13 dicembre 2017, alle 6 del mattino la digos sfonda la porta di Fenix. Festeggiano l’anniversario della strage di Stato come Cristo comanda. Sul ghiaccio dei giardini irreali scivola lo sgombero che svela definitivamente il volto della giunta comunale 5 stelle. La giunta del dialogo con i centri sociali, squat e periferie varie. Propaganda elettorale, parole al vento cui non abbiamo mai creduto. E i fatti lo dimostrano: dopo lo sgombero strisciante del MOI, lo sgombero ghiacciato di Fenix. Nessuno fa sgomberi sotto zero, ma a Torino si può. Lo vogliono tutti, il PD e la Lega che l’hanno invocato fin da maggio, lo vuole il tablet neo-qualunquista Cronaca qui…
Ma la responsabilità politica principale è della giunta pentastellata. Dopo solo 5 giorni dall’occupazione del 13 maggio, avevano già deciso che l’occupazione di Fenix è una questione di ordine pubblico, presentando denuncia “alle autorità competenti” per “Occupazione Abusiva” “affinché provvedano a quanto di rispettiva competenza”. (assessore al Bilancio S. Rolando, consiglio comunale del 29-5-2017). Altroché dialogo con le esperienze di autogestione. E Fenix è un’esperienza storica che continua a rinascere dalle sue ceneri. Da quel giorno di metà maggio tutto è in mano agli sbirri, ben contenti di “lavorare” per estirpare il “crimine”.
A 7 mesi esatti dall’occupazione, lo sgombero. Il magistrato di turno si accanisce con Fenix, ponendola sotto sequestro giudiziario, come era già successo nel 2005 per la prima volta in Italia… a Fenix! Pochi mesi dopo anche il presidio NO TAV di Venaus fu sequestrato con lo sgombero. Entrambi furono rioccupati.
Così, la giunta 5 stelle non esita a chiedere lo sgombero di una biblioteca gratuita autocostruita – con un’intensa attività di presentazioni e di concerti – spazio di ritrovo di varie realtà attive sul territorio, frequentata dagli abitanti del quartiere e dagli studenti.
L’autogestione dà fastidio a qualunque potere in quanto ne è la negazione.
Porta divelta, libri per terra, inferriate storiche tagliate con il flessibile, muri di mattoni alle finestre, sfilata di uniformi di polizia e CC, molti digos sfaccendati. Gli sbirri parlottano con gli
esattori dell’IREN per staccare il quadro elettrico. Per trasformare il luogo in una caverna invivibile. Evidentemente non vi è alcun altro progetto su Fenix, l’unico vero obiettivo è di
rendere inabitabile uno spazio pubblico a costo di devastarlo. Dopo lo sgombero del 2005, il PD ci aveva messo dentro uno dei suoi gruppi – che lo teneva chiuso – per impedire che fosse rioccupato. I 5 stelle fanno di più, passano all’azione repressiva dello sgombero, quando gli sgomberi ovunque sono sospesi per motivi di sopravvivenza al freddo. Di fronte a Fenix fa bella mostra lo Spazio Comunale Abbandonato (SCA) dell’ex Rosalia occupata, sgomberata anch’essa nel 2005.
Complimenti alla giunta 5 stelle! Alle prossime elezioni la propaganda elettorale ve la
garantiamo noi. Come la garantimmo ai socialisti corrotti che sgomberarono, devastandolo, il Barocchio squat. Non furono rieletti.
Nel frattempo gli squatter di Fenix e i molti solidali, che hanno utilizzato o meno questo spazio, si dedicheranno a tutte le attività di risposta alla violenza di Stato che riterranno legittime e opportune, fuori da qualsiasi divisione manichea tra legalità e illegalità che caratterizza i giustizialisti 5 stelle.
Le attività di azione diretta di Fenix continuano per le strade del centro.
RIOCCUPEREMO FRA CINQUE MINUTI
FENIX RINASCE DALLE SUE CENERI TORINO, 13-12-2017
https://distrofenix.noblogs.org/post/2017/12/16/fenix-frost-dance/