Torino: Nasce InfOccupa – il mensile della Torino Ribbelle!

InfOccupa: un foglio che, a partire da quest’anno, troverete in giro per Torino gratuitamente e dove verranno riportate tutte le iniziative del mese di posti occupati e non. Un nuovo modo per diffondere per la città iniziative politiche e ludiche senza ricorrere a passaparola virtuali ma reali.

Lo troverete ogni mese sul sito del Mezcal Squat: SCARICATE e DIFFONDETE!

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Ravenna: Studenti occupano in corteo, rinasce lo spazio Selva

Sabato 1 marzo a Ravenna rinasce lo spazio studentesco selva occupato!

Oggi, dopo un mese dal rogo dello Spazio Studentesco Selva, che ha privato chi da tempo viveva quello spazio come luogo di creazione delle lotte studentesche e che era punto di incontro per una socialità alternativa; i giovani, gli studenti e le studentesse di Ravenna sono tornati in piazza.
Il Comune e le istituzioni locali non hanno saputo dare una risposta, limitandosi a spendere solo tante belle parole. Per questo motivo giovani, studenti e studentesse hanno sfilato per le strade della città.
Dopo essersi fermati davanti al Comune, dove si è ribadito con forza e determinazione le motivazioni e bisogni, il corteo si è diretto verso via Mariani 42, dove un nuovo spazio, da anni lasciato all’incuria e all’abbandono, è stato occupato e restituito alla città e agli studenti.
La Selva trova una nuova sede in pieno centro città per rilanciare con ancora più forza i percorsi di lotta degli studenti!
Già da stasera partiranno le iniziative del nuovo spazio con una cena sociale.
Strappiamo spazi lasciati al degrado dalle istituzioni che non riescono a darci risposte! LA SELVA CONTINUA!

Collettivo Autonomo Studentesco Ravenna

Lecce: nasce il Binario 68 Occupato

Vogliamo tutto,
Riappropriamoci degli spazi.

Quando la vita diventa ogni giorno piú misera e di fronts a se non si vede nient’altro che marginalizzazione ed esclusione, l’unica via percorribile é quells del conflitto permanente. Questi sistema reprime, lasciando morire spazi liberi e inutilizzati. Vogliamo che la cittá diventi un luogo aperto in cui a telecamere, sbirri, movida e
Turismo si sostituiscano socialitá, lo stare insieme e la gioia spontanea. Ecco perché abbiamo deciso di riprenderci un posto in disuso da anni, senza Dover chiedere autorizzazione alle istituzioni e senza scendere a compromessi con esse; rifiutando in questo modo ogni tipo di autorità, esponendosi in prima persona, praticando l’autogestione dal basso. Attraverso la pratica dell’occupazione vogliamo esprimere Una maniera diversa di intendere la vita ed rapporti umani, rompendo le logiche del profit to e della sopraffazione. In questo spazio vogliamo portare avanti tematiche di
critica anticapitalistica ed antiautoritaria, organizzando lotte slegate da partiti e sindacati e supportando tutte quelle pratiche che in cittá sono diventate delle consuetudini radicate (sport popolare, cene sociali, cineforum, feste benefit, ciclofficina, biblioteca popolare, doposcuola per Ragazzi, etc.). Noi con queste attivitá vogliamo far rivivere il
quartiere attraverso la solidarietá ed il mutuo appoggio. Questi sono dunque alcuni dei motivi che ci hanno portato ad occupare, sicuri che in questo periodo storico (come anche in passato) sia una cosa giusta da praticare. [Read More]

Pisa: Dai quartieri alla città, occupato ex Ariston

20140228_ex_cinema_Ariston_Via_Filippo_Turati_27_PisaNella mattina di oggi è stato occupato l’ex cinema Ariston a Pisa. Dopo il corteo del 22 febbraio le esperienze di ribellione che agitano i quartieri della città tornano in centro per aprire nuovi spazi di elaborazione conflittuale. La due giorni di riappropriazione nell’ex cinema vedrà alternarsi momenti di discussione e organizzazione politica a serate musicali, spazi di socialità e cineforum.

Di seguito riportiamo il comunicato stampa dell’occupazione.

Dall’Ex Ariston occupato, verso nuovi assedi!Il 31 ottobre scorso veniva riaperto nuovamente il cinema Ariston, spazio del centro ormai indissolubilmente legato alle numerose iniziative di occupazione che lo hanno temporaneamente restituito alla città. Quel giorno dall’occupazione dell’ex cinema volevamo creare un nesso con la straordinaria giornata di lotta che si stava tenendo a Roma, l’assedio, da parte dei movimenti per il diritto alla casa, alla conferenza stato-regioni, per ribadire la necessità di una redistribuzione delle risorse finalizzata ai bisogni della popolazione e non più agli interessi delle lobby e dei grandi speculatori. [Read More]