Torino: Allarmismi sguaiati e goffi tentativi di recupero

Sul clima di guerra imposto a Torino un commento del centro sociale askatasuna e del csa murazzi.

A leggere le cronache dei giornali cittadini e le dichiarazioni del Questore Messina sembrerebbe che la nostra città si sia improvvisamente trasformata in una sorta di Kabul sotto le Alpi, con tanto di scorta armata per una sindaca che aveva aperto il suo mandato promettendo di mettere le periferie al centro, ridottasi invece a rincorrere Salvini e la polizia che militarizza per giorni un quartiere che avrebbe bisogno di ben altro.

Il linguaggio utilizzato dal Questore e le immagini che esso evoca, del resto, non lasciano molto all’immaginazione: si giustifica il dispiegamento abnorme di uomini in assetto da guerra con la necessità, si dice, di sventare “un assedio in stile Fort Alamo” e ci si vanta di aver fatto molti “prigionieri” sul campo. Le undici persone fermate nella serata di sabato (e successivamente rilasciate a riprova dell’inconsistenza delle fantasie questurine) vengono usate come ostaggi dei deliri guerreschi di via grattoni, con, tra le altre, la pesantissima accusa di devastazione e saccheggio usata à mo di cauzione giuridica del tutto. [Read More]

Torino: La polizia italiana… lavora e non si stanca

Brusco risveglio questa mattina per alcuni spazi occupati della città di Torino. Una nuova maxi-operazione poliziesca ordita dalla questura cittadina per punire le pratiche di resistenza e contestazione seguite allo sgombero dell’Ostile nella giornata del 10 dicembre 2009. Alle 6.30 di questa mattina poliziotti e Digos fanno la loro irruzione, sfondando le porte, al centro sociale Askatasuna e all’Asilo occupato di Torino, al Mezcal squat di Collegno e al Barocchio squat di Grugliasco.

Entrano di soppiatto alla ricerca di persone, “armi”, travisamenti. L’operazione, queta volta, porta la firma del pm Rinaudo. Il “bottino” del pm tocca 16 persone, portandone in carcere 3, ai domiciliari 4 e sottoponendone 9 all’obbligo di firma.
I reati imputati agli indagati sono i soliti: resistenza, lesioni, travisamento e varie “aggravanti” che non guastano mai per fare numero e curriculum . Tra le altre spicca sempre, per l’uso scientifico che se ne fa, quella relativa al fatto di aver compiuto il “crimine” in più persone. E’ la pratica collettiva che viene messa sotto accusa. Il fatto di aver resistito in più persone ad un atto ignobile come lo sgombero di uno stabile inutilizzato in quartieri sempre più preda dell’immobiliare. Si pensa così di colpire e punire una resistenza e una contestazione legittime che quella sera furono la naturale risposta ad un’operazione repressiva e di chiusura di uno spazio sociale.

Ancora una volta, è l’uso politico-intimidatorio della misura cautelare (in assenza cioè di qualsiasi processo) a scandire senso e finalità prime di simili operazioni. Una volontà di intimidazione e disciplinamento che incontra non di rado le aspirazioni di carriera di pubblici ministeri noti per le proprie inclinazioni liberticide. Puntuale come sempre la scelta dei tempi, giusto sul finire dell’esposizione della Sindone e l’ordinato svolgimento delle elezioni regionali, per non disturbare manovratori e gendarmi. [Read More]

Da Milano a Palermo :gli spazi sociali non si toccano…

In vista del corteo nazionale dell’11 Ottobre a Palermo in difesa degli spazi sociali,contro lo sgombero del centro sociale ex karcere, per reclamare reddito,case e diritti, realtà di centri sociali in Italia stanno organizzando iniziative di sostegno e di autofinanziamento per poter raggiungere Palermo.

A Milano al Centro Occupato Autogestito T28 via dei Transiti 28 giovedi il 3 e il 9 ottobre ore 19 SERATE DI AUTOFINANZIAMENTO con cene popolari e musica con il CANZONIERE DEI TRANSITI.

A Bologna lunedi 6 ottobre alle ore 21.00 si terrà un’assemblea al laboratorio crash per presentare alle realtà del nord la manifestazione dell’11 ottobre, saranno presenti: csoa askatasuna (to), Cam (modena),csoa Dordoni(cremona),prendocasa (pisa),officina sociale refugio (livorno),coa Transiti (milano) [Read More]

Torino: solidarieta’ all’Askatasuna e agli altri

SOLIDARIETA’ ALL’ASKATASUNA E AGLI ALTRI

Venerdi’ 3 maggio la Digos notifica 13 denunce e provvedimenti giudiziari ad altrettanti individui. Alcuni di loro appartengono all’Askatasuna, altri no. Le misure sono conseguenza della manifestazione antifascista del 22 febbraio, conclusasi con cariche di polizia e barricate in fiamme. [Read More]

Primo Maggio 1999 a Torino

From: officina 99 <ska [at] ecn [dot] org>
Subject: scontri a Torino. Molotov alla Camera del lavoro (ansa)PRIMO MAGGIO: INCIDENTI A TORINO

(ANSA) – TORINO, 1 MAG – La manifestazione di Torino e’ stata disturbata da incidenti che hanno avuto come protagonisti oltre un centinaio di autonomi. Sin dall’ inizio si sono avuti momenti di tensione che sono poi via via aumentati con atti di vandalismo e cariche delle forze dell’ ordine; una decina tra carabinieri e poliziotti hanno riportato contusioni e si sono dovuti far medicare in ospedale. Prima della partenza gli autonomi hanno tentato di mettersi alla testa del corteo con uno striscione con la scritta ”vergogna”, ma sono stati respinti dal servizio d’ ordine dei sindacati e dei Ds. E’ intervenuta la polizia che li ha costretti ad allontanarsi e a mettersi in coda. Preceduti da una ventina di compagni con il volto coperto da passamontagna o con il casco, durante il corteo i giovani hanno continuato a gridare slogan e cominciato a lanciare pietre e, soprattutto, uova contenenti vernice azzurra contro le forze dell’ ordine. Molti poliziotti hanno avuto la divisa imbrattata e il vice questore vicario, Andrea Ninetti, e’ stato colpito al petto da un cubetto di porfido. Percorrendo la via Po, hanno danneggiato uno sportello bancomat, rotto i vetri di alcuni negozi e ‘presa d’ assalto’, sempre a colpi di uova e pietre, una filiale del Credito Italiano. (SEGUE). MO-BAN 01-05-1999 12:48 [Read More]