Torino: Villa Istèria Sgomberata

Torino, giovedì 23 gennaio 2014

Villa Istèria Sgomberata

Questa mattina, dopo le 6, decine e decine di agenti della polizia e carabinieri si sono presentati in Via Santhià 39 per effettuare lo sgombero di Villa Istèria, occupata  l’11 Gennaio 2014.

Gli Occupanti sono stati portati in questura e  trattenuti per un paio d’ore ed in seguito rilasciati con le denunce di danneggiamento ed invasione d’immobile.

Durante lo sgombero e sotto la questura erano presenti alcuni solidali delle Compagne e dei Compagni sgomberati.

Contro sgomberi e repressione!

Torino: Villa Istéria Occupata

TORINO 11 GENNAIO 2014
Il pomeriggio di Sabato 11 Gennaio 2014, un gruppo di occupnti è entrato nella casetta in via Santhià, 39, nel quartiere di Barriera di Milano. Subito un gruppo di agenti della digos sono intervenuti ed hammo fatto un paio di foto e chiesto i documenti ad alcuni solidali accorsi sotto la nuova occupazione tutta al femminile
La situazione è sempre stata tranquilla .
Passate a trovare le Occupanti.Villa Istéria Occupata

Via Santhià, 39 TORINO

Tram 4 da Via Sacchi – Porta Nuova – Direzione Falchera, Fermata Lauro Rossi

Bus 27 capolinea su Corso Matteotti, via XX Settembre – a pochi passi da Porta Nuova, fermata Santhià

Torino: azione in solidarietà con i 4 notav arrestati

Oggi lunedi 6 gennaio, a quasi un mese dagli arresti dei 4 compagni accusati di terrorismo, in segno di solidarietà mandiamo un chiaro messaggio alla città, srotolando dalla cupola del simbolo di Torino, la mole, uno striscione con su scritto LO STATO TAV’VELENA, TUTTI LIBERI ricordando che gli arresti non fermeranno mai la lotta al TAV, all’autoritarismo e rimarcando l’appoggio a chi viene colpito dalla repressione. I fatti accaduti risalgono a lunedì 9 dicembre: Alle 5 del mattino arrivava la notizia della presenza della digos e della celere sotto due case occupate torinesi: l’asilo occupato e l’occupazione abitativa di via Lanino. I solidali accorsi, dopo una prima ipotesi di sgombero realizzarono che si trattava dell’ennesima caccia all’uomo, infatti le autorità infami entrate in entrambi gli stabili con un mandato di cattura per quattro indagati, arrestano Chiara, nel suo appartamento in Via Lanino e Claudio, a cui tocca la stessa sorte, fermato poco dopo fuori città. Nel frattempo anche a Milano gli sbirri entrano in casa di Mattia, con lo stesso mandato, traducendolo nel carcere di Torino insieme agli altri. Le accuse contro questi nostri compagni a cui se ne aggiunge uno, Niccolò già da un mese alle vallette, sono pesanti: riguardano un’azione diretta contro il cantiere del TAV avvenuta nella notte fra il 13 e il 14 maggio di quest’anno, durante la quale sono stati provocati ingentissimi danni ai macchinari che si trovavano al suo interno. L’accusa (tra le tante) è quella di terrorismo. Tutt’ora i compagni si trovano ancora rinchiusi nel carcere delle vallette.
Noi siamo e saremo sempre solidali a chi rischiando la propria vita e la propria libertà, attacca in modo deciso il capitale e i suoi tentacoli, a chi, ben cosciente di quanto la violazione della giustizia in Val di Susa a causa dell’esistenza del cantiere TAV sia schiacciante, ha cercato di aprire una breccia nel cuore di tutto un popolo che lotta contro il mostro tecnologico. Conoscendo le gravi accuse per cui Chiara, Nico, Mattia e Claudio sono stati arrestati, vogliamo cercare di portare loro la massima solidarietà per far sentire loro che fuori da quelle mura che spezzano vite, c’è sempre gente che gioiosamente combatte contro tutte le forme di autorità e oppressione, per l’autogestione e la libertà. Ogni azione contro il potere ci riempie il cuore e sappiamo che la solidarietà ai compagni ora arrestati si porta avanti sempre più sicuri ed agguerriti con la lotta che noi assieme a loro faremo contro tutte le forme di sfruttamento.
Terrorista è lo stato, solidarietà con i detenuti No Tav e non.

Torino squatter e affini

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