, si sono introdotti sfondando le porte e spintonando gli occupanti barricati al primo piano, non contenti, almeno una decina di agenti alla ricerca di non si sa chi o cosa sono entrati nella stanza di una occupante, filmando e invadendo gli spazi personali, senza alcun riguardo. Una volta allontanati hanno prontamente risposto da machisti autoritari quali sono.

Un’irruzione in pieno stile militarista, con un commando capitanato dagli uomini della digos supportati da celere, commissariato san donato, polizia municipale e vigili del fuoco; Non stiamo a sottolineare i miseri commenti compiaciuti dopo aver sfondato l’ultima porta. A questi difensori della legalità poco importa della sorte degli animali umani e non che stavano sgomberando. Forse nella loro foga adrenalinica in difesa del potere traggono qualche gratificazione personale tramite la sopraffazione di individui che non si piegano al sistema, mentre loro, difensori e alfieri della repressione, nella vita di tutti i giorni altro non sono che complete nullità, che ricevono ordini a cui obbediscono alla cieca alla stregua di automi infarciti da luoghi comuni e mediocrità, senza individualità alcuna!

Del resto anche gli operai, molti dei quali immigrati, della ditta appaltatrice dei presunti lavori di riqualificazione sono entrati senza porsi nessun tipo d’interrogativo sul tipo di lavoro che stavano per andare a compiere, anche loro servi silenti e striscianti ai piedi del loro padrone. Con questi ultimi si sono avuti attimi di attrito, quando nel cercare di entrare con un grosso camion nel cortile del No Way squat, hanno rischiato d’investire alcune persone presenti durante lo sgombero, ma la presenza in forze della polizia gli ha concesso di continuare il loro “lavoro” ben contenti, e sorridenti eseguivano gli ordini.

Come diceva qualcuno: “Il nemico si trova in ogni bocca che parla il linguaggio del dominio, ed in ogni coscienza che lo tollera…”

I pennivendoli collaboratori della questura ci hanno definiti con termini quali: “anarco-animalisti” termine che denota una completa ignoranza verso un’area politica con connotati ben definiti, del resto poco importa delle ideologie politiche che vengono portate avanti. Basta reprimere, sgomberare, indagare e denunciare…

Noi siamo Veganarchici-Antispecisti! Non siamo animalisti in quanto non auspichiamo a banali riforme. Vogliamo l’annientamento di questo sistema basato sul dominio e sullo specismo.Le nostre idee, che con tanta fatica cercano di catalogare rinchiudendole all’interno di uno schema a cui dare un nome, non restano rinchiuse in sterili demagogie e sgomberandoci non porrete fine alla nostra lotta….

Scrivono che ci siamo allontanati in maniera pacifica, cosi i viscidi politicanti del comune e della quarta circoscrizione con al timone un uomo del PD, possono uscire “puliti” e “democratici.” Nella realtà dei fatti siamo stati circondati da una decina di caminonette e una ventina di digos che hanno immediatamente sequestrato i telefoni impedendoci di poter comunicare con l’esterno e non facevano avvicinare i solidali accorsi in difesa dell’occupazione…

Gli animali che sono stati tratti in salvo immediatamente grazie al proverbiale “mutuo soccorso anarchico” hanno rischiato una fine drammatica, essendo per accezione animali da reddito e non da affezione, tant’è che in zona sono stati visti un furgone dell’amiat insieme ad un mezzo per la “cattura animali” del canile di torino scortati dai carabinieri.

Al No Way squat in un anno di occupazione abbiamo ridato vita ad un area abbandonata e lasciata al degrado per più di dieci anni. Abbiamo creato spazi di convivialità e aggregazione per il quartiere; Dato vita a nuove forme di rapporti portando avanti realtà quali: Food not Bombs, laboratori di cucina “cruelty free”, iniziative Antispeciste, una ciclofficina,laboratori di saldatura e molto altro ancora dimostrando che vivere autogestendosi riprendendoci gli spazi è possibile; Ma più di tutto vorremmo evidenziare il fatto che al No Way squat hanno trovato casa molti individui “invisibili” sfruttati e reificati dal sistema del profitto ovvero: gli animali non umani. In questa occupazione siamo stati in compagnia di un capretto e di una pecorella salvati dal macello e di altri animali che, insieme a noi, vivevano la loro vita come dovrebbero, senza essere considerati referenti assenti, bensì individui!

Non riusciranno a fermare tutto questo, non riusciranno ad omologarci…

Contro ogni gabbia.

Ci riprenderemo le case e le strade.

A presto!

Gli occupanti del No Way squat.

10 100 1000 OCCUPAZIONI