SGOMBERI IN AMSTERDAM

  SGOMBERI IN AMSTERDAM


MARTEDI LA POLICIA HA SGONBERATO 5 CASE OCUPATE QUESTO ACADE alcune volte all`ano per cacciare gli ocupante che non vogliano andarsene voluntariamente dopo l`ordene de sgombero del tribunale Questo martedi hanno sgomberado THE Flex um conplesso de apartamenti di lusso ocupato in una zona bueguesa gli abitanti si sono difesi com bombe de vernice mentre poco prima alcune traverse piu in la c`era una barricada in fiamme nei pressi di un alta casa que estava per essere sgomberata 7 abitante del flex sono stati arrestati e rilasciati alcuni giorne dopdopo questa azione la pagliacciata della policia si e spostada verso il centro per sgomberare the “Paard Van Amsel” sul lato oposto del City Hall in questo frangente la policia ha usato la tecnica del conteiner , um conteiner pieno de sbirri solevato da una gru fino al teto gli ocupanti hanno tirato pietre contro il conteiner facendolo oscillare creando quindi dificolta’ all’operacione che e’ stata intentata diverse volte il grupo di sbirri nel conteiner era probabilmente pervaso da nausea come per il mal de mare La policia ha dichiarado que il loro connone ad aqua e’ stato dannegiato.4 persone del Paarde sono state arrestate e sono attualmente in attessa di giudicio per il giorno 23 luglio. Al sito internete http//squat.net/paerd si trovano le foto del palzzo. Proprietari del palazzo non hanno fatto nulla negli ultimi 20 anni eccetto la demolizione dei pavimenti e delle colonne de supporto in questo periodo il palazzo e stato sgomberado e reocupado diverse volta la ultima volta la prefetura ha chiesto lo sgombero per il rischio de incendi ,absolutamente seza senso. Il movimento de Amsterda ha dichiarato la riocupacine e chiede l’esproprio. Il diorno dllo sgombero, il Dikke Daan e’ stato occupato e sgomberato 4 volte in precedenza.Anche in questo sgombero sono apparse barricate in fiamme che sono state spente dai cannona ad acqua gli ocupante andate via la policia ha irroto nel pallazo senza trovare nessuno ,gli ocupanti stavano bevendo tea presso dei vicini.La stessa notte c’e stata una manifestazione davante alla questura centrale della policia .que ha caricato i dimonstrante se sono handatiAtualmente i palazzi occupati sono dinuovo vuoti. E TEMPO DE PRENDERE TRANCIA E PIEDE DE PORCO.

SQUAMB-IT


Firenze: Manifestazione cpa contro lo sgombero 9 luglio

APPELLO PER LA MANIFESTAZIONE DI VENERDÌ 9 LUGLIO CONTRO LO SGOMBERO DEL CENTRO POPOLARE AUTOGESTITO FI-SUD

DISTRUZIONE DEL CPA? EFFETTO COLLATERALE

Con l’approssimarsi dell’estate si fanno più insistenti le voci, già in circolazione da tempo, sul possibile sgombero del CPA Fi-sud. Qualcuno, tratto in inganno, potrebbe pensare ad una sorta di sindrome da sgombero che affligge da qualche anno il CPA; quasi che il CPA stesse vivendo questi anni in modo persecutorio e che voglia convincere oggi dell’approssimarsi dell’evento, che nel passato non si è verificato. [Read More]

NO ALLO SGOMBERO DEL CPA FI-SUD

  NO ALLO SGOMBERO DEL CPA FI-SUD


APPELLO PER LA MANIFESTAZIONE DI VENERDÌ 9 LUGLIO CONTRO LO SGOMBERO DEL CENTRO POPOLARE AUTOGESTITO FI-SUD

DISTRUZIONE DEL CPA ? EFFETTO COLLATERALE

Con l’approssimarsi dell’estate si fanno più insistenti le voci, già in circolazione da tempo, sul possibile sgombero del CPA Fi-sud. Qualcuno, tratto in inganno, potrebbe pensare ad una sorta di sindrome da sgombero che affligge da qualche anno il CPA ; quasi che il CPA stesse vivendo questi anni in modo persecutorio e che voglia convincere oggi dell’approssimarsi dell’evento, che nel passato non si è verificato. Per questo, a scanso di equivoci, ricordiamo che nel dicembre del 1998 il Consiglio Comunale di Firenze ha approvato i Piani di Riqualificazione Urbana, tra cui quello riguardante l’area ex Longinotti, occupata da 10 anni dal CPA Fi-sud. Approvazione che non solo permette alla proprietà, Unicoop, la costruzione di un centro commerciale, ma che non ha tenuto in alcun conto l’opposizione espressa non solo, ovviamente, dal CPA Fi-sud, ma anche dal Consiglio di Quartiere 3 (per ben due volte), dal Comitato Commercianti e Artigiani, dal Comitato dei Cittadini del Quartiere 3. Ancora una volta sulla testa della gente e contro il parere comune viene avviata un’operazione che stravolgerà in modo irreversibile la vita del quartiere. Ma gli abitanti del Quartiere 3 non contano, le realtà produttive, sociali e aggregative nemmeno ; ciò che ha contraddistinto le scelte della Giunta Primicerio è ancora una volta solo e soltanto la ragione delle relazioni economiche che si rivelano per quello che sono : contano le imprese e quello che esse vogliono. Diciamo questo con la consapevolezza, più volte espressa in passato, che quanto deciso rispetto all’area ex Longinotti non è un caso isolato, non è l’unico intervento caratterizzato da una forte speculazione immobiliare e fondiaria. L’idea di città che viene imposta da chi governa il nostro territorio (ma non solo, visti gli esempi di Torino con ile Olimpiadi del 2006, di Roma per il Giubileo, di Napoli per la “riqualificazione” di Bagnoli, ecc.) è quella della città degli ipermercati, dell’Alta Velocità, dei poli espositivi e tecnico-scientifici, in cui le aree dismesse diventano “occasione strategica” per avallare i progetti speculativi proposti dai proprietari delle aree ; un’idea di città promossa attraverso scelte di pianificazione che escludono dai propri obiettivi ogni finalità che riguardi gli aspetti collettivi, sociali e ambientali della riqualificazione urbana, dal recupero abitativo alla richiesta di spazi e servizi pubblici, dalla salvaguardia ambientale e difesa del territorio ai luoghi di aggregazione. Gli sgomberi delle case e gli sfratti che inizieranno a partire dal 25 luglio sono alcuni dei passaggi più significativi delle tendenze in atto. Un chiaro esempio di questo modo di intendere e, di fatto, costruire la città, è offerto dal fatto che gli addetti ai lavori dell’amministrazione, i cosiddetti tecnici, affermano che un centro commerciale è motore di riqualificazione urbana, utile e necessario per il recupero dei quartieri degradati. Questo tipo di situazione non ci pare modificata dall’elezione a sindaco di Domenici. La nuova amministrazione cercherà di nascondere le proprie responsabilità rispetto all’attuazione dei tanti progetti approvati, essendo questi considerati come eredità di scelte effettuate durante la Giunta Primicerio : la scorsa Giunta li ha discussi, approvati e ora si tratta solo di eseguirli. Ma il nuovo sindaco non può passare certo come un semplice esecutore di decisioni. L’assunzione politica da parte dei DS della città, passando il mandato di governo del territorio dalle mani di un tecnico a quelle di un uomo dell’apparato della direzione politica, è un segnale da non sottovalutare, visto che da una parte la nuova giunta dovrà gestire, e in tutti i sensi, i progetti e le loro eventuali ricadute, e dall’altra dovrà occuparsi di quell’immenso affare che è il Giubileo. Il Giubileo, che era stato presentato come occasione, molto appetibile, di riqualificazione urbana (ci risiamo!), è diventato in poco tempo occasione di ulteriori speculazioni finalizzate ad incrementare gli interessi economici privati, (della serie “piatto ricco, mi ci ficco !” ), con gravi conseguenze dal punto di vista dell’impatto urbanistico, sociale e ambientale sulla città. Nonostante queste premesse poco attraenti c’è chi sta predisponendo per il 2000, visto l’arrivo di milioni di pellegrini, un anno di pace sociale : tutti zitti, buoni e senza disturbare. Se per caso esistono questioni di ordine pubblico, siano scioperi o quant’altro possa creare problemi, è auspicabile che queste, siano affrontate e risolte prima del 2000….o narcotizzate o eliminate. Che la questione dell’area ex Longinotti e dei 10 anni di riutilizzo sociale dell’area da parte del CPA non sia facilmente affrontabile dall’apparato politico si è reso evidente in occasione della campagna elettorale. Basti pensare alle posizioni assunte dai diversi schieramenti politici, sostanzialmente omogenei nei comportamenti e nelle dichiarazioni : se il Polo ha usato il no al centro commerciale per fini puramente elettorali, non esistendo da parte sua una reale mobilitazione contro il centro commerciale, ma essendo anzi rimasto fuori da tutte quelle istanze collettive che si sono espresse nel quartiere contro il progetto Unicoop, il silenzio del centro sinistra è stato ancora più emblematico. Meno se ne parla, meglio è : è stata questa la filosofia che ha accompagnato la campagna elettorale, non tanto quella cittadina, quanto quella di quartiere. Questo silenzio è un segnale delle difficoltà e dei dubbi che esistono e che con probabilità si potrebbero allargare all’interno dell’area elettorale, della base politica di chi amministra questa città e il quartiere, visti i precedenti dissensi già emersi in passato sulla questione.

Noi proponiamo, per venerdi’ 9 luglio, una manifestazione, perché anche questa sia un segnale, ma di inversione di tendenza all’interno della città. Un segnale forte verso chi ha governato questa città, ma soprattutto verso chi dovrà amministrarla in futuro. Diamo indicazione del giorno 9 luglio visto che nel periodo centrale di quest’estate (fine luglio-inizio agosto) verranno definiti gli appalti e, stando a quanto affermato pubblicamente dall’assessore all’urbanistica Bougleux, a settembre inizieranno i lavori. Come dicevamo un segnale rivolto ad amministratori, vecchi e nuovi, e a tutti coloro che ritengono che la questione ex Longinotti sia stata già definita e che se verrà fuori qualche problema sarà una questione di ordine pubblico, e quindi di non competenza dell’amministrazione comunale (come dichiarato in modo molto chiaro dal capogruppo dei DS Caffaz). All’interno di questo ribadiamo un concetto per noi fondamentale e che, anche in questo caso abbiamo già espresso in passato : respingiamo tutti i tentativi che da più parti, politiche e giornalistiche, vengono fatti nel “classificare” i centri sociali. Queste classifiche non sono fatte, e ci stupirebbe il contrario, nell’intento di comprendere meglio la realtà, cittadina ma non solo, dei centri sociali, ma bensì nel tentativo di far passare divisioni tra chi è più o meno accettato a livello istituzionale. Le dichiarazioni pre-elettorali hanno evidenziato l’ignoranza politica di chi si è dichiarato disponibile a concedere due anni di prova al CPA per verificarne l’integrabilità nella società. Riteniamo di non aver da dimostrare a chicchessia la nostra internità al territorio. Rapporti difficili, sicuramente, ma l’attività contro lo spaccio, la partecipazione ai Comitati di Zona e buon ultimo la realizzazione di un parco nell’area Longinotti, rappresentano l’esempio di vera riqualificazion
e sociale ed ambientale e dei rapporti sociali che intendiamo costruire, consolidare e migliorare nel territorio. Il tentativo di divisione dei centri sociali ha avuto un capitolo significativo durante la mobilitazione contro la “guerra umanitaria” nei Balcani. All’indomani del riuscito sciopero del 13 maggio, promosso dal sindacalismo di base, caricato selvaggiamente da polizia e carabinieri, organi d’informazione e partiti politici hanno provato in un primo momento a dividere i centri sociali (cattivi) dal sindacalismo di base (buoni) ; non essendoci riusciti, almeno nel nostro caso, visti i rapporti esistenti tra le realtà presenti in città, si è provato a lanciare una campagna di criminalizzazione assegnando al CPA la palma del più duro nel panorama fiorentino, a cui è seguita l’irruzione mattiniera e clandestina degli agenti della Digos nel Viale Giannotti, alla ricerca di non si sa cosa… ma forse, essendo entrati nella cucina, cercavano di capire quante uova fossero disponibili per altri possibili lanci. Ebbene rivendichiamo la radicalità che ci viene assegnata essendo questa : – la nostra internità al tessuto sociale del quartiere ; – la nostra denuncia del degrado sociale, urbanistico ed ambientale causato dalle operazioni di speculazione immobiliare approvate dall’amministrazione comunale ; – la nostra solidarietà internazionale verso quei movimenti di liberazione, quei popoli e quegli stati che subiscono l’aggressione politico-economica del neoliberismo ; – la nostra concreta solidarietà verso i lavoratori colpiti dai processi di ristrutturazione e verso quelle realtà che cercano di costruire momenti di opposizione a difesa degli interessi dei lavoratori ; – e denunciamo che la Coop, anzi l’Unicoop S.p.a., si sta comportando come tutte le imprese, dal momento che privilegia esclusivamente il profitto e l’interesse economico, gettando definitivamente la propria maschera sociale.

Invitiamo le realtà del sindacalismo di base ed autorganizzato, dell’autogestione e dell’opposizione sociale e politica, e chiunque, al di là delle proprie organizzazioni politiche o sindacali di appartenenza, condivida questi contenuti : – a comunicare la propria adesione all’appello e alla manifestazione (n. fax del CPA Fi-sud : 055-6580479) – a comunicare la propria opposizione alla costruzione del centro commerciale e allo sgombero del CPA Fi-sud a Palazzo Vecchio (n. fax del sindaco 055/2768275-Commissione urbanistica 055/2768616) – a partecipare : · all’ ASSEMBLEA CITTADINA, LUNEDI 5 LUGLIO, ORE 21.30, presso il CPA Fi-sud, · alla MANIFESTAZIONE, VENERDI 9 LUGLIO, ORE 18.00, P.za S. Marco.

CONTRO I PROGETTI DI SPECULAZIONE EDILIZIA E CONTRO LO SGOMBERO DEL CPA FI-SUD.

CENTRO POPOLARE AUTOGESTITO FI-SUD

fip. V.le Giannotti 79


Raid squadrista ai danni del c.s.a. Dazdramir

  Raid squadrista ai danni del c.s.a. Dazdramir


Nella notte tra sabato 7 e domenica 8 agosto raid squadrista ai danni del c.s.a. Dazdramir.

Alcuni neonazisti o presunti tali hanno perpretato l’ennesimo atto di provocazione nei confronti di un luogo in cui per contestare la realta’ invece si usa l’analisi e la produzione culturale.

Scritte omofobiche su muri e portoni, svastiche, celtiche, ingiurie ai partigiani. Questa azione e’ stata preceduta alcuni giorni fa dal lancio di petardi e fumogeni nel piazzale del centro, dove al momento erano presenti alcuni compagni.

Questo gravissimo episodio e’ un’ulteriore conferma di come Ferrara sia sempre piu’ frequentemente teatro di gesti di intolleranza e propaganda fascista: insulti alle persone di colore, gesti oltraggiosi durante le celebrazioni del 25 aprile, simboli nazisti disegnati ormai su troppi muri della citta’. Quest’ultimo episodio e’ prova del verificarsi di nuove ondate di intolleranza che con l’avanzare di alcuni gruppi di estrema destra (tra cui la sedicente Forza Nuova) puo’ portare al passaggio dalla violenza verbale all’azione violenta contro i soliti e troppo facili capri espiatori (immigrati, centri sociali, omosessuali, ecc.).

Non si puo’ continuare ad ignorare cio’ che accade.

Questo non e’ il primo appello che lanciamo, e chiediamo ai cittadini e alle forze politiche che compongono la coalizione di centro-sinistra a Ferrara se i valori della resistenza di cui l’antifascismo e’ quello portante non debbano essere rivalutati sia in sede di analisi che di pratica quotidiana.

Noi crediamo di si’, e invitiamo tutti quelli che la pensano come noi a prendere posizione.

le compagne e i compagni

c.s.a. DAZDRAMIR

V.le Alfonso I° d’Este 13 44100 Ferrara tel. 053264493 email: dazdramir [at] ecn [dot] org http://www.ecn.org/dazdramir

Sportello legale per immigrati: http://www.ecn.org/dazdramir/sport.html

Daz Esiste Insiste Resiste

c.s.a. DAZDRAMIR


Italia: Contro la repressione

COMUNICATO STAMPA

6 Febbraio, ROMA: 6 arresti in seguito al corteo pro-Ocalan pro-Kurdistan.

27 Aprile, BOLOGNA: cariche della polizia contro lo spezzone antagonista del corteo contro la parificazione scolastica, arresti domiciliari e confini per diversi compagni.

25 Aprile, MILANO: 26 denunce (fino ad ora) nei confronti dei partecipanti allo spezzone antagonista del corteo contro la guerra. [Read More]

Colonia G8

  Colonia G8


Milano, 18 giugno 1999

COMUNICATO STAMPA

Da una corrispondenza telefonica con alcuni compagni dell’associazione YA BASTA e del C.S.Leoncavallo che stanno partecipando alle iniziative contro il vertice dei G8:

Abbiamo avuto notizia della dura reazione della polizia tedesca che si e’ conclusa con l’arresto di circa 40 partecipanti alla manifestazione ed una di queste ricoverata in ospedale.

La giornata di mobilitazione contro il G8 e’ cominciata questa mattina, davanti alla sede centrale di Colonia della casa farmaceutica BAYER.

Li’ una manifestazione pacifica e vistosa e’ stata organizzata all’interno del giro politico di CAROVANA 99: un gruppo di militanti asiatici, latino-americani, europei da un mese in giro per l’Europa, per denunciare il guerra transgenica contro l’umanita’.

Durante il presidio i manifestanti hanno lanciato i loro slogan contro le conseguenze delle trasformazioni economiche delle industrie multinazionali.

Nel pomeriggio poi, in occasione della GIORNATA GLOBALE CONTRO I CENTRI FINANZIARI chiamata G-18 (giugno18), coordinato da associazioni di oltre 40 paesi, ha preso vita il corteo in cui sono sfilate migliaia di persone da tutto il mondo.

Durante questo corteo la polizia ha bloccato il temibilissimo spezzone “laugh parade” (corteo delle risate), attaccato al gruppo di CAROVANA99, e ha chiesto di controllare i documenti personali ai partecipanti.

L’accusa era quella di aver partecipato alla mobilitazione della mattinata in cui la polizia ha pretestuosamente denunciato danneggiamenti di fatto mai accaduti.

Al rifiuto di alcuni dei manifestanti di farsi identificare la polizia ha reagito violentemente con cariche e arresti.

Tra i manifestanti arrestati ci sono giovani europei, pare nessuno italiano, mentre e’ presente un gruppo di indiani e latino-americani di CAROVANA99.

SI RICORDA CHE DOMANI, SABATO 19 GIUGNO, SI TERRA’ LA MANIFESTAZIONE MONDIALE CONTRO I CENTRI FINANZIARI DEL G8 IN CUI PARTECIPERANNO NUMEROSISSIME PERSONALITA’ DELLASOCIETA’ CIVILE, TRA LE QUALI NOAM CIOMSKY E L’AVVOCATO DI MUMIA ABU JAMAL.

Associazione Ya Basta!!! Centro Sociale Leoncavallo


Sgomberato il c.s.o.a. Guernica a Catania

  Sgomberato il c.s.o.a. Guernica a Catania


Venerdi 15/10/1999 alle 5:40 il C.S.O.A. GUERNICA di Catania, dopo quasi tre mesi di occupazione e’ stato sgomberato dalle “forze dell’ordine”. Oltre alle sei persone presenti, sono stati denunciati altri tre compagni i cui nomi erano stati richiesti,un mese fa, durante un sit in alla prefettura di Catania come da prassi per poter parlare col Prefetto. Le denuncie (Occupazione,furto di luce e schiamazzi notturni),sono scattate in seguito a numerosi esposti da parte del vicinato MEDIO BORGHESE disturbato dalle uniche due iniziative settimanali non considerando che gia’da diverso tempo era stato acquistato un generatore di corrente e che era stato insonorizzato il posto. Per non restare in silenzio di fronte all’azione repressiva dello Stato attuata contro l’esistenza di realta’ autogestite,l’assemblea pubblica riunitasi nel pomeriggio ha indetto insieme agli altri Centri Sociali una MANIFESTAZIONE DI PROTESTA che partira’martedi’ 19 ott. alle ore 17:30 dal C.S.O.A.GUERNICA via Cervignano 22 a Catania.

Il C.S.O.A. Guernica


Aviano 6-6-1999

  Aviano 6-6-1999


6-6-1999 Comunicato sulla manifestazione di Aviano

FERMATA LA GUERRA PER UN GIORNO: NON E’ STATA UNA SIMULAZIONE !

Lo spezzone antagonista, circa 5000 compagne/i, e riuscito ad esprimere con determinazione, non cadendo in nessuna provocazione, la forte contrarietà a chi ha trasformato questo paese in un paese in guerra. Nonostante il massiccio spiegamento delle forze dell’ordine arrivate da tutta Italia, le compagne/i sono riusciti a paralizzare le partenze degli aerei carichi di morte dalla base di Aviano. Nonostante la campagna “terroristica” orchestrata dai media eravamo tanti e ben equipaggiati, per garantire l’incolumità di tutte/i. Nonostante i tentativi, più volte ripetuti, di non consentire l’arrivo alla base da parte di PS e FFSS, CI SIAMO RIUSCITI !!!

Il corteo, in tutto 20.000 persone, si è snodato sotto l’infernale caldo della squallida zona industriale, alle 14:30. Ha percorso 5 Km scandendo slogan contro chi, ancor oggi, resta impunito.

PER UN GIORNO LA GUERRA NON SI E’ FATTA.

Lo spezzone antagonista ha imposto la propria sovranità popolare oscurando lo spazio aereo della base Nato, facendo volare centinaia di palloncini (con carta stagnola) ad effetto “radar-disturbo”. A proteggere la base yankee – addirittura – i reparti antiterrorismo oltre a Digos, PS, GdF e CC, …a grappoli. Ancora oggi solo l’azione diretta, solo i percorsi di mobilitazione costruiti, a volte, con fatica e solo le contestazioni nelle piazze dimostrano che la lotta – come si diceva una volta – paga. Oggi ad Aviano eravamo tanti, dimostrando che i movimenti sono in grado di mutare il corso delle cose.

Movimento antagonista toscano


COMUNICATO STAMPA

C’ eravamo anche noi, tra le decine di migliaia di persone della più grande manifestazione finora realizzata presso una base NATO. Vi abbiamo contribuito con oltre 5000 compagne e compagni dei centri sociali e delle realtà antagoniste della Toscana, di Napoli, Roma, Bologna, Torino, del sindacalismo di base e dei movimenti di lotta territoriali. Un consistente pezzo del corteo, determinato ed autodifeso, costituito da quanti non si riconoscono nella piattaforma di indizione, pur avendo rinunciato per senso di responsabilità a costruire un’ analaga iniziativa il 23 maggio. C’eravamo, con una piattaforma alternativa, convinti che 3 ore di sospensione dei raid da Aviano sia stato un risultato simbolicamente importante, ma che senza una battaglia chiara per evidenziare le responsabilità di questo governo e dei partiti che lo sostengono (senza pause di riflessione elettorali….), senza rivendicazioni la cui radicalità sia adeguata al carattere estremo degli eventi (la guerra, che oggi non accenna a finire, o la “pace armata” del dominio imperialista), la nostra battaglia è di corto respiro e soffre di genetica subalternità. Questa manifestazione può essere un trampolino per rilanciare l’ iniziativa politica con spirito costruttivo, ma con la chiarezza e lucidità, perchè non possiamo scindere la radicalità dei comportamenti da quella dei contenuti.

************************************************************************** Centro sociale occupato autogestito Laboratorio occupato S.K.A. “OFFICINA 99” (Sperimentazione Kulturale Antagonista) Via Gianturco 101 (Zona orientale) Calata Trinità Maggiore 15 cell. 0368-3913247 tel/fax ++39-81-5522399 e-mail: ska [at] ecn [dot] org http://www.ecn.org/ska **********************************************************************


CENTRO SOCIALE OFFICINA 99 – LABORATORIO OCCUPATO SKA

Il 6 giugno scorso, con le parole d’ordine FERMIAMO LA GUERRA, BLOCCHIAMO AVIANO, si è svolta la più grande manifestazione dall’inizio del conflitto nei Balcani. Il grande sforzo politico-organizzativo messo in campo dall’area antagonista ha permesso di costruire un percorso di mobilitazione reale che ha saputo rompere gli schemi dell’autoreferenzialità e dell’autorappresentazione. E’ necessario dare continuità e sempre più radicalità a questa progettualità.

Convochiamo per questo una riunione nazionale DOMENICA 13 GIUGNO per esprimere valutazioni sulla manifestazione di Aviano, discutere dell’iniziativa contro la NATO promossa dai compagni pugliesi il 26/27 giugno a Brindisi e definire future iniziative di dibattito e mobilitazione.

L’appuntamento è per le ore 11,00 presso il CSA Ex-Emerson, via N. da Tolentino 19, Firenze. Tel 055 411 634 e-mail: com_antagonista [at] hotmail [dot] com


Aviano, 6-6-1999

  Aviano, 6-6-1999


6-6-1999 Comunicato sulla manifestazione di Aviano

FERMATA LA GUERRA PER UN GIORNO: NON E’ STATA UNA SIMULAZIONE !

Lo spezzone antagonista, circa 5000 compagne/i, e riuscito ad esprimere con determinazione, non cadendo in nessuna provocazione, la forte contrarietà a chi ha trasformato questo paese in un paese in guerra. Nonostante il massiccio spiegamento delle forze dell’ordine arrivate da tutta Italia, le compagne/i sono riusciti a paralizzare le partenze degli aerei carichi di morte dalla base di Aviano. Nonostante la campagna “terroristica” orchestrata dai media eravamo tanti e ben equipaggiati, per garantire l’incolumità di tutte/i. Nonostante i tentativi, più volte ripetuti, di non consentire l’arrivo alla base da parte di PS e FFSS, CI SIAMO RIUSCITI !!!

Il corteo, in tutto 20.000 persone, si è snodato sotto l’infernale caldo della squallida zona industriale, alle 14:30. Ha percorso 5 Km scandendo slogan contro chi, ancor oggi, resta impunito.

PER UN GIORNO LA GUERRA NON SI E’ FATTA.

Lo spezzone antagonista ha imposto la propria sovranità popolare oscurando lo spazio aereo della base Nato, facendo volare centinaia di palloncini (con carta stagnola) ad effetto “radar-disturbo”. A proteggere la base yankee – addirittura – i reparti antiterrorismo oltre a Digos, PS, GdF e CC, …a grappoli. Ancora oggi solo l’azione diretta, solo i percorsi di mobilitazione costruiti, a volte, con fatica e solo le contestazioni nelle piazze dimostrano che la lotta – come si diceva una volta – paga. Oggi ad Aviano eravamo tanti, dimostrando che i movimenti sono in grado di mutare il corso delle cose.

Movimento antagonista toscano


COMUNICATO STAMPA

C’ eravamo anche noi, tra le decine di migliaia di persone della più grande manifestazione finora realizzata presso una base NATO. Vi abbiamo contribuito con oltre 5000 compagne e compagni dei centri sociali e delle realtà antagoniste della Toscana, di Napoli, Roma, Bologna, Torino, del sindacalismo di base e dei movimenti di lotta territoriali. Un consistente pezzo del corteo, determinato ed autodifeso, costituito da quanti non si riconoscono nella piattaforma di indizione, pur avendo rinunciato per senso di responsabilità a costruire un’ analaga iniziativa il 23 maggio. C’eravamo, con una piattaforma alternativa, convinti che 3 ore di sospensione dei raid da Aviano sia stato un risultato simbolicamente importante, ma che senza una battaglia chiara per evidenziare le responsabilità di questo governo e dei partiti che lo sostengono (senza pause di riflessione elettorali….), senza rivendicazioni la cui radicalità sia adeguata al carattere estremo degli eventi (la guerra, che oggi non accenna a finire, o la “pace armata” del dominio imperialista), la nostra battaglia è di corto respiro e soffre di genetica subalternità. Questa manifestazione può essere un trampolino per rilanciare l’ iniziativa politica con spirito costruttivo, ma con la chiarezza e lucidità, perchè non possiamo scindere la radicalità dei comportamenti da quella dei contenuti.

************************************************************************** Centro sociale occupato autogestito Laboratorio occupato S.K.A. “OFFICINA 99” (Sperimentazione Kulturale Antagonista) Via Gianturco 101 (Zona orientale) Calata Trinità Maggiore 15 cell. 0368-3913247 tel/fax ++39-81-5522399 e-mail: ska [at] ecn [dot] org http://www.ecn.org/ska **********************************************************************

CENTRO SOCIALE OFFICINA 99 – LABORATORIO OCCUPATO SKA


Ventimiglia

  Ventimiglia


Domani sera, giovedi, alle ore 21, avrà luogo una fiaccolata per la pace sul ponte sul Roya di Ventimiglia (il ponte che collega la città vecchia con la nuova). Alla manifestazione, promossa da RC, hanno sinora aderito: Ya Basta CS Talpa e l’Orologio circolo ARCI Pasolini Com. Int. per l’Abolizione della Pena di Morte ass. Italia-Cuba per ulteriori informazioni e adsioni contattare Paola Delicati 0184351327

[squat!net]