Lecce, il Binario68 rioccupa!

Binario_68_ex_stabile_delle_poste_via_Leuca_LecceDopo lo sgombero subito ieri alle prime luci della giornata, e dopo una giornata di mobilitazione e risposta collettiva alla decisione di amministrazione comunale e questura, i compagni e le compagne di Lecce attivi nell’esperienza del Binario68 hanno realizzato una nuova occupazione, riappropriandosi dell’ex centro di smistamento postale di Cavallino. Di seguito le poche righe che danno comunicazione della notizia e in seguito il comunicato che ripercorre la giornata di ieri:

I POSTI VANNO E VENGONO MA NOI RESTIAMO.
Dalle ore 23 circa, è stata occupata una nuova struttura in risposta allo sgombero, avvenuto questa mattina, del Binario 68 occupato. Un ringraziamento va a tutti coloro che hanno espresso solidarietà moralmente e fisicamente in questa lunga giornata.

Dalle prime ore del mattino saremo operativi per risistemare il posto. Chiunque voglia apportare il proprio contributo è il benvenuto.
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Lecce: sgomberato il Binario68

binario68_via_Bigaro_LecceDopo un anno e mezzo di attività politica, sociale e culturale nel quartiere di San Pio a Lecce, questa mattina il Binario68 di via Birago è stato sgomberato dalle forze dell’ordine della città pugliese, che hanno eseguito il sequestro preventivo dello stabile. Lo sgombero mette fine – temporaneamente – ad un’importante esperienza di aggregazione in un quartiere non facile come quello in oggetto, dove tante iniziative culturali si erano mixate ad una forte impronta soprattutto sul terreno dell’antifascismo.

Il blitz è arrivato verso le 6, quando all’interno dell’immobile occupato era presente una decina di compagni che subito hanno avvertito di quanto stava succedendo la città tramite tam-tam e telefonate. La conseguenza è stato il radunarsi immediato di circa una cinquantina di persone radunatosi di fronte al blocco poliziesco che impediva di raggiungere il Binario che intanto veniva riportato alla desolazione e alla polvere. [Read More]

Torino: Continuiamo a metterci di traverso! Solidarietà al Barocchio Squat

Barocchio_Squat_torinoIn quest’ agosto torinese le dichiarate intenzioni da parte delle istituzioni di sostituire la già esistente struttura psichiatrica di strada del Barocchio di Grugliasco per la creazione di un REMS (ex OPG ospedale psichiatrico giudiziario) e il paventato sgombero della storica occupazione del Barocchio Squat pongono la città in stato di allerta, da un lato per la minaccia di creazione di una nuova istituzione manicomiale che nonostante il cambio di facciata si manterrà sulla scia delle precedenti strutture basate sulla esclusione e sull’isolamento senza via d’uscita, e dall’altro per la difesa di un luogo di libertà che da ventitré anni costituisce un laboratorio di autogestione e di
lotta. [Read More]

Milano: Comunicato sullo sgombero di Ripa dei Malfattori

Per l’ennesima volta la macchina della repressione ha agito in piena estate: dopo vari tentativi di sgomberi di case occupate è toccata a noi, il circolo anarchico Ripa dei Malfattori.
Dopo quasi 2 anni di occupazione, animati da iniziative partecipate, concerti, presentazioni, e in ultimo ‒ appena due settimane fa ‒ la bella serata in onore di Gaetano Bresci, la speculazione e gli interessi affaristico-palazzinari hanno recintato e chiuso la nostra esperienza di autogestione condivisa per ingurgitare un ulteriore boccone del quartiere Ticinese, luogo storico di lotte e convivialità, ma ormai da tempo vittima dei voraci appetiti del profitto.
Per quanto fossimo affezionati alle quattro mura di Ripa, siamo anche consapevoli che dopo la triste, mal riuscita pagliacciata di Expo i luoghi vuoti in città saranno ancora più numerosi, e non avremo problemi a trovare nuovi spazi in cui proseguire le nostre attività. [Read More]

Ventimiglia: No Borders – Si balla a Ponte San Luigi: respingimenti, solidarietà, fermi e fogli di via

Si balla a Ponte San Luigi

Ieri notte a Ventimiglia un centinaio di migranti è salito su un treno per attraversare in blocco il confine italo-francese. Molti di loro li avevamo conosciuti sabato in occasione dell’assemblea No Borders in stazione, durante la quale avevano avuto la possibilità di prendere parola ed esprimere la loro esasperazione per la situazione insostenibile in cui versano da mesi. Come prevedibile, il tentativo di attraversamento si è scontrato con i controlli costanti effettuati dalla gendarmerie a Menton-Garavan, la prima stazione oltreconfine. I migranti fermati hanno deliberatamente scelto di sfidare la chiusura della frontiera e rifiutato di scendere dal treno. Sono stati pertanto trascinati di peso sulle camionette per essere ricondotti alla postazione frontaliera francese di Ponte San Luigi, dove sono stati messi in container recintati ed è stata inoltrata alle autorità italiane una richiesta di riammissione sul proprio territorio. [Read More]

Torino: Barocchio Squat a rischio sgombero

NESSUNO SGOMBERO! NESSUN NUOVO MANICOMIO!

Nonostante siano trascorsi circa 4 mesi dalla chiusura degli OPG (Ospedali psichiatrici giudiziari), sancita dalla Legge 81/2014, ad oggi queste strutture sono ancora aperte e la maggior parte delle Regioni risultano essere ancora inadempienti per quanto riguarda i progetti di superamento degli ex manicomi criminali. La Regione Piemonte, dovendo dunque presentare in tutta fretta questi piani, pena il commissariamento e la – forse ancor più grave – perdita dei finanziamenti statali, ha pensato bene di prendere in carico gli “internati” attualmente rinchiusi nell’ex OPG di Castiglione delle Stiviere, concentrandosi in particolare sull’apertura di 2 REMS (Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza), una in un ex SPDC in provincia di Biella e una presso la Comunità “il Barocchio” di Grugliasco. Si chiudono gli OPG, per aprire i “miniOPG”, considerati il “nuovo volto umano” della psichiatria criminale, ma che sono frutto della stessa logica contenitiva ed escludente, basata sul dispositivo manicomiale della cura-custodia e sul concetto di pericolosità sociale, nostra pesante eredità lombrosiana e fascista (codice Rocco del 1930) per cui il “folle” era considerato incurabile, pericoloso, irresponsabile e quindi da isolare dalla società e da rinchiudere per sempre in un’istituzione manicomiale. [Read More]

Torino: anziana di 77 anni sotto sfratto. Altro picchetto resistente

Torino_picchetto_resistenteULTIMO AGGIORNAMENTO:
ore 19: L’avvocato della signora Lina ha fatto sapere che lo sfratto è stato rinviato. Neanche oggi l’ufficiale giudiziario si è presentato davanti al’abitazione, depositandi direttamente agli uffici il rinvio. In questi giorni si capirà se si tratta di un rinvio o di un 610. Domani ultimo, della tre giorni, picchetto di resistenza antisfratto in C.so Svizzera 72.

ore 12: l’avvocato della proprietà ha annunciato che l’ufficiale giudiziario arriverà alle 12.30! Ci troverà qui preparati! Invitiamo tutti e tutte a raggiungerci qui in via Prarostino 7! (fermata metro “Racconigi”)

Antonina, detta Lina, ha 77 anni e da 43 abita nella sua casa di via Prarostino 7. Nel quartiere è conosciuta da tutti perchè per decenni ha lavorato al mercato di corso Svizzera e di corso Racconigi con il suo defunto marito prima e da sola fino a quest’anno, che ha dovuto cedere la licenza per avere qualche lontana speranza di diventare intestataria di casa popolare. [Read More]

Saronno: Sgombero del TeLOS di via Gorizia

Questa mattina alle 6.00 hanno sgomberato il nuovo TeLOS a Saronno. Nonostante il tetto piatto non consentisse grandi
resistenze i ragazzi non sono scesi finchè – complici quelle merde dei pompieri – non li hanno trascinati giù di peso dopo un ora e mezza.
Fuori qualche azione di disturbo alla viabilità ha fatto movimentare dei celerini sicuramente amanti delle sostanze.
Gli operai della proprietà stanno ora bucando il tetto, rendendo inagibile e pronto a marcire l’ennesimo spazio per i prossimi anni.
Era in atto una trasformazione da stabile in stato di degrado, abbandono e putrescenza, a spazio di aggregazione e socialità, da base per le lotte che si portano avanti
nel territorio. [Read More]

Saronno: Nuovo TeLOS Occupato!

IERI SPAZIO ABBANDONATO AL DEGRADO E ALL’ABBANDONO
DA OGGI SPAZIO SOCIALE VIVO, LIBERO E APERTO

Il Telos ha di nuovo uno spazio, siamo in via Gorizia 28 a Saronno.

Molte cose sono cambiate in questi dieci mesi senza Telos, ma identico è il nostro bisogno di uno spazio occupato in cui organizzarci per resistere alla Saronno dei palazzinari (e con la nuova giunta degli inciuci ci sarà da rimboccarsi le maniche!), alla Saronno dei consumi e delle feste calate dall’alto, alla Saronno delle retate e delle peggiori derive razziste, alla Saronno del cemento e del Lura inquinato o prosciugato, alla Saronno delle 1500 case sfitte e delle centinaia di sfratti all’anno, alla Saronno dello scandalo Kaleidos e dello strapotere di CL e dei soliti noti. [Read More]

Acilia (Roma): Campeggio anti-sgombero alle Case Vecchie Occupate

20150621_Case_Vecchie_Occupate_zona_Acilia_RomaAd inizio autunno abbiamo occupato una vecchia fattoria abbandonata a Dragoncello, nella periferia sud di Roma. I casali e le stalle sono disastrate e diverse zone del terreno circostante sono state utilizzate come discarica per anni.

Nonostante la mole di lavoro che ci aspetta, siamo mosse-i dalla voglia di sperimentarci in pratiche di autocostruzione e autoproduzione, in una dimensione collettiva libera da compromessi con le istituzioni.

Abbiamo cominciato a ripulire il canneto ed il frutteto, a sistemare uno dei casali e ad occuparci della terra.

Partendo da una riflessione sul nostro quotidiano, vogliamo mettere in discussione l’abitudine alla delega dei nostri bisogni e desideri, la costrizione al lavoro e le relazioni gerarchiche e sessiste che spesso riproponiamo anche fra di noi.
Crediamo nell’azione diretta e nell’iniziativa delle singole persone che crescono insieme nello scambio e nell’apprendimento di conoscenze, che lottano per il superamento dei ruoli di genere e di una cultura del dominio, patriarcale e antropocentrica, generando percorsi di autogestione e autonomia. [Read More]