Roma: Resistenza allo sgombero di Colle Monfortani: liber* tutt* le/gli arrestat*

Roma_Resistenza_allo_sgombero_di_Colle_MonfortaniSi è concluso con la decisione del giudice del Tribunale di Roma di liberare i/le 15 occupanti di Colle Monfortani arrestat* ieri durante lo sgombero delle palazzine in via Prenestina 1391 il processo per direttissima che si è svolto questa mattina a piazzale Clodio.

Il tribunale ha rigettato la richiesta del PM, che aveva chiesto il carcere per 3 imputat* e l’obbligo quotidiano di firma per tutti gli altri. Cadute le accuse di incendio doloso e detenzione di involucro incendiario, restano in piedi la resistenza pluriaggravata e le lesioni a pubblico ufficiale, capi di imputazione per i quali si andrà a processo il 14 giugno.

Se il tentativo di punire con forza chi si oppone alla violenta guerra scatenata contro i poveri da istituzioni barbare e incapaci di trovare soluzioni al disagio, se non in termini di criminalizzazione e ordine pubblico, ha quindi subito un ridimensionamento con la decisione del Tribunale di Roma di questa mattina, aspettiamo di vedere le prossime mosse della Questura che sta utilizzando tutto il vuoto lasciato da un’amministrazione comunale colpevolmente silente e da una Regione non conseguente nemmeno con le proprie scelte.

La prova di forza del capo della polizia Gabrielli, conseguente lui si con le parole pronunciate la settimana scorsa, non lascia scampo alla necessità per chi si organizza di non fare un passo indietro mentre gli viene tolto tutto per salvare il Monte dei Paschi di Siena. La grande capacità di resistenza sia sulla Prenestina che sulla Tiburtina lo dimostrano.

La capacità dei movimenti di non mollare di un millimetro nelle richieste chiare, portate avanti con anni di mobilitazioni e la maturità nell’individuare l’unica alternativa a Mafia Capitale in un piano di intervento regionale straordinario strappato con le lotte, in grado di destinare risorse già disponibili per reperire alloggi già costruiti, viene così svilita dentro una dimensione di pericolosità sociale, dove la resistenza di donne e uomini che provano a difendere il tetto che sono riusciti a mettersi sulla testa, dentro uno spazio come quello dei Padri Monfortani destinato a progetti speculativi noti a tutti in quel quartiere, viene raccontata come operazione in difesa della legalità, mentre in realtà è un attacco pesante alla povertà.

Con l’accanimento violento nei confronti di madri che sono state minacciate e che hanno resistito con coraggio, difendendo la propria dignità e quella dei loro figli.

Mentre scriviamo siamo in corteo con i/le licenziati Almaviva e attendiamo di riabbracciare i nostri fratelli e le nostre sorelle che verranno liberat* dopo il prelievo forzoso del DNA.

Alla violenza di un sistema che prova a metterci gli uni contro gli altri per isolarci e farci vivere nella paura, rispondiamo con il calore di migliaia di corpi meticci in movimento, che lottano per difendere la propria dignità, che nessuna miserabile azione dall’alto potrà fermare.

Costruiamo per sabato 28 gennaio un grande corteo cittadino per il diritto alla casa, contro sfratti, e sgomberi, per il superamento della delibera Tronca e l’attuazione della delibera regionale sull’emergenza abitativa.

Movimento per il diritto all’abitare

Abitare nella crisi http://www.abitarenellacrisi.org/wordpress/2017/01/21/resistenza-allo-sgombero-di-colle-monfortani-liber-tutt-legli-arrestat/