Venezia: Comunicato sui avvenuti all’Ex Ospizio Occupato

Riceviamo dagli e dalle occupanti dell’Ex Ospizio di Santa Marta con richiesta di pubblicazione, in merito alla versione diffusa dai media di regime al seguente indirizzo:

http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2014/07/29/news/picchiato-a-sangue-calci-e-pungni-a-santa-margherita-1.9680376

Sulle infamanti accuse apparse oggi sulla Nuova Venezia e in merito al comunicato diffuso dal Voina art-group

Scriviamo in merito alle brutali e infamanti accuse apparse oggi sulla Nuova Venezia, a firma di Carlo Mion, e in merito al comunicato diffuso dal Voina art-group riguardante i fatti accaduti davanti alla casa occupata “Ex Ospizio” di Santa Marta.

Da quando abbiamo occupato i locali dell’ex Ospizio delle Terese, il 4 novembre scorso, molte persone hanno ritrovato la possibilità di vivere in una città come Venezia. Abbiamo scelto di occupare con l’idea che vivere insieme non significhi solo condividere uno spazio libero dal ricatto dell’affitto, ma soprattutto riuscire a creare delle relazioni umane più gratificanti, basate sulla solidarietà. [Read More]

Milano: Nuova occupazione, nasce Casa Brancaleone

Comunicato che rivendica l’occupazione di Casa Brancaleone, avvenuta lunedì 28 luglio nella periferia Nord-Ovest di Milano:

Abbiamo occupato via Casella 14 perché da tempo sentivamo la necessità di vivere assieme e sperimentare modalità di autosostentamento libere dalle logiche di mercato e formule di socialità altre dalla noiosa vita passata tra scuola, casa, lavoro e chiesa. Non intendiamo rivendicare alcun diritto all’abitare, ma vogliamo organizzarci per affrontare collettivamente quei problemi legati alla sopravvivenza quotidiana nella giungla urbana, e per cercare in tutti i modi di soddisfare i nostri bisogni primari e i nostri desideri individuali. Non stiamo cercando consensi, altrimenti avremmo chiesto il benestare del quartiere, la benedizione della parrocchia e il patrocinio del comune; ci prendiamo invece ciò di cui necessitiamo, senza mediazione alcuna. Con questa occupazione non ci interessa aprire al pubblico l’ennesimo centro sociale, né dispensare servizi ai buoni cittadini, ma fare quello che ci pare e piace, con chi avrà il coraggio di guardarsi allo specchio ed esprimere il suo sacrosanto desiderio di autorealizzazione. [Read More]

Saronno (VA): Sullo sgombero dello spazio di via Caduti della Liberazione 17

Verso le 4 del pomeriggio due compagni entrano nello spazio occupato in via Caduti della Liberazione 17, con l’intenzione di effettuare alcuni lavori per renderlo accogliente e fruibile. Armati di alcuni attrezzi e di un generatore di corrente sono costretti ad usare un portone che da sul cortile interno dello stabile che ospita il negozio occupato, dato che la saracinesca d’entrata, con sulle spalle circa 40 anni di abbandono, ha ceduto dopo solo 2 giorni di utilizzo. E’ con grande fatica che dopo oltre un’ora di lavoro i due riescono a sollevare la pesantissima saracinesca oltre le proprie teste. Gli sforzi dei compagni sono però pessimamente premiati, dato che proprio nel momento in cui la saracinesca viene alzata piombano sui due un manipolo di agenti della digos, supportati da alcune volanti della polizia e dei carabinieri e da una camionetta dell’antisommossa. E’ molto probabile, vista la perfetta tempistica di arrivo delle forze dell’ordine, che tutta la carovana stesse aspettando, chissà da quante ore, il via per intervenire da qualche spione appostato nelle vicinanze.
Ai compagni è impossibile opporre qualsiasi tipo di resistenza, dato che vengono presi totalmente alla sprovvista. [Read More]

Torino: Sgomberato Hell Chuncho

cronaca dello sgombero di Hell Cuncho:

Verso le 7 e 30 del mattino viene bloccato il traffico in via bologna per permettere lo sgombero di hell chuncho.
Due occupanti riescono a raggiungere il tetto, un sovreccitato digos li raggiunge in corsa e getta di sotto i viveri e il materiale stipato per la resistenza, poi sempre lo stesso supermerda decide di provare a convincere i ragazzi a scendere prendendone uno dal collo, il quale riesce però a divincolarsi.
Di lì a poco i compagni decidono di scendere dal tetto per evitare problemi ad un altro occupante il cui permesso di soggiorno era scaduto.
I sei occupanti vengono poi denunciati a piede libero per invasione di terreno ed edificio.
A sgombero avvenuto gli occupanti e qualche solidale rimasto fanno un giro per salutare il quartiere, intonando cori e lanciando qualche petardo.
La sbirraglia che evidentemente non aveva nulla di meglio da fare che circondare il gruppo che sostava in un bar e fermare un occupante (purtroppo a differenza di quello che recitano i giornali nessun sasso è stato lanciato alle merde), che verrà rilasciato qualche minuto e qualche minaccia dopo.
Non è un addio ma un arrivederci.

Firenze: Occupazione viale corsica 81, FIFA go home!

Mercoledi 9 luglio 2014
Dalle 17:30
Discussione sulla situazione brasiliana ripercorrendo le mobilitazione dell’ultimo anno scoppiate per le gravi diseguaglianze e alimentate dalla dura repressione attivata per l’organizzazione dei Mondiali di calcio
+ proiezione video [Read More]

Barcellona: repressione e ricostruzione dopo lo sgombero di Can Vies

Alcune delucidazioni rispetto alle conseguenze repressive di quello che viene chiamato “effetto Can Vies“, ovvero una settimana di scontri e danneggiamenti vari in solidarietà allo sgombero del centro sociale Can vies di Barcellona. Attualmente rimane in carcerazione preventiva solo un ragazzo, l’altro di origine catalana è uscito da pochi giorni. Si sta aspettando di avere una comunicazione diretta con lui per poter divulgare, nel caso, piu informazioni. Sicuramente non è rosea la sua situazione, vista la mancanza della certificazione di una residenza e l’assenza di famigliari diretti, cose che nella giurisdizione spagnola, all’ora di rilasciare qualcuno in libertà in attesa di processo, contano. [Read More]