Bergamo: Continuano le occupazioni

BERGAMO CONTINUANO LE OCCUPAZIONI: In viale venezia la rotta dei pirati e delle piratesse continua… !

Occupati altri 3 appartamenti. ( altre 3 famiglie che sommate alle 2 precedenti diventano 5  +  case giovani rivendicate CASA LA MOTTA OCCUPATA )… Per un totale di 8 appartamenti liberati!

APRIRE UNA PORTA PER APRIRNE ALTRE MILLE!

Segue materiale che ha accompagnato questa ondata di occupazioni:

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Bergamo: Comunicato di solidarietà contro sgomberi e repressione a Milano

Chi governa legittima il proprio potere attraverso strumenti da lui inventati per irreggimentare e uniformare. Chi governa vuole che ogni persona si rivolga a lui per essere felice perchè ha bisogno che ogni azione, sia essa sociale o individuale, si caratterizzi come “un utile” per lo Stato. Chi governa ha chiamato l’imposizione di tale ingiustizia “legalità”, “maggioranza”, “bene comune”, “sicurezza”. Non a caso, in molti territori, per le istituzioni, autogestione ed autodeterminazione sono diventate sinonimo di “associazione a delinquere”. Questo perchè autogestione e autodeterminazione espropriano ai criteri di sottomissione e alle logiche di sopraffazione le necessità, i bisogni e i desideri degli individui. [Read More]

Bergamo: Comunicato dell’occupazione Piraten Extea

DIARIO DI BORDO 07-06-2014

Esattamente una settimana fa, sabato 31 maggio, abbiamo occupato uno stabile a bergamo, in via corridoni 35, con lìintento di farne in primis la nostra casa, sperimentando nuovi modi di condivisione di vita e di collaborazione, ed in secondo luogo per farne uno spazio aperto alla città, in una strategia logistica che permetta di organizzarsi più facilmente tra di noi e con le persone affini. La casa in questione era adatta alle nostre esigenze in quanto presentava una parte facilmente riportabile alla condizione di stanze abitabili, ma anche uno spazio più ampio da allestire a bar, sala per dibattiti, ecc…Da subito il posto ci era piaciuto, e siamo stati accolti/e benevolmente dal quartiere e dal vicinato. in pochi giorni però lo stabile si è rivelato portatore anche di problematiche ingenti che non si potevano scoprire precedentemente: inanzitutto manca l’acqua, sia potabile che non, problema facilmente risolvibile se non fosse che anche l’impianto fognario è completamente assente. Infatti quando qualche anno fa è stata cotruita la linea tranviaria TEB, adiacente allo stabile, la fognatura della casa è stata tranciata e chiusa di netto e non è stata ripristinata vista la condizione di abbandono del posto. Questo ha reso lo stabile non solo inagibile ma soprattutto invivibile a lungo termine. Riteniamo comunque che le lotte per la casa e per le occupazioni in generale al di fuori di qualsiasi logica di assistenzialismo, quindi in un ambito di autogestione e autorganizzazione delle lotte, presentino piena legittimazione politica. Questo soprattutto considerata la repressione che sta colpendo queste lotte, ricordiamo e portiamo solidarietà agli/lle compagn* arrestat* e indagat* nella maxi operazione repressiva del 3 giugno a Torino e a tutti gli sgomberi che stanno avvenendo nell’ultimo periodo. La repressione e la guerra dei governi alle occupazioni è tra l’altro visibile anche nella nostra città, in cui un’occupazione abitativa di famiglie e giovani (quella del XComitato di Lotta per la Casa a Celadina) si è vista recidere le utenze subito dopo l’approvazione del decreto casa di renzi, e in cui un’altra occupazione con l’intento da subito di creare socialità e aggregazione (il KAP – Kascina Autogestita Popolare) è da mesi sotto sgombero da quando il comune ha messo in svendita lo stabile.
Per questo motivo la nostra è una scelta puramente strategica: il progetto PIRATEN ETXEA non si ferma.

Gli/le occupanti del Piraten Etxea

“Siam pirati tutti neri e per casa il cielo abbiam”

Bergamo: Piraten Extea – nasce nuova occupazione!

Sabato 31 maggio ci siamo presi/e uno spazio abbandonato da tempo, vuoto, in disuso e all’ombra della gestione dei poteri.

Nasce quindi a Bergamo un nuova realtà, PIRATEN ETXEA (Casa dei Pirati), occupato da ragazz* che hanno la necessità di avere un tetto sopra la testa e a cui la società attuale non permette di vivere dignitosamente al di fuori delle logiche di affitto, lavoro salariato, bollette e di questo sistema economico/culturale in generale. Riteniamo però che il desiderio di riappropriarsi di uno spazio o di una casa non sia semplicemente un mero obbiettivo di necessità esistenziale e/o il momento in cui poter dare respiro alla propria esigenza abitativa ma bensì una strategia logistica e politica per potersi organizzare con più efficacia all’interno della città o della metropoli. [Read More]