Madrid: Lo spazio anarchico La Emboscada è a rischio sgombero

20 dicembre 2019
Ciao compagni!

Scriviamo questa dichiarazione da La Emboscada (Tetuán, Madrid), per informare che lo scorso 17 dicembre un giudice ha ordinato il nostro sgombero precauzionale a seguito di una denuncia fatta da uno dei proprietari dell’edificio in cui è presente lo spazio anarchico occupato La Emboscada.

Secondo questa notifica, lo sgombero potrebbe essere molto vicino, a meno di venti giorni. Considerando queste informazioni, abbiamo deciso di combattere con tutte le nostre capacità per fermare questo sgombero. Dunque chiamiamo, per il giorno dello sgombero, ad un concetramento durante la sera, alle ore 20.00, e contiamo sul vostro supporto. Il luogo del concentramento non sarà pubblico fino all’ultimo istante, quindi ti invitiamo ad avere attenzione.

Abbiamo deciso di non rimanere in silenzio mentre vediamo decine e decine di procedimenti di sgombero sia per spazi abitativi che per centri sociali.

Abbiamo deciso di non arrenderci, né di negoziare con quelle persone che, su tutto, vogliono difendere la loro proprietà privata, perché sappiamo che quest’ultima ricerca solo il profitto individuale di alcuni e che lo Stato difende e sostiene questi già noti vecchi nemici di classe.

Sappiamo che questo caso non è isolato (ci sono anche tutti i fatti precedenti, accaduti nell’ultimo anno) ma risponde ad una normale e funzionante struttura capitalista. Sappiamo che il proprietario non è il diavolo che sfugge alla norma o al buon senso accettati dalla maggior parte dei cittadini. Così abbiamo deciso di affrontare questa situazione come un conflitto in più da affrontare, con tutta la volontà e gli aiuti reciproci che potremmo mettere insieme con coloro che comprendono e sono solidali con la lotta contro il capitalismo, la legge e lo Stato. [Read More]

Madrid: 19 novembre/19 dicembre – 10, 100, 1000 centri sociali occupati!

201611_mes_de_solidaridad_y_lucha_por_la_okupacionPer noi l’occupazione è uno strumento di lotta il cui obiettivo principale non è la creazione di spazi per sviluppare attività ludico-culturali, ma una strategia, in cui teoria e pratica prendono forma per colpire uno dei princìpi di base della democrazia capitalista: la proprietà.

L’importanza dell’occupazione è puramente logistica. Aiuta ad avvicinare i/le compagn*, crea reti di affinità, diffusione e solidarietà, punti di incontro per dibattito, autocritica e condivisione delle esperienze. L’occupazione non è il fine, ma il mezzo che ci permette di organizzarci e cospirare. È un’espressione tangibile dell’idea del “fai da te”.

Il Potere si è impegnato per eliminare alla radice qualunque progetto di autogestione, perché attraverso questi processi si evidenzia la capacità delle persone di auto-organizzarsi ai margini del sistema.

Le strategie impiegate a questo scopo sono state tante. A partire dalla repressione più cruda, azioni di polizia, etc, per arrivare ad altre più “gentili”, basate sulla negoziazione. Differenze estetiche a parte, il fine ultimo di queste strategie non è altro che il controllo e la domesticizzazione delle nostre idee e pratiche antiautoritarie.

Da qualche tempo il Comune di Madrid, uno degli auto-nominati “del cambiamento”, ha messo in opera una campagna di molestie, intimidazioni e di sfinimento verso i centri occupati della città.

Mascherando le reali intenzioni con una parvenza di dialogo, utilizza il ricatto per raggiungere l’assimilazione di questi collettivi. [Read More]

Spagna: Comunicato di Riseup.net sull’operazione Pandora

La sicurezza non è un crimine
06/01/2015
https://help.riseup.net/it/security-not-a-crime

Martedì 16 dicembre 2014 in Spagna si è svolta una vasta operazione di 
polizia. Quattordici tra case e centri sociali sono stati perquisiti a 
Barcellona, Sabadell, Manresa, e Madrid. Libri, riviste, e computer sono 
stati sequestrati e undici persone sono state arrestate e inviate alla 
Audiencia Nacional, il tribunale speciale con sede a Madrid che si 
occupa di casi di "interesse nazionale". Sono accusati di aver 
costituito, promosso, diretto e partecipato a un'organizzazione 
terroristica. D'altra parte gl'avvocat* della difesa hanno denunciato la 
mancanza di trasparenza dell'accusa e hanno riferito che le persone che 
seguono  sono state costrette a rilasciare dichiarazioni senza sapere di 
che cosa erano accusate in concreto. "Parlano di terrorismo senza 
specificare atti criminali concreti, o atti specifici attribuibili 
individualmente"[1]. Interrogato al riguardo, il giudice dell'udienza 
preliminare ha risposto: "Non sto indagando atti specifici, sto 
indagando l'organizzazione, e il pericolo che potrà rappresentare in 
futuro"[2], a dimostrare che si tratta dell'ennesimo caso di arresti 
preventivi.

Quattro degl'arrestat* sono stat* rilasciat*, mentre sette resteranno in 
carcere in attesa di giudizio. Tra le motivazioni del giudice per la 
custodia cautelare, si includono il possesso di alcuni libri, "la 
produzione di pubblicazioni e altre forme di comunicazione" e il fatto 
che gl'accusat* "utilizzassero caselle di posta con misure di sicurezza 
eccezionali, come il server RISE UP"[1].

Rifiutiamo questa criminalizzazione kafkiana dei movimenti sociali e 
l'implicazione ridicola ed estremamente allarmante che proteggere la 
propria privacy su Internet equivalga a un atto terroristico.

Riseup, come ogni altro fornitore di servizi di posta, è obbligata a 
proteggere la riservatezza dei suoi utenti. Molte delle "misure di 
sicurezza eccezionali" usate da Riseup sono  buone pratiche invalse nel 
campo della sicurezza in rete e sono le stesse che vengono usate da 
provider come Hotmail, Gmail o Facebook. D'altra parte, a differenza di 
questi servizi, Riseup si rifiuta di inserire backdoor illegali o di 
vendere i dati dei propri utenti a terze parti.

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Spagna: Operazione contro il “terrorismo anarchico”: decine di arresti e perquisizioni

La Legge Mordaza (norma approvata da pochi giorni che incrementa in modo arbitrario i poteri giudiziari delle forze repressive – ndt) comincia a manifestarsi nella vita politica del paese. Dalle 5 della mattina del 16 dicembre, cominciava l’operazione repressiva denominata Pandora, contro il “terrorismo anarchico”.
Le accuse della Audiencia Nacional riguardano diversi attentati contro filiali bancarie, tuttavia il comunicato della polizia non forniva maggiori dettagli su quali attentati e di che terrorismo si stesse parlando, riferendosi genericamente a un diffuso “terrorismo anarchico”. A quell’ora, i mossos d’esquadra facevano irruzione nella Kasa de la Muntanya, dispiegando un numero ingente di agenti, circa 300 poliziotti e un elicottero a visionare e illuminare dall’alto le operazioni. I mossos procedevano alla chiusura delle strade adiacenti, effettuando arresti in questa zona di Barcellona. Da quel momento sono partite altre operazioni nell’Ateneo Libertario di Sant Andreu e in quello di Poble Sec, entrambi a Barcellona; contemporaneamente, in altre dieci località catalane venivano invasi appartamenti e spazi abitativi. [Read More]

Squat news 13-11-00

  Squat news 13-11-00


-occupazione a Newcastle

-sgombero del Ladronka a Praga

-repressione a Madrid

-Balon libero!!

-linx

Un variegato gruppo di residenti di Newcastle hanno occupato un derelitto edificio del centro per protestare contro il crescente impadronimento da parte delle imprese della citta’. La proprieta’, tempo addietro un centro di riciclaggio, deve essere demolita per far posto alla Electric City, un vasto complesso ospitante un cinema, negozi, parcheggio e bowling. Con l’occupazione dell’edificio -ridenominato Eclectic city- il gruppo sta tentando di mettere in risalto argomenti come la mancanza di case, la mancanza di spazi culturali e l’alienazione dei residenti della citta’. “Stiamo vivendo sempre di piu’ in una citta’ impresa che implica molta dispendiosa omologazione con sempre piu’ persone escluse e che sentono di non appartenere,” dice un membro del gruppo. Un altro ha detto a Schnews “E’ veramente eccitante. E’ il primo squat politico da anni a Newcastle.”

Se vuoi un cafe’, libreria ed un centro ambientalista o sentire musica alimentata da generatori a bicicletta, vai a 109 Pilgrim St. Sono ad High Court oggi chiama lo 04325 130529.

Ladronka (Praga) sgomberato

Lo squat di Praga Ladronka e’ stato sgomberato. La polizia e’ arrivata Giovedi’ mattina 9 Novembre alle 7. Ora ci sono 4 persone sul tetto e 4 sono state arrestate. Pare che siano state accusate di usare elettricita’ e telefono abusivamente. Si ritiene che questo sgombero accade come conseguenza delle recenti proteste a Praga contro gli incontri annuali dell’FMI e della Banca Mondiale. Con la leggitimita’ attribuita alla nuova polizia, e’ chiaro che stanno tentando di reprimere l’attivismo nella Repubblica ceca. Ci sono 30 persone che stanno gia’ dando sostegno agli squatters dall’esterno del Ladronka ed altre stanno giungendo. Azioni di solidarieta’ sono benvenute.

Lo squat Ladronka, sta subendo uno sgombero dalla polizia. Il Ladronka e’ lo squat ceco piu’ conosciuto e piu’ vecchio. A Praga non c’e’ una forte cultura di squatters, e cosi’ ci sono solo tre squats. Un attacco al Ladronka e’ un attacco al movimento degli squatters. Stamattina sono venuti alcuni poliziotti di Praga con il consigliere di praga 6 (una zona di Praga). Ha detto che hanno trovato un collegamento elettrico pirata ed era la ragione per l’arresto degli squatters. C’e’ anche una petizione con 100 firme di persone delle case vicine contro il Ladronka. All’opposto, c’e’ una petizione di 300 firme a favore del Ladronka ed una piu’ vecchia con 2500 firme. Quattro persone sono rimaste dentro e quando la polizia e’ penetrata nello squat, sono andate sul tetto. Di fronte al Ladronka ci sono 80 guardie, molte macchine e blindati, i vigili del fuoco ed un’ambulanza. Ci sono poliziotti in borghese e anche la polizia politica. E ci sono circa 40 persone che supportano gli squatters. Dalle ultime notizie, uno squatter ha lasciato il tetto ed e’ stato arrestato.

LIBERATI gli otto compagni arrestati a Barcellona 2 giorni fa in seguito allo sgombero dei loro alloggi con l’accusa di “uso indebito”…la “giudice” ne ha riconosciuto l’innocenza…infatti gli otto occupavano dei piani disabitati di un edificio del “barrio vello” in quel di Barna…ma non abusivamente! Sembra che infatti avessero l’autorizzazione dell’affittuario!

Pare che gli sbirri spagnoli non siano meno cretini di quelli italiani…ma cir da idea della tensione che si vive in Spagna in questi giorni…(vedi la info sui 2 arrestati di oggi a Madrid).

balon liber

C’e’ voluta un’alluvione per dare coraggio alle autorita’. Il coraggio di attaccare finalmente, e frontalmente, il Baltn. Senza vie di mezzo, mosse a sorpresa, deliri e colpi di testa: giardini chiusi al sabato, telecamere a iosa, discese di sbirri vari, passeggiate di politici e ponti incendiati.

Ora, finalmente, e dalla bocca del vicesindaco medesimo “e’ un problema di ordine pubblico”.

Il trombatissimo Carpanini ha cosi’ espresso, e pubblicamente, quello che e’ il desiderio di questa giunta, come di quelle passate e di quelle a venire:

far morire il baltn.

Troppo libero, troppo incontrollabile, troppo pieno di gente troppo curiosa, troppo internazionale, troppo bbello. Sabato scorso, piazza Borgo Dora era, per decreto comunale, un desolante parcheggio, presidiato dagli sbirri. Chi non ha abbassato la testa fregandosene dei divieti e’ stato prontamente isolato, infastidito ed infine multato per la modica cifra di 10 milioni! Per promuovere la nuova immagine di Torino europea la giunta vuole cancellare uno dei mercati della pulci piu’ belli d’Europa. Deve finira’ il fantasma del Baltn? All’imbocco di un’autostrada? nel campetto spelacchiato di periferia? La domenica nel posteggio di un centro commerciale? E’ interesse di chiunque si vuole libero difendere uno spazio comune dove tutti possono vendersi tutto senza chiedere permesso a nessuno e nel cuore della citta’, una cosa impensabile di questi tempi. Invitiamo tutti a venire Sabato 11 Novembre alle ore 10 al Baltn per restituire alla collettivita’ la piazza Borgo Dora, defraudata da un’ottusa ordinanza dei signori del palazzo.

Asilo Occupato, Barocchio Occupato, Anarchici del Baltn

Linx

magazzini comunardi: NO SPACE NO PEACE

http://www.ecn.org/lists/movimento/200011/msg00211.html


Madrid, Digione, San Francisco e Sydney: Squat-news

-attacco contro il Pati Blau, occupazione a Lavapies
-manifestazione a Digione contro “Europolice 2000”
-manifestazione a San Francisco
-Sgombero sconfitto a Sydney
-linx

Lo scorso 30 Settembre alle 24.30 e’ stato compiuto un attacco con una bottiglia incendiaria contro il CSO Pati Blau, senza recare danni particolari, la cui reasponsabilita’ si suppone sia dei fascisti del quartiere.

Il giorno 1 Ottobre e’ stato occupato a Madrid nella calle Amparo, 21, nel quartiere Lavapies un edificio abbandonato appartenente alla Empresa municipal de la Vivienda (EMV), creata con capitale pubblico, ed ora privata. Questa societa’ gestisce la ricerca di alloggi per le persone meno abbienti. [Read More]