Saronno (Varese): 27 settembre, Corteo contro gli sgomberi e per le case e gli spazi occupati

SABATO 27 SETTEMBRE
CORTEO A SARONNO
ore 14.30 in piazza San Francesco, Saronno
CONTRO GLI SGOMBERI
PER LE CASE E GLI SPAZI OCCUPATI

Ottenere agibilità; prendersi spazi; costruire luoghi dove potersi esprimere liberamente; strappare momenti di libertà e di autodeterminazione; respirare e non più soffocare nel grigiore!
Uscire dalla noia e dalla banalità della vita preconfezionata: di questo stiamo parlando.
Uno spazio fisico può, in certi casi, riuscire a soddisfare questi bisogni; ma si deve fare i conti con la realtà circostante. [Read More]

Torino: Nasce InfOccupa – il mensile della Torino Ribbelle!

InfOccupa: un foglio che, a partire da quest’anno, troverete in giro per Torino gratuitamente e dove verranno riportate tutte le iniziative del mese di posti occupati e non. Un nuovo modo per diffondere per la città iniziative politiche e ludiche senza ricorrere a passaparola virtuali ma reali.

Lo troverete ogni mese sul sito del Mezcal Squat: SCARICATE e DIFFONDETE!

[Read More]

Torino: Capodanno al Mezcal Squat – Gran Galá nocturno de lucha libre internacional!

Martedì 31 Dicembre 2013, dalle 23 al Mezcal Squat:
GRAN GALA NOCTURNO DE LUCHA LIBRE INTERNACIONAL!

Ritorna al Mezcal il ring di Capodanno! Dopo il grande successo de “La
grande truffa della boxe” approda a Torino la LUCHA LIBRE!
Potrete assistere a 4 spettacolari incontri di lotta libera dove si
sfideranno i migliori Luchadores e Luchadoras del mondo e scommettere
sul vostro favorito. Ma fate attenzione ai vostri investimenti, i
Bookmakers sono abili truffatori e faranno di tutto per far vincere… gli
inguaiati NOTAV a cui andranno i ricavati delle scommesse!
La notte proseguirà sull’onda del delirante Mexico con selezioni
musicali a tema e non solo.. Come sempre al Mezcal il Bar sarà
Bellavita, perciò portate il vostro cocktail rinvigorente preferito per
condividerlo!

Per maggiori info visita il sito: www.mezcalsquat.net

Torino: Dove c’è Barricata c’è casa! Mezcal Squat 7 anni di Occupazione

Dove c’è Barricata c’è casa.

Per i 7 anni di occupazione del Mezcal tre giorni di festa e autocostruzioni alla faccia di chi ce vò male.

Venerdì 2 Agosto dalle ore 14 nell’officina: autocostruzione di barricate in ferro;

dalle 20 la cena bellavita del Barcocchio si sposta al Mezcal: porta da bere, vieni  cucinare!

Sabato 3 Agosto dalle ore 14 nel parco: installazione delle barricate sulle note di Black Milk! Live tra i prati sui 105.250 di Radio Blackout.

Dalle 24 finche ce n’è festa sotto le stelle! Infiammano la pista le selezioni di “El Pito y los ladrones”. Porta da bere e vieni a scatenarti come se non ci fosse un domani!

Domenica 4 Agosto dalle 16 risacca all’aperto senza paura e contemplazione delle barricate. Preparazione della pizza per il “Cine-pizza sotto le stelle” del Barocchio che si sposta al Mezcal.

Tutto questo è Bellavita: TUTTE le attivita’ all’interno del Mezcal sono basate sulla CONDIVISIONE. Ognuno porta ciò che più gli piace, a seconda del tipo di iniziativa, per CONDIVIDERLO: da bere, da mangiare o UN’IDEA da sviluppare INSIEME. Per sperimentare e ABOLIRE I RUOLI attraverso l’autogestione, senza il compromesso del denaro.

MEZCAL SQUAT PARCO DELLA CERTOSA COLLEGNO

[Read More]

Padova: Presidio solidale con compagni/e del Gramigna sotto processo

Mercoledì 22 maggio ore 11.30 – Porta Portello

Presidio solidale in contemporanea al processo contro compagni/e del Gramigna –esposizione mostra sugli spazi occupati


Le lotte non si processano!

Occupare è giusto, resistere è necessario!

Ingente dispiegamento di forze dell’ordine, ruspe, macerie e denunce.
Questa è la reazione che negli anni, la giunta comunale del Partito Democratico di Zanonato ha tenuto contro chi ha scelto di stare al di fuori delle logiche istituzionali e commerciali, portando avanti la pratica dell’occupazione di edifici pubblici abbandonati. L’esperienza del Centro Popolare Occupato Gramigna continua da più di vent’anni, durante i quali sono stati aperti numerosi spazi di resistenza e di autorganizzazione della lotta, avviando, con giovani e meno giovani, studenti e lavoratori, percorsi e attività politiche, culturali, artistiche e musicali, opponendosi alla mercificazione dilagante. Con il passare degli anni la risposta delle varie giunte comunali che si sono succedute, sia di destra che di “sinistra”, è stata sempre e soltanto la repressione!

20 marzo 2011: dopo cinque mesi di occupazione e resistenza attiva, la giunta Zanonato sgombera il C.P.O. Gramigna nel quartiere di Torre. Lo stabile, l’ex scuola Zanella-Davila abbandonata da anni ma con all’interno centinaia di sedie e banchi nuovi, insieme a molto altro materiale scolastico, viene venduto al peggior offerente e trasformato in palazzine residenziali. Seguiranno 14 denunce per occupazione abusiva e 7 per resistenza a pubblico ufficiale.

28 settembre 2011: polizia e carabinieri perquisiscono le case di 4 compagni del Gramigna alla ricerca di un “pericoloso” manifesto. Quest’ultimo, affisso pochi giorni prima nelle vie del centro, accusava, a nome di un ironico “Tribunale popolare antifascista”, il sindaco Zanonato di concedere spazi pubblici al partito neofascista Casapound e alla Lega Nord, di militarizzare la città e di svendere il patrimonio pubblico agli speculatori edilizi e lo “condannava” a lavorare in fonderia per 20 anni. A ripensarci, più che una condanna sembra più un augurio in questi tempi di precarietà e disoccupazione dilagante. I 4 compagni perquisiti saranno denunciati per minacce aggravate al sindaco e per altri due reati.

Il 20 e il 22 maggio 2013 il tribunale di Padova porta alla sbarra i compagni sotto processo per entrambe le inchieste.
[Read More]

Forlì – GiardinOccupato

IO NON VOTO: OCCUPO
GIARDINOCCUPATO
PIAZZALE DELLA VITTORIA N.16


GiardinOccupato
spazio Antifascista

Nasce dalla volontà di portare avanti un discorso di lotta verso questo mondo, verso tutto ciò che costringe, controlla e falsifica la realtà! Occupiamo un edificio vuoto comunale per diverse ma allo stesso tempo fortemente collegate motivazioni: occupiamo perchè a Forlì mancano, come altrove luoghi di reale e concreto confronto; luoghi in cui non appassire e appiattirsi, ma dove, al contrario relazionarsi, mettersi in gioco davvero, costruire insieme il mondo che vorremmo. occupiamo perchè a Forlì la questione abitativa dovrebbe essere al centro non solo di brevi e sminuenti articoli di giornali, ma piuttosto questione primaria sentita e partecipata visti gli innumerevoli stabili vuoti, completamente lasciati decadere; viste le tante case sfitte, prive di abitanti e viste le numerose persone senza tetto.
Forse qualcosa non sta funzionando come dovrebbe?! Occupiamo perchè andare a votare è come “pulirsi il culo con i coriandoli”!Non crediamo infatti che con nessun tipo di delega le cose possano realmente cambiare direzione, perchè ciò accada occorre che ogni singola persona inizia a ragionare, agire, porsi domande e, perchè no, darsi risposte, senza che nessuno decida per noi, seza aspettare l’intervento del politico di turno o delle istituzioni

IO NON VOTO: OCCUPO

Occupiamo perchè oggi sentiamo forte l’esigenza di combattere le “nuove forme” di fascismo che purtroppo sono sempre più presenti nelle città, tra la gente e nei pensieri di molti. Perchè anche se si nascondono sotto nuovi nomi (casa pound, forza nuova, blocco studentesco, la foresta che avanza) l’idea, l’obbiettivo e l’odio su cui hanno costruito la propria attitudine è rimasto quello di un tempo. Proprio per questo vogliamo contrastare ciò che si sta attuando a Forlì: l’elogio e la riqualificazione di quel periodo con mostre, ristrutturazione di edifici, turismo-fascista, commemorazioni,.. E’ importante conoscere ciò che è stato il fascismo e ciò che ha fatto ma solo per maturare la consapevolezza del suo orrore e maturare la necessità di resisterli sempre. Nel mondo odierno è quotidiano sfrattare e uttare in mezzo ad una strada persone è considerato normale, la revisione del fascismo viene perpetuata in continuazione, l’unica illusione di “partecipazione” è quella di porre una crocetta su una scheda elettorale. Questo è un mondo nemico della libertà e della bellezza della vita, a noi cambiare le cose. Dopo il Borghetto occupato e il MaceriA occupato, la lotta continua e continuerà.
[Read More]

Tags:

Notre-Dame-de-Landes (Francia): Se sgomberano la ZAD, corteo di rioccupazione

Corteo di rioccupazione

Tutte le versioni di questo articolo: [English] [français] [italiano] [Nederlands]

Notre Dame de Landes-in caso di sgombero: Corteo di rioccupazione Per riseminare, per ricostruire…per impedire la costruzione dell’aeroporto! Né qui, né a Khimki, né altrove. Vinci vattene!

Il quarto sabato dopo il primo sgombero ci diamo appuntamento, alle 11, nella zona di Notre Dame de Landes. Il 7 maggio 2011 eravamo 1000 persone a manifestare, forcone alla mano, per sottrarre insieme un terreno agricolo all’abbandono. Si trattava di favorire la creazione di uno spazio coltivato che adesso contribuisce ad alimentare la lotta contro l’aeroporto. Non abbandoniamo e ci impegniamo a difendere questo e gli altri spazi occupati dalla Zad ( la Zone d’amenagement différé, dove è previsto l’aeroporto, divenuta Zone a Défendre).

Il 24 giugno Vinci intraprende alcune procedure di sgombero contro otto case occupate, tra cui Les Planchettes, luogo collettivo di accoglienza e organizzazione. Il 10 luglio qualche migliaio di persone affermeranno ancora : “Vinci vattene!” Il Martedì 23 agosto, il presidente della regione Pays de la Loire, Jacques Auxiette, chiede al prefetto di fare piazza pulita degli occupanti della Zad. L’appello alla repressione più brutale è senza ambiguità, ma questo non ci impedirà di resistere, ritornare e ricrescere.

Per far seguito al 7 maggio, gli occupanti della Zad e Reclaim the Fields, rete di contadini in lotta,invitano a una grande manifestazione di rioccupazione in caso di sgombero e invitano tutti i collettivi e gruppi solidali a sostenere quest’iniziativa. Se la forza poliziesca arriva, vogliamo essere di nuovo in migliaia per dare corpo al grido “Vinci vattene!” e ritornare a occupare la zona per continuare a impedire concretamente i lavori.

Da quarant’anni i potenti e i cementificatori lavorano sodo al progetto di un nuovo aeroporto a fianco di Nantes, a Notre Dame de Landes, per realizzare i loro sogni voraci di metropoli e di espansione economica. La Zad è 2000 ettari di terre coltivate e abitate che si vogliono annientare sotto il cemento. La resistenza contro questo progetto è all’incrocio di molte poste in gioco sulle quali unirsi, per affrontare delle problematiche e pensare delle strategie comuni. Attraverso questa lotta noi combattiamo l’alimentazione sotto flebo, la società industriale e il suo riscaldamento climatico, le politiche di sviluppo economico e di controllo del territorio, le megalopoli e la normalizzazione delle forme di vita, la privatizzazione del comune, il mito della crescita e l’illusione della partecipazione democratica…
[Read More]

Tolosa (Francia): Amicx, complicx, indesiderabilx di qualsiasi tipo, compagnx, venite tutti a Tolosa!

Siamo un centinaio di abitanti e abitante (tra cui 25 bambini) e più di un centinaio di individui coinvolti nelle attività dello spazio autogestito di Tolosa (22 rue Demouilles).

Siamo sotto sgombero a breve.

Tra qualche giorno lo stato mandra i suoi sbirri per provare a sgomberarci di nuovo, per distruggere questo luogo, per lasciare vuoto uno spazio di 5400m² senza nessun progetto, come lo era da sei anni, tanto morto quanto possibile.

Non abbiamo per il momento nessuna soluzione per trovare un altro posto, noi abbiamo deciso di rimanere qua. Non vogliamo lasciare il nostro palazzo e abbiamo soltanto questo da perdere. [Read More]

Torino: Nuove “strategie”, vecchie politiche – Resistiamo agli sfratti

E’ di pochi giorni fa la resistenza allo sfratto di Mariuccia e Massimiliano: madre settantenne, dializzata e figlio, fotografo freelance con un numero sempre minore di contratti di lavoro all’attivo. Sono di qualche settimana fa le resistenze agli sfratti di Hedia, del marito e dei loro due figli, di Kader e della moglie che, proprio durante il precedente picchetto antisfratto ha dato alla luce suo figlio e di Nouredinne e della sua famiglia. Tutte storie di persone legate da un comune denominatore: la crisi ha reso difficile sostenere il peso dell’affitto.

Torino: 18 Anni di Centro Sociale Gabrio

Programma dettagliato della 3 giorni su http://gabrio.noblogs.org/18-anni-di-gabrio/

18 anni. tanto è passato dalla nascita del CSOA Gabrio. Un tale avvenimento non può che essere ricordato al meglio. Ma per noi non è solo un giusto momento di festa e divertimento da condividere con la città ed il quartiere, San Paolo, di cui ormai siamo parte integrante ed attiva.
In un periodo come questo, dominato da una congiuntura economica che ha la sua cifra nel termine “crisi”, il nostro compleanno vuole essere occasione per rilanciare una serie di pratiche che sono l’essenza del nostro essere soggetto di movimento.

Prima di tutto l’autogestione e l’autorganizzazione come capacità di prendere in mano le nostre vite e dare risposte concrete ai bisogni. Siamo stati solidali in questi anni e lo saremo ancora nei confronti di tutte quelle esperienze che fanno della riappropriazione diretta esercizio quotidiano.
Abbiamo promosso ed appoggiato negli anni occupazioni di stabili abbandonati per dare un tetto e, soprattutto, dignità a soggetti considerati ”deboli” lasciati soli dalle istituzioni. Auguriamo a queste realtà (ben 4 solo in zona San Paolo) di poter festeggiare anche loro tantissimi compleanni.

In 18 anni il CSOA Gabrio ha riconsegnato alla metropoli ed in particolar modo al quartiere uno spazio inutilizzato allestendo e fornendo in maniera solidale e fuori dalle logiche commerciali una miriade di iniziative: dagli sportelli (quello legale, quello per il diritto alla casa, quello per il lavoro) alla palestra popolare con tutti i suoi corsi. E poi la microclinica che fornisce consulenze mediche preziose, l’orto collettivo, la ciclofficina. Senza dimenticare le serate musicali, con proposte mai banali e tese alla promozione di una scena concertistica fuori dai circuiti ufficiali e commerciali. Un modo diverso di intendere la convivialità e lo stare insieme.
Tutto ciò ha portato tra le nostre mura migliaia di persone che ancora frequentano ed amano la nostra “casa”.
[Read More]