ANCORA SGOMBERI, ANCORA POLIZIA

  ANCORA SGOMBERI, ANCORA POLIZIA


Il CSA La Villa è stato sgomberato. L’edificio, occupato da anni in via Salvi Cristiani, fa parte di quel patrimonio immobiliare pubblico che la giunta Domenici ha deciso di mettere in vendita. Le dichiarazioni degli amministratori sono tutte incentrate nel sottolineare l’importanza politica di questo avvenimento. L’assessore alla casa, Tea Albini, considerata” riferimento istituzionale per le sue capacità di dialogo e comprensione, nell’instaurare trattative e mediazioni” arriva a dichiarare che “bisogna liberare la città da questo fenomeno” facendo ben capire che ciò avverrà tramite l’uso della forza pubblica. Con questa azione è stato dato un segnale sul percorso che l’attuale giunta intende perseguire: “sgombero delle occupazioni e ripristino della legalità”. E tutto ciò è stato prontamente ribadito durante il consiglio comunale dal consigliere Cioni, in merito alla frittata di sabato sera: “?. Compito delle istituzioni è eliminare i fenomeni di illegalità, anche di quelle che godono di simpatie”.

Ma è legittimo chiedersi chi stabilisce i termini che contraddistinguono un’azione illegale da una tutelata dalle norme del diritto “democratico”?? Cosa è legale?? Non avere casa, affittare un tugurio di due stanze a un milione e mezzo al mese, recuperare ad uso sociale un’area dismessa, trasformare un’ex area industriale in centro commerciale stravolgendo l’esistenza di un intero quartiere?

Ma è anche legittimo chiedersi di quale illegalità parlate. Se illegalità vuol dire trovare una risposta al bisogno di casa, socialità, allora ben venga perché questo è il terreno che voi imponete.

E’ ormai necessario chiamare le cose con il loro nome. Ciò che l’attuale amministrazione definisce “riqualificazione urbana” è la ricerca del profitto, è il sottostare alle logiche di mercato come dimostrato dall’alta velocità, polo universitario ecc. e da ciò che è previsto nel quartiere 3, dall’area Chini-Marfin all’area ex-Longinotti. Lo sgombero di via Salvi Cristiani, non è che l’ultimo in ordine di tempo, di un lungo elenco che la giunta Domenici ha portato a termine. Sgomberi, svendita del patrimonio immobiliare, privatizzazione delle aziende municipalizzate, devastazione del tessuto urbano: questo è il vero volto dell’amministrazione a guida DS, ed avvicinandosi le elezioni regionali chissà quale altra sorpresa ci saràriservata nel rincorrere a destra?.la destra. Il segnale che le istituzioni cittadine hanno voluto mandare a tutti con lo sgombero della Villa e con le dichiarazioni successive è chiaro e privo di ambiguità. Un centro-sinistra incapace di risolvere le contraddizioni all’interno della città e, soprattutto, servo di potenti lobby economiche come la Unicoop, che ricordiamo deve costruire un centro commerciale al posto del Cpa, il commercio al posto della socialità, e servo delle grosse finanziarie proprietarie di stabili, che speculano da anni sugli affitti agli studenti ed agli extracomunitari, tenendo migliaia di appartamenti sfitti, risolve con la forza questa situazione in un tentativo di normalizzazione ed annullamento delle esperienze dell’autogestione Il Cpa, non solo in quanto realtà sottoposta da tempo a minaccia di sgombero per far posto ad un centro commerciale Coop, ma vista anche la propria determinazione nel porsi da sempre all’interno dei percorsi di aggregazione sociale e di crescita politico-culturale denuncia l’ipocrisia di una giunta che sotto mentite vesti di sinistra trasforma la città in un immenso affare; allo stesso tempo esprime la propria solidarietà al Cs La Villa e la propria disponibilità a valutare le iniziative che verranno decise in risposta a quanto avvenuto. Il dibattito che necessariamente dovrà scaturire servirà a comprendere meglio il percorso che i centri sociali, che non sono stati riassorbiti dalle logiche delle compatibilità istituzionali , hanno di fronte a sé. Per questo riteniamo importante partecipare l’8 e il 9 aprile a Torino al Csa Askatasuna al convegno nazionale “Centri sociali: verso quale futuro?”.

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