Torino: Un Mese di Occupazione al No Way Squat

  Torino: Un Mese di Occupazione al No Way Squat


Un Mese di Occupazione al No Way Squat

Oggi venerdì primo luglio, il No Way Squat compie un mese di occupazione; Un mese, durante il quale un edificio abbandonato da oltre un decennio di degrado- e al contempo immerso in uno dei parchi più belli della nostra città è potuto tornare a vivere, grazie alle innumerevoli iniziative ed incontri che si sono succeduti nel corso di queste settimane.

Rammentiamo ad esempio i concerti, le cene, il cinema, il mercato del baratto aperto tutti i sabati pomeriggio e l’apertura del parco al pubblico.

Ma al di là di tutto questo, vogliamo raccontarvi una storia: qualche giorno fa siamo andati in circoscrizione per un duplice motivo, da una parte spiegare per mezzo di un comunicato le motivazioni che sono alla base del nostro agire quotidiano, dall’altra per riaffermare in modo netto un idea, quella dell’occupazione intesa come modalità imprescindibile di riappropriazione.

Durante la nostra “incursione” ci siamo trovati al centro di una vibrante ed accesa discussione, nel corso della quale il responsabile di circoscrizione ci ha comunicato questo fantomatico progetto che interesserebbe la struttura; inutile aggiungere che questo progetto non era mai stato preso in considerazione prima, mentre come al solito è bastato il nostro intervento per garantire l’ennesima approvazione lampo di un progetto altrimenti inesistente.

Naturalmente abbiamo approfittato di questa situazione per ribadire tali concetti davanti ad un presidente della circoscrizione visibilmente contrariato e gli abbiamo infine ricordato, che quando verranno a sgomberare ci troveranno sul tetto.

Proprio ieri ci è giunta voce che una larga fetta del consiglio di circoscrizione- capitanato dal noto fascistoide Boffa e dagli immancabili squadristi del Pd- hanno iniziato una raccolta firme che mira ad accelerare il processo di sgombero. E lo hanno fatto con una serie di motivazioni tanto ridicole nella forma, quanto futili nella loro sostanza. Non possiamo infatti non sottolineare l’immotivata necessità di costruire una bocciofila già esistente e un gruppo d’acquisto, a distanza di oltre dieci anni di abbandono e degrado dello stabile. Ci pare inoltre doveroso fare un accenno alle disastrose condizioni in cui versava la cantina dell’edificio occupato.

Cantina che attraverso un cunicolo sotterraneo da direttamente sull’asilo adiacente, con circa 40 metri cubi di acqua putrida e malsana e invasa da zanzare e sporcizie varie. L’aspetto che colpisce maggiormente è l’atteggiamento dell’amministrazione comunale che in tutti questi anni non ha mai provveduto di fronte ad un tale degrado e ad un tale pericolo per il quartiere con particolare riferimento ai bambini dell’asilo. Dinanzi a questa disastrosa situazione abbiamo deciso di bonificare a nostre spese gli scantinati dello stabile lasciato in disuso, liberando il quartiere da queste nocività.

Nel frattempo finché ne avremo la possibilità la nostra intenzione è quella di far vivere questo luogo con attività fisse e aperte a tutti, come il mercatino libero del baratto ogni sabato oppure il lunedì con la cena bellavita e il cinema. Inoltre dato che siamo attivi come gruppo Food not bombs Torino (gruppo atto a combattere gli sprechi della società e a distribuire il surplus) cerchiamo di mantenere intatta l’etica del gruppo anche in questo contesto.

Invitiamo chiunque abbia voglia di conoscere questa realtà a venire a trovarci presso il No Way Squat che si trova in via Asinari di Bernezzo 21/A all’altezza del parco della Tesoriera.

http://nowaysquattorino.weebly.com/index.html

GLI OCCUPANTI DEL NO WAY SQUAT