Padova – Danneggiamenti al Cpo Gramigna

  Padova – Danneggiamenti al Cpo Gramigna


Padova – Danneggiamenti al Cpo Gramigna

La mattina di sabato18 dicembre abbiamo constatato che alcune persone non identificate, nei giorni precedenti erano entrate all’interno del Centro Popolare Occupato Gramigna tagliando la catena del cancello esterno. Dentro sono stati sistematicamente divelti tutti i tubi dei termosifoni non funzionanti ma l’acqua che era rimasta al loro interno, negli anni di abbandono dello stabile, ha allagato quasi completamente il centro popolare. Tutta la spesa del bar e il necessario per le pulizie sono stati rubati, per un totale di centinaia di euro, oltre ad uno spara aria elettrico che serviva per il riscaldamento del posto, è stato chiuso l’allacciamento dell’acqua (funzionava già al momento dell’occupazione), sono stati “ispezionati” tutti gli armadi, cassetti, ripiani ecc. Il tutto aggiunto al soqquadro generale creato.

Un’infame azione che attribuiamo alla giunta comunale, poco cambia se materialmente l’ha fatta la polizia o hanno mandato qualcun altro a compierla. Da mesi la giunta Zanonato si scaglia contro l’occupazione del Gramigna, non è stata però così solerte a recuperare tutto il materiale scolastico lasciato a muffire dentro, come nessuno di loro si è mai presentato a vedere con i propri occhi i banchi, le sedie, le lavagne, gli armadietti, i computer abbandonati. Se non ricordiamo male, fu proprio l’assessore alla scuola Piron a dichiarare che avrebbe accertato di persona la “presunta” presenza del materiale scolastico all’interno del Gramigna.

Così, dopo aver lasciato a marcire per anni l’ex scuola Zanella-Davila, le istituzioni e i loro servi in divisa pensano di distruggere quello che l’occupazione del Gramigna sta creando: attività, iniziative e prime manutenzioni dello spazio. Quello che è accaduto è solo un particolare all’interno di un clima generale di repressione che viene scagliata contro tutti coloro che, in questi tempi di crisi e perdita di ogni credibilità istituzionale, pensano di autorganizzarsi e lottare per i propri diritti e il proprio futuro. I mandanti di chi ha rubato e distrutto al Gramigna, sono gli stessi che hanno manganellato gli studenti a Roma massacrando più di 80 persone, sono gli stessi che caricano gli operai in sciopero, le popolazioni che protestano, come a L’Aquila o a Napoli, e che mostrano sempre più apertamente i vero volto autoritario e sfruttatore di questa società. Da parte nostra continueremo a far vivere l’occupazione con ancora più numerose attività, essendo la migliore risposta a simili provocazioni.

DOVE REPRESSIONE E SPECULAZIONE CREANO IL DESERTO DELLA DISTRUZIONE IL GRAMIGNA RICRESCE E RICOSTRUISCE! L’ERBA CATTIVA NON MUORE MAI!

Centro Popolare Occupato Gramigna