Padova – Danneggiamenti al Cpo Gramigna

  Padova – Danneggiamenti al Cpo Gramigna


Padova – Danneggiamenti al Cpo Gramigna

La mattina di sabato18 dicembre abbiamo constatato che alcune persone non identificate, nei giorni precedenti erano entrate all’interno del Centro Popolare Occupato Gramigna tagliando la catena del cancello esterno. Dentro sono stati sistematicamente divelti tutti i tubi dei termosifoni non funzionanti ma l’acqua che era rimasta al loro interno, negli anni di abbandono dello stabile, ha allagato quasi completamente il centro popolare. Tutta la spesa del bar e il necessario per le pulizie sono stati rubati, per un totale di centinaia di euro, oltre ad uno spara aria elettrico che serviva per il riscaldamento del posto, è stato chiuso l’allacciamento dell’acqua (funzionava già al momento dell’occupazione), sono stati “ispezionati” tutti gli armadi, cassetti, ripiani ecc. Il tutto aggiunto al soqquadro generale creato.

Un’infame azione che attribuiamo alla giunta comunale, poco cambia se materialmente l’ha fatta la polizia o hanno mandato qualcun altro a compierla. Da mesi la giunta Zanonato si scaglia contro l’occupazione del Gramigna, non è stata però così solerte a recuperare tutto il materiale scolastico lasciato a muffire dentro, come nessuno di loro si è mai presentato a vedere con i propri occhi i banchi, le sedie, le lavagne, gli armadietti, i computer abbandonati. Se non ricordiamo male, fu proprio l’assessore alla scuola Piron a dichiarare che avrebbe accertato di persona la “presunta” presenza del materiale scolastico all’interno del Gramigna.

Così, dopo aver lasciato a marcire per anni l’ex scuola Zanella-Davila, le istituzioni e i loro servi in divisa pensano di distruggere quello che l’occupazione del Gramigna sta creando: attività, iniziative e prime manutenzioni dello spazio. Quello che è accaduto è solo un particolare all’interno di un clima generale di repressione che viene scagliata contro tutti coloro che, in questi tempi di crisi e perdita di ogni credibilità istituzionale, pensano di autorganizzarsi e lottare per i propri diritti e il proprio futuro. I mandanti di chi ha rubato e distrutto al Gramigna, sono gli stessi che hanno manganellato gli studenti a Roma massacrando più di 80 persone, sono gli stessi che caricano gli operai in sciopero, le popolazioni che protestano, come a L’Aquila o a Napoli, e che mostrano sempre più apertamente i vero volto autoritario e sfruttatore di questa società. Da parte nostra continueremo a far vivere l’occupazione con ancora più numerose attività, essendo la migliore risposta a simili provocazioni.

DOVE REPRESSIONE E SPECULAZIONE CREANO IL DESERTO DELLA DISTRUZIONE IL GRAMIGNA RICRESCE E RICOSTRUISCE! L’ERBA CATTIVA NON MUORE MAI!

Centro Popolare Occupato Gramigna


Varese – Edera sgomberata

  Varese – Edera sgomberata


19-12-2010 QUANTO FACCIAMO PAURA ALL’AUTORITà,QUANTO FA PAURA LA SOCIALITà ATTIVA?

http://ultimimohicanivarese.wordpress.com/

IERI ABBIAMO CERCATO DI ENTRARE IN UN ALTRO ENORME STABILE ABBANDONATO DI PROPRIETà DELLE BANCHE,dopo essere entrati sono arrivati quasi subito delle volanti dei carabinieri e infine tutto il carosello repressivo si è messo in moto fino a bloccare un intera via (una delle arterie principali di cardano). Tutto si è svolto in maniera concitata e ci sono stati momenti di alta tensione ma alla fine nulla di fatto, ovviamente poteva finire molto peggio ma abbiamo deciso di non fare resistenza attiva sia perchè in netta inferiorità numerica sia perchè non ci interessa uno scontro forzato con la polizia. Infatti il mestiere del carabiniere-poliziotto, ormai è noto, ha un attività servile di fondo che prescinde dalle loro volontà,semplicemente loro devono far rispettare gli ordini e se gli ordini sono di cacciarci loro lo fanno, gentilmente o menandoci ma lo fanno!!

IL PROBLEMA QUINDI NON SONO LORO… MA CHI LI COMANDA, CHI HA DECISO CHE D’ORA IN AVANTI IN QUESTA PROVINCIA(come nel resto d’Italia) L’ATTIVITà REPRESSIVA DEVE ESSERE FORTE. Queste poche persone che hanno in mano il potere non vogliono che ci sia della socialità nelle nostre città, non vogliono che la gente si aggreghi e parli di politica o semplicemente del più e del meno,non vogliono che le persone si divertino o prendano le loro decisioni autonomamente perchè HANNO PAURA!!

L’AUTORITà HA UNA PAURA MATTA DELLA GENTE CHE SI UNISCE E PENSA CON LA PROPRIA TESTA, certo sono frasi trite e ritrite ma che mai come in questi tempi di crisi e forte scontento sociale tornano all’ordine del giorno, perchè il clima in tutto il paese sta diventando pesante e allora ogni spiraglio di aggregazione sociale viene eliminato sul nascere. Pensate veramente che al questore di Varese,alle varie autorità provinciali e alle banche proprietarie dell’immobile gliene possa interessare di 2 capannoni abbandonati?? Con tutti i soldi e il potere che hanno?? Ovviamente no!! Qui ormai non si sta più parlando di valori economici o morali questa è solo REPRESSIONE!!

Infine vogliamo riferirci a tutti i saccenti che ci consigliano di “trovarci un posto chiedendolo al comune o alle associazioni”, ebbene queste persone hanno scoperto l’acqua calda!! Infatti vogliamo rendere noto che abbiamo chiesto un posto AUTOGESTITO DA NOI parecchie volte sia al comune di Cardano sia a quello di Gallarate… immaginate le risposte!!! Noi non vogliamo l’oratorio o la stanzetta dove poter studiare dopo la scuola o fare corsi insieme ad educatori vari, noi vogliamo un posto dove poter autogestire il nostro tempo libero, le nostre individualità, il nostro futuro, senza limiti di orari,senza pagare un bel niente, senza nessuno che ci indichi la via .

Repressione non vuole dire solamente l’arrivo delle forze dell’ordine quando occupi un palazzo disabitato da anni, vuol dire molto di più, vuol dire il fatto che anche se hai uno spazio tutto tuo e “legale” non puoi farci niente a norma di legge perchè devi pagare un sacco di soldi,la siae per far suonare o vedere un film, l’assicurazione, la possibilità di vender cose o fare un baretto,insomma montagne di carte ed espedienti per ammazzare gli spazi di socialità. Visto che appunto sono spazi sociali e non locali di consumo non dovrebbero avere tutte queste difficoltà tecniche e burocratiche ma ce l’hanno, perchè ogni tipo di socialità in ogni caso fa paura. Andate a vedere tutti gli i circoli o case del popolo, una volta centri di aggregazione molto forte,ora stanno morendo tutti perchè non ce la fanno a stare dietro a delle leggi di stampo repressivo e consumista, o ti adegui e diventi un locale commerciale o diventi un posto chiuso a quei pochi affezionati o tesserati ,di sicuro non uno spazio sociale.

QUESTA è LA REALTà DELLE COSE IN QUESTA PROVINCIA COME NEL RESTO D’ITALIA , NOI ANDREMO AVANTI PER LA NOSTRA STRADA E PERSEGUENDO I NOSTRI OBBIETTIVI!!

LA REPRESSIONE FA PAURA MA NOI NON NE ABBIAMO, UNITI SI VINCE!!

edera sgomberata


Varese – A proposito della nuova occupazione, della militarizzazione e dello sgombero di Cardano al Campo

  Varese – A proposito della nuova occupazione, della militarizzazione e dello sgombero di Cardano al Campo


RINGRAZIAMO IL KINESIS DI TRADATE PER LA SOLIDARIETA’ E PER AVER RICOSTRUITO LA GIORNATA DI IERI!!

20/12/2010

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Il Re è nudo!

A proposito della nuova occupazione, della militarizzazione e dello sgombero di Cardano al Campo

Spazi sociali: continua la lotta. Nel primo pomeriggio di domenica 19 dicembre viene occupato uno stabile a Cardano al Campo (VA), per continuare il percorso interrotto due mesi prima dallo sgombero dello spazio sociale occupato “Edera”. La precedente occupazione era stata un intenso laboratorio di vita comune, di critica dei ruoli, di scambio di saperi, di libera espressione della creatività: un tentativo concreto di soddisfare bisogni e desideri. Poco dopo l’inizio dell’occupazione (all’interno sono presenti circa venti persone) un ingente dispiegamento di Polizia e Carabinieri, dopo aver allontanato sfoggiando caschi, scudi e manganelli, il presidio di solidali accorsi sotto lo stabile, chiude l’accesso alla zona, spaccando a metà il paese.

Chi difende chi. Chi protegge cosa. Per l’occasione vengono mobilitati due volontari della Protezione Civile, il cui viscido collaborazionismo si rende evidente quando, interrogati in merito al proprio ruolo ed alla propria responsabilità, rispondono col menefreghismo arrogante di chi è addestrato alla deresponsabilizzazione tipica delle organizzazioni militari. Rispondono qualcosa del tipo: “eseguiamo le indicazione che ci vengono date, non facciamo domande, ciò che succede lì non è affar nostro”. Cosa questo genere di Protezione Civile stesse proteggendo dagli sguardi dei cittadini di Cardano è evidente: l’arrogante strapotere dei palazzinari locali e la violenza degli sgherri in divisa che li difendono. Tranquilli, tranquilli: domani ricomincia il civile schifo quotidiano che avete protetto con tanta solerzia.

Il Re è nudo! Dopo circa due ore, al sopraggiungere di un’ambulanza con l’indicazione di “restare in attesa”, è ormai chiaro che l’intenzione è quella di fare irruzione nello stabile e gli occupanti decidono di barricarsi all’interno e di salire sul tetto. Arrivano a breve anche i Vigili del Fuoco, anch’essi spudorati complici di quella che non può essere interpretata in altro modo che come un’operazione di guerra. Sono questi ultimi che, illuminando la zona e sfondando gli ingressi, permettono a Polizia e Carabinieri di fare il loro sporco lavoro. Il nuovo spazio sociale viene sgomberato, gli occupanti portati in Caserma e denunciati per aver violato la legge di tutte le leggi, quella della proprietà privata, quella che condanna milioni di persone ad affitti insostenibili, mentre i pochi palazzinari della zona si spartiscono i proventi.

È chiaro come una repentina operazione militare di questa portata sia parte di una gestione del territorio della provincia di Varese come di un laboratorio totalitario di forzata pacificazione, annientamento del conflitto sociale, tentativo di nascondere le contraddizioni e l’accelerazione dello sfacelo sociale generalizzato. Di fronte a tutto questo è sempre più necessario uscire dall’oblio dell’indifferenza e della rassegnazione. Trovare forme, tempi e luoghi di agibilità politica per resistere e per sviluppare percorsi di lotta reale. Autorganizzarsi, anche in piccoli e piccolissimi gruppi diffusi sul territorio, per contrastare un progetto di controllo e repressione che ci vuole tutti ferventi collaboratori o silenti rassegnati.

Contro la speculazione edilizia dei palazzinari. Contro la repressione. CASE E SPAZI SOCIALI SONO BISOGNI IRRINUNCIABILI: PRENDIAMOCELI. AUTOGESTIONE, RESISTENZA.

Kinesis autogestito, Tradate

ultimi mohicani


Varese – La provincia della repressione

  Varese – La provincia della repressione


La provincia della repressione!

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La provincia di Varese si è dimostrata ancora una volta la provincia della repressione: ne abbiamo avuto l’ennesima conferma negli ultimi due giorni.

Sabato pomeriggio è stato impedito di manifestare all’interno dell’aeroporto di malpensa, oggi uno sgombero lampo!

Lo sgombero di oggi è stata una manovra puramente politico-repressiva: la conferma è data dal fatto che nonostante non ci sia stata nessuna denuncia dalla proprietà (che al momento ha perso gli immobili in quanto all’asta), dato che al momento dello sgombero erano passate appena 3 ore dal momento dell’occupazione; la sbirraglia ha proceduto con lo sgombero a proprio piacimento e di propria iniziativa.

ora, supponendo per quanto remota l’ipotesi che i proprietari avessero acconsentito al fatto che noi fossimo “ospiti” all’interno del loro stabile, come se la giustificherebbero? come abbiamo detto in precedenza: una manovra repressiva!

una repressione che toglie il fiato, che ti impedisce di respirare, di esprimere le tu idee, una repressione che difende gli interessi degli speculatori e dei mafiosi di turno, lasciando per strada ragazzi e ragazze che vogliono una casa e uno spazio da autogestire.

Ebbene, ecco l’ennesima dimostrazione della loro democrazia: manganelli e polizia! Per chi già da tempo ha smesso di crederci in questa farsa democratica questa è solo una conferma della natura fascista e dura del potere, per chi ancora ci crede è tempo di iniziare a pensare e agire diversamente!

Ribadiamo ancora una volta che noi non ci fermiamo, e che un’operazione come quella di oggi non ci intimidisce ma rafforza la nostra determinazione e la nostra voglia di riprenderci ciò che ci spetta: se nelle strade ci volete.. nelle strade ci troverete!

Edera resiste – in direzione ostinata e contraria

Edera resiste – in direzione ostinata e contraria


Madrid – Saboteados 40 bancos y 10 inmobiliarias en Carabanchel

  Madrid – Saboteados 40 bancos y 10 inmobiliarias en Carabanchel


Madrid – Saboteados 40 bancos y 10 inmobiliarias en Carabanchel

* madrid.indymedia.org

La noche del jueves 16 al viernes 17 fueron inutilizados alrededor de 40 cajeros y selladas las puertas de 10 inmobiliarias en el barrio madrileño de Carabanchel en respuesta a la amenaza de desalojo del CSOA Mercado Puerta Bonita.

…………….que se extienda la llama…………………..(-A-)

que se extienda la llama


Lugano (Svizzera) – 15-01-2011 – Seratina Crust Hardcore Benefit Allucinazione Metropolitana

  Lugano (Svizzera) – 15-01-2011 – Seratina Crust Hardcore Benefit Allucinazione Metropolitana


[Lugano] Seratina Crust Hardcore Benefit Allucinazione Metropolitana

Sabato 15 Gennaio 2011

Allucinazione Metropolitana presenta:

Seratina Crust Hardcore Benefit per Allucinazione Metropolitana @ csoa il molino

dalle 20.30 – Proiezione di Zeitgeist, documentario di Peter Joseph (USA 2007)

Il mito della religione cristiana comparata con quelli delle precedenti religioni, la teoria cospirazionista degli attacchi dell’11 settembre e le logiche d’affari legate alle guerre che hanno coinvolto gli Stati Uniti sono i tre differenti capitoli di un documentario web no profit che si propone di guardare il mondo da un punto di vista non convenzionale.

a seguire Concerto Hardcore Crust con:

Behind The Mirror (Massagno Hardcore)

Cancer Spreading (Modena- Bologna)

Kontatto (Bologna-Varese)

Noia (Firenze-Bologna)

Per maggiori info:

Introduzione del primo numero della fanzine Allucinazione Metropolitana

ALLUCINAZIONE METROPOLITANA

ANGOSCIA NELLA NOTTE

DISPERAZIONE URBANA

Ciao a tutti gli allucinati, gli angosciati e i disperati che popolano le strade delle varie aree metropolitane di questo desolato pianeta!

Siamo due A-narko Teknopunk vagabondi che hanno, ahimé, avuto la sfiga di esser nati in Ticino, una piccola regione italofona della “neutrale” nonché “pacifica” cavra Svizzera che si estende dal confine con la “buona e vecchia” Italia fino alle alte Alpi (Gottardo).

Viviamo in una regione (o per meglio dire Cantone), dimenticato dal buon Gesu’ (ma non dal Dio Denaro che da queste parti la fa da padrone), che ha la fortuna sfacciata di essere di grande interesse per l’economia ed il commercio europeo e mondiale a causa della regione geografica in cui si trova.

Qui, proprio nella nostra città e nel resto della “Schvissera”, con la scusa della neutralità, della democrazia e del libero commercio si amministrano e nascondono le malefatte della maggior parte dei porci di questo mondo e si ricicla il letame monetario da essi prodotto per trasformarlo in oro pulito.

Purtroppo tutto questo non ci bastava, ed oltre a pulire gli affari sporchi di chiunque (i banchieri Ticinesi e Svizzeri sono dei maestri in questo) ci tocca anche vivere in mezzo ad una mandria di caproni e vacche di alto e medio rango che altro non sanno fare se non crogiolarsi nella propria ricchezza e credere ciecamente nello schifo che producono rinchiudendosi nella propria idiozia ed ignoranza seguendo i preziosi consigli gentilmente offerti da partiti: xenofobi, razzisti e popolusti come la Lega (comandata da Big-Nasca il sergente anarcocapitalista-cocainomane) e l’UDC (una mandria di australopitechi repressi e repellenti) timorati di dio, stuprati dalla democrazia e imbigottiti dalla Chiesa come il PPD schiavi del capitale, divorati dall’avarizia e paraculati dalla sbirraglia come i Liberali. Ma per fortuna, al contrario di cio’ che ci circonda, noi abbiamo la voglia di vivere REALMENTE le nostre vite ( e scappare via di qua non appena potremo xD).

Questa fanzine nasce quindi dalla voglia di urlare il nostro dissenso verso la società che ci circonda e dalla necessità di portare un messaggio positivo e costruttivo: una via d’uscita, se vuoi, c’è! Parleremo un po’ di tutto, cioè: di quello che ci verrà in mente, delle situazioni che viviamo, dei posti e gli eventi che visitiamo e delle idee che condividiamo. Non abbiamo nessuna etichetta, nessun codice a barre tatuato sulla pelle, nessuna data di scadenza (se non quella dello yoghurt per mangiarsi il bang, anche se dopo qualche giorno è comunque ancora buono).

Quello che ci interessa è fare conoscere in giro ciò che di bello i movimenti costruiscono in quello che vorremmo come nuovo mondo, quello che c’è di marcio e puzzolente nel vecchio mondo, attraverso i nostri viaggi, le nostre emozioni ed i nostri pensieri. Beh non vogliamo dilungarci troppo…Possiamo solo dire..Buona lettura!

“…pensieri rinchiusi in cervelli da esclusi Bambini che nascono di già coi pugni chiusi, figli di madri lontani da ogni schema, figli di padri banditi dal sistema, lontani dalla chiesa allergici allo stato, battezzati come figli del proletariato che fanno resistenza alla loro strafottenza…” Gente Strana Posse – Figli della posse

Per qualsiasi informazione, critica, insulto, minaccia, consiglio o complimento che sia contattateci!

nuclear_mary [at] autistiche [dot] org

streetkid [at] autistici [dot] org

A-narko Teknopunk


Milano – Microspie e macrostronzi

  Milano – Microspie e macrostronzi


Microspie e macrostronzi

Dopo la microspia ritrovata nel contatore elettrico della Panetteria Occupata, nel mese di novembre sono stati rinvenuti a casa di alcuni compagni (in un amplificatore, nella cappa della cucina e in un televisore catodico) degli apparecchi con microfono e trasmettitore da 300 Mhz con una portata di 2-300 metri. In un caso con l´aggiunta di un telecomando di attivazione a distanza (da alcune centinaia di metri) e in un altro con l´aggiunta di una microcamera collegata a trasmettitore in banda UHF della medesima portata.

Non è la prima volta e di certo non sarà l´ultima che compagni e compagne si accorgono di essere oggetto di attenzioni particolari da parte della magistratura, delle forze di polizia, dei servizi segreti ma ci preme sottolineare quanto la presenza di una videocamera nella propria abitazione risulti una violenza particolarmente odiosa.

Non ci deve stupire che nell´attuale congiuntura economica, segnata profondamente dalla crisi e dalle ricette padronali antiproletarie, il lavoro che da anni i compagni e le compagne portano avanti con determinazione possa assumere oggi maggiore rilevanza sia nel campo proletario che, di conseguenza, da parte dello stato.

L´enorme produzione legislativa bipartisan di questi ultimi anni in materia di “pubblica sicurezza” ha reso via via più agile lo squallido lavoro degli agenti della repressione: dall´uso più che disinvolto delle intercettazioni ambientali all´introduzione di nuove fattispecie di reato dai contorni sempre più aleatori e discrezionali, dalla facilità con cui viene disposta la carcerazione preventiva all´inasprimento delle condizioni detentive, fra le quali certamente l´uso prolugato dell´isolamento.

Questa legislazione che si nasconde dietro l´impronta emergenziale unitamente al grado di militarizzazione e alla crescente presenza di gruppi neofascisti nei quartieri se da una parte rivela i timori padronali ed il tentativo di contenere preventivamente una possibile ripresa dello scontro di classe su scala allargata, dall´altra disegna i contorni del modello di società che si apre di fronte di noi, di una democrazia autoritaria.

Eventi come questi non devono farci paura né intimidirci ma spingerci a lottare con maggior coraggio e determinazione e ad unire le forze.

Milano, 12 dicembre 2010

Panetteria Occupata – via conte Rosso, 20 (Lambrate)

Panetteria Occupata


Buenos Aires – 4 squatter morti e caos generale a Villa Soldati

Traduzione da Indymedia-Paris (con raccolta di foto e di video).

Buenos Aires: 4 squatter morti e situazione di estrema tensione nel quartiere di Villa Soldati… Il 7 dicembre la polizia argentina ha assaltato una parte del quartiere di Villa Soldati (sud di Buenos Aires) con l’intenzione di espellere centinaia di squatter che occupano un parco (il Parco Indoamericano) e vivono in tende o baracche.: http://squat.net/fr/news/buenos_aires081210.html [Read More]

Buenos Aires – Argentina – Due morti negli scontri tra squatters e polizia nello sgombero massivo di Villa Soldati

  Buenos Aires – Argentina – Due morti negli scontri tra squatters e polizia nello sgombero massivo di Villa Soldati


Buenos Aires: due morti negli scontri tra squatters e polizia dopo un tentativo di espulsione massiva

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/8 dic. 2010/

La polizia argentina (polizia metropolitana e polizia federale) è intervenuta il 7 dicembre nel quartiere Villa Soldati di Buenos Aires per espellere “el Parque Indoamericano” (un quartiere squatter di più di 500 personne, la cui maggioranza indo-americana vive per lo più in case auto-costruite “illegalmente”). Un ordine d’espulsione era stato dato a centinaia di famiglie che vivono sul posto…

L’autostrada vicina al quartiere squattato è stata bloccata dagli squatters, che hanno edificato una barricata dandole fuoco e hanno lanciato pietre sulla polizia che cercava di riprendere il terreno. Duranti gli scontri la scocca di una macchina è stata data alle fiamme, obbligando gli sbirri a ripiegare (a causa dei fumi abbondanti dovuto a quel incendio).

Tutto è iniziato verso le h 19 e gli scontri sono durati fino a tarda notte, con la polizia sempre più brutale, decine di persone sono state manganellate e ferite (si vedono persone insanguinate in un video) e due persone sono morte, ammazzate dalla polizia, mentre una terza è all’ospedale, gravemente ferita da una pallottola in testa! Una bambina di due anni è stata anche lei colpita dal piombo! Ci sarebbero anche una decina di sbirri feriti.

I due morti sono Bernardo Salgueiro, un Paraguaiano di 24 anni e Rosemary Puña, una Boliviana di 28 anni. Bernardo è morto colpito da una pallotola in pancia, dalla polizia… Da un articolo apparso su Indymedia-Argentina, sua sorella Griselda ha dichiarato che si trovava sul posto per portare le nipotine a vedere la nonna ammalata… Gli hanno sparato adosso a trenta metri da casa, e lì è crollato al suolo e ha iniziato a vomitare. E’ morto poco tempo dopo.

(nota: altre fonti indicano che alla fine è morta anche la bambina di due anni. Inoltre indicano che i colpi di pistola non partirono dagli sbirri.)

D’altronde, numerose testimonianze rendono conto di brutalità da parte della polizia verso le persone arrestate, soprattutto al commissariato di Buenos Aires. Almeno una dozzina di persone sono attualmente agli arresti rinchiusi in diversi “comicos” della città.

La lotta nel quartiere Villa Soldati continua, dei terreni sono in corso di occupazione o di rioccupazione.

*Una mani è chiamata per questo mercoledì 8 dicembre 2010 alle h 15 à Buenos Aires. Azioni internazionali di solidarietà con i rivoltosi argentini sono le benvenute…*

Per informazione, il governo argentino è di centro-sinistra, con alla testa Cristina Fernández de Kirchner.

* * *

/Qualche link (articoli in spagnolo della stampa borghese argentina e di Indymedia-Argentina + video e foto):/

http://argentina.indymedia.org/news/2010/12/763531.php

http://argentina.indymedia.org/news/2010/12/763559.php

http://argentina.indymedia.org/news/2010/12/763524.php

http://argentina.indymedia.org/news/2010/12/763532.php

http://argentina.indymedia.org/news/2010/12/763555.php

http://argentina.indymedia.org/news/2010/12/763604.php

http://argentina.indymedia.org/news/2010/12/763612.php

http://argentina.indymedia.org/news/2010/12/763613.php

Online-911

<http://www.online-911.com/leer.php?s=1&id=12534&t=Enfrentamiento-entre-la-polic%C3%ADa-y-ocupantes-luego-de-un-desalojo>

<http://www.online-911.com/leer.php?s=1&id=12536&t=Dos-muertos-en-un-operativo-desalojo-de-la-Metropolitana->]

Villa Soldati


Milano – Villa Vegan – 19-12-2010 – Serata benefit per le lotte contro i CIE

  Milano – Villa Vegan – 19-12-2010 – Serata benefit per le lotte contro i CIE


Villa Vegan – Serata benefit per le lotte contro i CIE

Domenica 19 dicembre 2010

SERATA BENEFIT PER LE LOTTE CONTRO I C.I.E.

Il ricavato della serata andrà benefit per il materiale (flyers, ecc) della lotta antirazzista contro i C.I.E., carceri-lager per chi è senza permesso di soggiorno

dalle 19.00:

Aperitivo benefit

Aggiornamenti sulla lotta contro il CIE di Milano

Proiezione del video sulla storia del CIE di Lampedusa

Dalle 21.00 in concerto:

B.O.B.- France drum’n’bass

MONSIEUR BRENSON – France rock sperimentale

MENROVESCIO – Veneto post rock

E.T.B. – Vercelli post-core

VILLA VEGAN OCCUPATA

VIA LITTA MODIGNANI 66

MILANO-AFFORI

Per contatti: villavegansquat [at] inventati [dot] org

http://www.villavegansquat.noblogs.org

bus 40-41 ferrovie nord Affori

villa vegan