Firenze: Repressione. Sgomberata Villa Panico, compagn* denunciat* per associazione a delinquere

Raccogliamo alcuni comunicati solidali con compagne e compagni coinvolti nell’operazione repressiva che il 31 gennaio ha colpito Villa Panico a Firenze:

Solidarietà e complicità con i compagni di Firenze

La mattina de 31 gennaio 250 sbirri capeggiati dal tristemente noto capo della digos di Firenze Pifferi si presentano prima in alcune case e poi a Villa Panico per effettuare delle pequisizioni ed eseguire 10 misure cautelari emesse nei confronti di diversi compagni.
Poco prima dell’arrivo della sbirraglia gli occupanti si allontanano dal Panico. Vengono rintracciati poco dopo e portati in questura per essere identificati. Nel frattempo gli artificeri fanno anche brillare un sospettosissimo e pericolossisimo cesto dell’immondizia pieno di fiori che si trovava davanti al cancello di ingresso. Stavolta, memori della tragicomica esperienza occorsa al loro incauto collega Vece il primo dell’anno, i baldi eroi vedono bene di bardarsi a modino!

Il bilancio di questa bruttissima giornata è di 3 compagni agli arresti domiciliari, 4 con l’obbligo di dimora, di firma giornaliero e di rientro notturno, altri 3 con l’obbligo di firma giornaliero. In tutto i compagni indagati sono 35. Villa Panico viene sgomberata e messa sotto sequestro.

E’ l’operazione “Panico” (non si può certo dire che gli investigatori fiorentini brillino per fantasia e
creatività…) ordinata dal gip Fabio Frangini, coadiuvato dal procuratore capo Giuseppe Creazzo e dal pm Filippo Focardi.
I reati contestati si riferiscono a fatti accaduti a Firenze tra il gennaio e l’aprile del 2016 e vanno dalla “resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, a ripetuti danneggiamenti di sedi politiche, edifici del centro storico cittadino, automezzi di soccorso, porto di armi improprie, detenzione e trasporto di materiale esplodente, violenza privata nei confronti di cittadini, fino alla rapina impropria”.

La formula utilizzata dagli inquisitori è la solita “associazione a delinquere” tanto in voga, da qualche anno a questa parte, come dispositivo giuridico per colpire gli anarchici.

Nei giorni seguenti la stampa fiorentina vomita le solite squallide scempiaggini, farneticando su fantomatiche “basi logistiche”, “rigide strutture gerarchiche”, “vertici” che “approvano ed avallano” e “subalterni” che “eseguono”.

Siamo alle solite, niente di cui stupirsi.
Al di la di tutte le analisi e le valutazioni che si possono fare in merito all’aspetto “giuridico/legale” di questa inchiesta, non ci interessa piu di tanto gridare all’ennesima “montatura giudiziaria”, ne parlare di “innocenti” o “colpevoli”. Queste categorie non ci appartengono e le releghiamo volentieri nelle squallide aule dei tribunali.
Quello che ci sembra evidente è che con questa operazione il dominio cerca di colpire e disgregare l’unica realtà realmente conflittuale presente in una città che sta diventando ormai sempre più pacificata e sedata.

Ci sembra anche quasi scontato riaffermare che concetti come “strutture gerarchiche”, “vertici” e “subalterni” non riguardano in nessun modo gli anarchici e la loro tensione sovversiva ma abitano solo nella mente bacata di sbirri, giudici e giornalisti.

La cosa che ci preme di più ora è ribadire il nostro affetto, la nostra vicinanza, il nostro abbraccio solidale e la nostra complicita con Filo, Carlotta, Michele, Giova, Carlottina, Ale, Naki, Youssra, Bitti, Laura e con tutti tutti gli altri indagati!

Dajesempreppiùforte compagni!!!

Biblioteca anarchica e libertaria Sabot.


Sugli arresti e sullo sgombero a Firenze

Stamani, contemporaneamente allo sgombero di Villa Panico, a seguito di un’indagine condotta da polizia e carabinieri, sono stati effettuati tre arresti domiciliari e altre otto misure cautelari. Gli indagati sono 35.
A 9 compagni e compagne viene contestata un’associazione a delinquere.

Così, ad Aprile 2016, veniva descritta la situazione fiorentina dagli occupanti di Villa Panico:

“Villa Panico, nella sua attuale sede di San Salvi, è un’occupazione anarchica che esiste dal 2007: ha subìto uno sgombero, è stata occupata nuovamente, ha resistito sui tetti a un nuovo tentativo di sgombero nel 2009, è sopravvissuta a incendi, crolli e uragani. Ci hanno definito teppisti, punkabbestia e soprattutto violenti. Noi siamo innanzitutto individui che lottano contro ogni autorità, che sperimentano forme di vita collettiva in direzione ostinata e contraria al destino impostoci di docili produttori-consumatori atomizzati e segregati ognuno nei propri cubicoli. Siamo individui che rovinano i piani di chi vorrebbe una città completamente rassegnata al ruolo di cartolina per turisti, linda e decorosa, riqualificata ed esclusiva, ovvero un lucroso luna park per ricchi. Non ci facciamo abbindolare dai climi terroristici sempre utilizzati (se non creati) dai media di regime, che ci vogliono presentare i militari in città come un indispensabile incremento della sicurezza pubblica, consapevoli del fatto che altro non sono che una delle massime espressioni della volontà dello Stato di conservare il proprio potere tramite la violenza delle armi. Sappiamo riconoscere il ruolo degli sbirri nella dittatura della maggioranza e le responsabilità di politici, banchieri e dirigenti che hanno reso questa città invivibile e ci batteremo sempre contro questi e contro ogni forma di repressione\oppressione e sorveglianza, perché abbiamo la nostra vita da difendere. In un mondo in cui lo Stato, nell’ottica di preservare la propria autorità detiene il sedicente “legittimo” monopolio della violenza, che chiama legge, mentre invece l’azione o reazione violenta dell’individuo contro tutti i loro organi e ingranaggi lo definisce crimine, ci rivendichiamo fieramente sia l’illegalità che la violenza, chiarendo che quest’ultima non è mai fine a se stessa o indiscriminata, ma impiegata quando necessario in un percorso che mira alla nostra liberazione individuale e collettiva.
A chi stiamo a cuore chiediamo di tenersi pronti a qualsiasi eventualità.
A chi crede che uno sgombero basterà per eliminarci da questa città vogliamo ricordare che siamo determinati a resistere e a lottare.”

Libertà per Carlotta, Michele e Filomena!
Solidarietà a tutt* gli/le occupant* e gli/le inquisit*.

Saronnesi Solidali

fonte http://www.informa-azione.info/firenze_repressione_sgomberata_villa_panico_compagn_denunciat_per_associazione_a_delinquere