Torino: Continuiamo a metterci di traverso! Solidarietà al Barocchio Squat

Barocchio_Squat_torinoIn quest’ agosto torinese le dichiarate intenzioni da parte delle istituzioni di sostituire la già esistente struttura psichiatrica di strada del Barocchio di Grugliasco per la creazione di un REMS (ex OPG ospedale psichiatrico giudiziario) e il paventato sgombero della storica occupazione del Barocchio Squat pongono la città in stato di allerta, da un lato per la minaccia di creazione di una nuova istituzione manicomiale che nonostante il cambio di facciata si manterrà sulla scia delle precedenti strutture basate sulla esclusione e sull’isolamento senza via d’uscita, e dall’altro per la difesa di un luogo di libertà che da ventitré anni costituisce un laboratorio di autogestione e di
lotta. [Read More]

Milano: Comunicato sullo sgombero di Ripa dei Malfattori

Per l’ennesima volta la macchina della repressione ha agito in piena estate: dopo vari tentativi di sgomberi di case occupate è toccata a noi, il circolo anarchico Ripa dei Malfattori.
Dopo quasi 2 anni di occupazione, animati da iniziative partecipate, concerti, presentazioni, e in ultimo ‒ appena due settimane fa ‒ la bella serata in onore di Gaetano Bresci, la speculazione e gli interessi affaristico-palazzinari hanno recintato e chiuso la nostra esperienza di autogestione condivisa per ingurgitare un ulteriore boccone del quartiere Ticinese, luogo storico di lotte e convivialità, ma ormai da tempo vittima dei voraci appetiti del profitto.
Per quanto fossimo affezionati alle quattro mura di Ripa, siamo anche consapevoli che dopo la triste, mal riuscita pagliacciata di Expo i luoghi vuoti in città saranno ancora più numerosi, e non avremo problemi a trovare nuovi spazi in cui proseguire le nostre attività. [Read More]

Ventimiglia: No Borders – Si balla a Ponte San Luigi: respingimenti, solidarietà, fermi e fogli di via

Si balla a Ponte San Luigi

Ieri notte a Ventimiglia un centinaio di migranti è salito su un treno per attraversare in blocco il confine italo-francese. Molti di loro li avevamo conosciuti sabato in occasione dell’assemblea No Borders in stazione, durante la quale avevano avuto la possibilità di prendere parola ed esprimere la loro esasperazione per la situazione insostenibile in cui versano da mesi. Come prevedibile, il tentativo di attraversamento si è scontrato con i controlli costanti effettuati dalla gendarmerie a Menton-Garavan, la prima stazione oltreconfine. I migranti fermati hanno deliberatamente scelto di sfidare la chiusura della frontiera e rifiutato di scendere dal treno. Sono stati pertanto trascinati di peso sulle camionette per essere ricondotti alla postazione frontaliera francese di Ponte San Luigi, dove sono stati messi in container recintati ed è stata inoltrata alle autorità italiane una richiesta di riammissione sul proprio territorio. [Read More]

Torino: Barocchio Squat a rischio sgombero

NESSUNO SGOMBERO! NESSUN NUOVO MANICOMIO!

Nonostante siano trascorsi circa 4 mesi dalla chiusura degli OPG (Ospedali psichiatrici giudiziari), sancita dalla Legge 81/2014, ad oggi queste strutture sono ancora aperte e la maggior parte delle Regioni risultano essere ancora inadempienti per quanto riguarda i progetti di superamento degli ex manicomi criminali. La Regione Piemonte, dovendo dunque presentare in tutta fretta questi piani, pena il commissariamento e la – forse ancor più grave – perdita dei finanziamenti statali, ha pensato bene di prendere in carico gli “internati” attualmente rinchiusi nell’ex OPG di Castiglione delle Stiviere, concentrandosi in particolare sull’apertura di 2 REMS (Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza), una in un ex SPDC in provincia di Biella e una presso la Comunità “il Barocchio” di Grugliasco. Si chiudono gli OPG, per aprire i “miniOPG”, considerati il “nuovo volto umano” della psichiatria criminale, ma che sono frutto della stessa logica contenitiva ed escludente, basata sul dispositivo manicomiale della cura-custodia e sul concetto di pericolosità sociale, nostra pesante eredità lombrosiana e fascista (codice Rocco del 1930) per cui il “folle” era considerato incurabile, pericoloso, irresponsabile e quindi da isolare dalla società e da rinchiudere per sempre in un’istituzione manicomiale. [Read More]