Pisa: ancora daspo di piazza. Due diffide dopo il corteo per la casa

case_daspo_PisaNel pomeriggio di mercoledì 9 marzo altre due diffide dallo stadio sono state notificate dalla Questura di Pisa. I destinatari del provvedimento sono accusati di aver partecipato alla manifestazione per il diritto alla casa del 13 novembre e per questo gli viene interdetto l’accesso allo stadio e alle manifestazioni sportive. Si tratta dunque di due nuovi ‘Daspo di piazza’ che si sommano agli altri 6 in precedenza notificati a manifestanti che presero parte alla manifestazione del 14 novembre contro la presenza della Lega a Pisa. In questo caso ad essere contestata è invece la manifestazione del giorno prima che, partendo dal quartiere di Sant’Ermete, vide un centianio di persone in corteo verso il comune di Pisa per protestare sulle varie problematiche legate alla questione abitativa che affligono la città da diverso tempo: i lavori di costruzione delle nuove case popolari nel quartiere popolare; la negazione dei punti per lo sfratto nel bando Erp; i 5 milioni di euro dovuti alle casse comunali dall’ l’imprenditore Bulgarella; i 400 sfratti soltanto nella città di Pisa. L’atrio del comune venne occupato dai manifestanti che chiedevano un colloquio con il sindaco Filippeschi e l’assessore Zambito. Per tutta risposta dall’amministrazione venne dato l’ordine di sgomberare l’atrio del Comune con la forza con l’impiego di polizia e carabinieri che fecero irruzione a Palazzo Gambacorti manganelli alla mano ed effettuando ripetute cariche per disperdere la protesta che continuò fino a notte inoltrata.

Di seguito riportiamo il comunicato del Comitato “No Daspo di Piazza”

ANCORA DASPO DI PIAZZA!

Notificati altri due provvedimenti

Nella giornata di ieri sono stati notificati altri provvedimenti per emanare due nuove diffide; questa volta le persone colpite sono accusate di aver preso parte alla manifestazione per il diritto alla casa che si è tenuta il 13 novembre sotto al Comune di Pisa. Dunque un nuovo caso di “Daspo di piazza”, utilizzato per situazioni che non hanno legami con lo sport o con il tifo. Particolarmente grave è il pretesto utilizzato: si accusano due persone di “istigazione a delinquere” per aver parlato al megafono durante la manifestazione! Due provvedimenti che hanno il sapore della vendetta, perché, dopo le sei notifiche di gennaio, molte erano state le iniziative del comitato “No Daspo di piazza” e tantissima l’attenzione e la solidarietà raccolta, non solo a Pisa ma in tutta Italia. E puntualmente ecco arrivare dalla Questura due nuove pre-diffide, per un differente motivo, quando ancora alle prime sei persone non è giunto il daspo definitivo. Questo ci conferma che avevamo ragione. Il primo caso è stato una contestazione a un partito politico, adesso un corteo contro gli sfratti; se non ci opponiamo a questa assurda legge, qualsiasi manifestazione potrebbe essere usata a pretesto per emanare nuovi provvedimenti e limitare la nostra libertà. Ora più che mai, è necessario continuare con determinazione questa lotta.

La libertà non si diffida!

Comitato “No Daspo di piazza”

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