Salonicco (Gr): “Libertà per i Lupi del Nord” – Comunicato solidale contro il raid al Nadir Squat

tradotto da 325.nostate.net

Libertà per i Lupi del NordNella notte di giovedi 11 Luglio gli sbirri sono entrati nello squat anarchico Nadir, rubando le attrezzature, causando danni e arrestando e un compagno. Allo stesso tempo un altro gruppo di scagnozzi in divisa ha arrestato un altro compagno nella zona di Stavroupoli, Salonicco.
Non parleremo di “ingiuste persecuzioni”, o del “clima di terrore contro quelli che lottano”, né del “nuovo totalitarismo” e cose cosi. Questo perché sappiamo che nulla di tutto ciò è nuovo. Questi sono semplici istantanee della antica guerra tra due mondi incompatibili: da un lato c’è il disgustoso mondo dell’Autorità, della massa assoggettata e della cloaca sociale e dall’altro, gli anarchici insorti, i combattenti insubordinati del Negativo, quelli che non si inchinano davanti a nessuno.
Non parleremo nemmeno degli altri. Quelli che in questi giorni si sentono segretamente contenti e sollevati. Adesso non è né il tempo né il luogo per farlo. Dovrebbero comunque sapere che, comunque, arriverà il momento di parlare di queste cose. Parleremo dei nostri fratelli. Per tutti quelli che disprezzano la comodità della lotta politica dentro il sistema e si gettano, sorridendo, nello scontro. Per tutti quelli che prendono parte alla guerra anarchica e alla continua insurrezione usando tutti i tipi di mezzi e da differenti posizioni.
Parleremo dei compagni della rete FAI/FRI, dei combattenti dell’ALF e dell’ELF, dei fieri illegalisti, dei rapinatori di banca e anche di quei combattenti, dai quali magari siamo diversi per le idee, che ci troviamo vicini dietro le barricate di strada e le trincee.
Parleremo dell’amore e della solidarietà tra compagni. Della solidarietà non negoziabile e intransigente, che è forgiata dal fuoco e non dal lamento umanistico dei democratici di qualsiasi colore.
Per noi, non importa se i nostri compagni, catturati giovedi, hanno fatto ciò di cui sono accusati. Perché sappiamo che questo percorso non inizia con la lotta armata né ci finisce e può anche non capitarci mai. Esso è un percorso di consapevolezza che tutti noi abbiamo scelto da tanto tempo…
SOLIDARIETA’ AI DUE FRATELLI ARRESTATI E AI COMPAGNI DEL NADIR
LIBERTA’ PER TUTTI GLI ANARCHICI PRIGIONIERI DI GUERRA E TUTTI I RIBELLI IMPENITENTI
LUNGA VITA ALL’INTERNAZIONALE NERA!
NESSUN PASSO INDIETRO!
RABBIA E CONSAPEVOLEZZA!

Progetto anarchico A-politiko
Progetto anarchico di traduzione/pubblicazione Erevos
Progetto anarco-nichilista Parabellum
Fronte di Consapevolezza Anarco-Nichilista per la diffusione del Negativo


Occupazioni in Grecia: https://radar.squat.net/it/groups/country/GR/squated/squat
Gruppi (centro sociale, collettivo, occupazione) in Grecia: https://radar.squat.net/it/groups/country/GR
Eventi in Grecia: https://radar.squat.net/it/events/country/GR


Torino: Dove c’è Barricata c’è casa! Mezcal Squat 7 anni di Occupazione

Dove c’è Barricata c’è casa.

Per i 7 anni di occupazione del Mezcal tre giorni di festa e autocostruzioni alla faccia di chi ce vò male.

Venerdì 2 Agosto dalle ore 14 nell’officina: autocostruzione di barricate in ferro;

dalle 20 la cena bellavita del Barcocchio si sposta al Mezcal: porta da bere, vieni  cucinare!

Sabato 3 Agosto dalle ore 14 nel parco: installazione delle barricate sulle note di Black Milk! Live tra i prati sui 105.250 di Radio Blackout.

Dalle 24 finche ce n’è festa sotto le stelle! Infiammano la pista le selezioni di “El Pito y los ladrones”. Porta da bere e vieni a scatenarti come se non ci fosse un domani!

Domenica 4 Agosto dalle 16 risacca all’aperto senza paura e contemplazione delle barricate. Preparazione della pizza per il “Cine-pizza sotto le stelle” del Barocchio che si sposta al Mezcal.

Tutto questo è Bellavita: TUTTE le attivita’ all’interno del Mezcal sono basate sulla CONDIVISIONE. Ognuno porta ciò che più gli piace, a seconda del tipo di iniziativa, per CONDIVIDERLO: da bere, da mangiare o UN’IDEA da sviluppare INSIEME. Per sperimentare e ABOLIRE I RUOLI attraverso l’autogestione, senza il compromesso del denaro.

MEZCAL SQUAT PARCO DELLA CERTOSA COLLEGNO

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Hambacher Forst: resistenza contro la centrale elettrica a carbone.

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Hambacher Forst è un’antichissima foresta (12mila anni!) che originariamente comprendeva 5500 ettari di terreno (oggi ne restano solo 1100), situata nella regione tedesca della Renania Settentrionale-Westfalia. Già dal XVI Secolo esisteva una rigida regolamentazione a salvaguardia della foresta, ma nell’epoca contemporanea, specialmente dal 1978 in poi, l’industria mineraria del carbone ha portato alla parziale distruzione dell’aera boschiva. Quel che rimane di Hambacher Forst, con i suoi alberi secolari ed alcune specie animali e vegetali in pericolo d’estinzione, è oggi minacciato dal progetto di costruzione di una centrale elettrica a carbone ad opera dell’azienda RWE, il più grosso produttore di CO2 su scala europea. Mentre in Germania si parla tanto di svolta a favore di energie “pulite” e rinnovabili prevedendo l’addio definitivo, almeno teoricamente, a fonti di energia inquinanti e pericolose, esistono ancora colossi del settore energetico che mettono in pericolo l’ambiente e la salute umana in nome del profitto. La distruzione della foresta per far posto ad una centrale elettrica a carbone è legale: le leggi tedesche dicono che si può fare, in barba alle specie animali e vegetali che popolano Hambacher Forst, alla faccia della salute degli/lle abitanti delle città che sorgono in prossimità della futura miniera, nonostante anche i costi economici dell’inquinamento non ricadano su chi lo produce. È illegale invece resistere contro un simile progetto, chi lo fa rischia di scontrarsi con la violenza della polizia e di beccarsi denunce, processi, sanzioni economiche e carcere. La differenza tra ciò che è legale e ciò che è giusto è sotto gli occhi di tutti, chi decide di opporsi a simili progetti di devastazione ambientale compie una scelta in base alla propria coscienza, a ciò che ritiene legittimo e necessario- anche per il bene della comunità e dell’ambiente.

È per questo che la resistenza alla distruzione di Hambacher Forst non manca, nonostante chi la porta avanti sappia quali siano i rischi ai quali va incontro. Ispirati da movimenti contro la distruzione di foreste e contro la produzione di energia carbonifera, diverse persone hanno dato vita ad una serie di azioni e progetti per salvare l’area boschiva, prima fra tutte la sua occupazione nell’Aprile 2012 e, dopo il violento sgombero da parte della polizia nel Novembre successivo (durante il quale un singolo attivista riuscì a tenere in scacco per quattro giorni le forze dell’ordine rintanandosi in un cunicolo sotterraneo appositamente scavato prima di essere tirato fuori), la rioccupazione di alcuni prati ai margini della foresta. Tra le altre azioni messe in campo dagli/lle attivisti vi sono l’adozione di alberi dell’ Hambacher Forst, la partecipazione a camping ecologisti, l’organizzazione di tour in bicicletta, manifestazioni e presidi informativi in diverse città tedesche. Le attività intraprese per salvare quella che ormai può essere definita l’ultima foresta millenaria d’Europa continuano, per evitare l’ennesimo scempio ambientale i cui costi in materia di inquinamento, danni alla salute e impoverimento della biodiversità ricadranno inevitabilmente su tutti, soprattutto sulle future generazioni.

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Per altre informazioni (in tedesco e inglese) su Hambacher Forst e sulle lotte passate, presenti e future di chi la difende: http://hambacherforst.blogsport.de/

Per sostenere gli/le attivisti/e con offerte (in denaro e non):http://hambacherforst.blogsport.de/kontakt/was-wird-benoetigt/

Salonicco (Gr): Raid al Nadir Squat e arresto di due compagni anarchici

Apprendiamo da alcune stringate veline riportate dai media nostrani, che giovedì 11 luglio 2013 due anarchici “italiani” sarebbero stati arrestati a Salonicco. In realtà nessuna fonte ellenica, né di controinformazione né di regime, fa cenno alla nazionalità dei due; mentre è ipotizzabile che l’attribuzione dei “premi pulitzer” locali sia dovuta all’arresto dei compagni nel corso di un’operazione inerente un attacco rivendicato da una cellula della Federazione Anarchica Informale, erroneamente percepita dai pennivendoli nostrani come “sigla” italiana. Basandoci quindi su quanto riportato da fonti elleniche, ci sentiamo per il momento di smentire l’italianità degli arrestati… a prescindere dall’irrilevanza della nazionalità di fronte a questi argomenti.

Le manovre repressive che hanno portato al rastrellamento del Nadir Squat e al conseguente sequestro dei compagni, sarebbero scaturite dalla combustione di un plico esplosivo indirizzato ad un funzionario di polizia in pensione coinvolto nelle operazioni contro la Cospirazione delle Cellule di Fuoco, avvenuta il 3 luglio all’interno di un centro di smistamento postale nei pressi di Atene. La spedizione del plico era stata rivendicata sul sito di Indymedia Atene (qui tradotta dal sito contra-info).


Segue la traduzione di un comunicato sull’operazione repressiva e gli arresti al Nadir Squat tratta da actforfreedom e tradotta da contra-info:

Nella notte dell’11 Luglio 2013, due anarchici sono stati arrestati in seguito ad una vasta operazione di polizia. Gli sbirri hanno perquisito lo squat anarchico Nadir e il campus di Salonicco. Allo stesso tempo c’è stata un’orchestrata operazione mediatica con i soliti giornalisti amici delle guardie. Nel giornale “Vima”, ci sono dettagli e la foto di un compagno. Nel pomeriggio di Venerdì, la polizia ha rilasciato un pietoso comunicato.

Pesanti accuse vengono attribuite senza connessione con le “prove” confiscate. C’è un’accusa per “possesso di esplosivi” senza esplosivi trovati. Nel loro stupido delirio, gli sbirri hanno addirittura incluso nel loro comunicato un’azione avvenuta in un albergo a Jakarta, Indonesia. Ovviamente stanno testando i nostri limiti, i limiti degli strati sociali, forzando finché non trovano resistenza.

La scena si ripete: compagni, conosciuti o meno, arrestati dalla polizia, con pesanti accuse di terrorismo e – come idioma – anarchia, accuse prive di prove, segue poi l’esposizione di queste persone, dei loro amici e parenti, infine queste persone vengono chiamate, dopo anni di prigione, in aula per dimostrare che non sono elefanti, che non hanno fatto ciò di cui sono accusati.

Sfortunatamente il totalitarismo che coinvolge ogni campo, irrazionalmente e arbitrariamente, tende a divenire la norma. Ed essa viene seguita poi dall’abitudine, apatia e indifferenza.

Gli arrestati a Salonicco sono stati portati al GADA (stazione centrale di polizia a Atene) dato che c’è anche l’accusa di partecipazione alla CCF, il che significa che presto verranno interrogati da qualche investigatore del caso.

Poco dopo gli scontri a Skouries, arresti, pestaggi, scontri e catture, scontri di insegnanti al ministero dell’educazione, l’attacco degli scagnozzi della Delta al presidio per K. Sakkas, e gli attacchi coordinati di polizia e nazi allo spazio sociale Synergio a Ilioupoli, lo stato urla “sono e sarò qui”.

Il ministro della polizia e dell’oppressione, Dendias, poco dopo l’annuncio degli arresti a Salonicco ha ricordato che il motto è: oppressione e “unità nazionale”.

Nessun ostaggio nelle mani dello stato.
Solidarietà a tutti quelli che si rivoltano.
Tenete duro, siamo con voi.

A presto ulteriori notizie.


Occupazioni in Grecia: https://radar.squat.net/it/groups/country/GR/squated/squat
Gruppi (centro sociale, collettivo, occupazione) in Grecia: https://radar.squat.net/it/groups/country/GR
Eventi in Grecia: https://radar.squat.net/it/events/country/GR


da: informa-azione

Occupato SMS a Milano! Lo Spazio del Mutuo Soccorso ha preso casa in Piaza Stuparich 18 – raggiungeteci!

Ha preso casa lo Spazio di #MutuoSoccorso a Milano in piazza stuparich 18: SMS!Connessioni solidali e pratiche resistenti contro la crisi. #OccupySfitto #FuckAusterity
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Rinchiuso nelle roccaforti di potere va in scena uno spettacolo tragicomico in cui saggi, politici criminali e ladri di democrazia, tra lingue in bocca, tradimenti e alleanze, si giocano la spartizione di poteri soldi e privilegi….I banchieri che hanno prodotto e beneficiato del disastro continuano a comandare e prendere decisioni su tutti nei loro rispettabili palazzi; …l’Europa della tecnocrazia fa sponda con i rigurgiti nazionalisti, agitandosi l’un l’altro come spauracchio conducono verso l’impoverimento, la chiusura di spazi di libertà, le derive autoritarie

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