Sgombero: Via Ranzani “Spazio Resistente” |
Chi l’ha detto che il Comune di Bologna non sia “celere” nel rispondere a temi e domande importanti sollevate in citt?? Con inappuntabile velocit? e nella persona di Biscaglia con una lettera datata 23 Aprile, la giunta Guazzaloca ha chiesto all’assemblea di Contropiani la messa a disposizione dello stabile di Via Ranzani. L’assemblea della libera cittadinanza di Contropiani, riunita ieri 26 Aprile 2001 ha espresso il suo netto rifiuto per una richiesta che per noi si inserisce in una politica comunale di amministrazione e gestione degli spazi pubblici gi? nota che ha un unico nome: SGOMBERO.
Non possiamo chiamare in altro modo una richiesta che giunge a due giorni da una grossa ed importante manifestazione antifascista, promossa ed organizzata dalla Rete Contropiani in Via Ranzani, per celebrare in tutta la citt? un rinnovato 21 Aprile giornata della liberazione di Bologna. Era la nostra risposta al clima revisionista che la giunta Guazzaloca, con una serie di richieste inaudite, aveva inaugurato, coinvolgendo la citt? in un dibattito umiliante sull’opportunit? o meno di mantenere il riferimento alla resistenza nel proprio statuto. Il nostro appello per “liberarci dai nuovi e dai vecchi fascismi” ha trovato conferma nella presenza di 5000 persone in un corteo gioioso e variegato che ha visto sfilare insieme, come mai era successo nella nostra citt?, studenti medi ed universitari con le comunit? di migranti, centri sociali e societ? civile, mondo del volontariato e partiti politici, singoli cittadini e rappresentanze sindacali di base (le foto sono sul nostro sito www.contropiani2000.org). Il tema che volevamo porre alla citt? era molto concreto: la resistenza non ? un cimelio da museo, un sacrario da onorare con un mazzo di fiori, ma ? una eredit? storica ed un insieme di valori da difendere quotidianamente soprattutto oggi che sono messi in pericolo da un modello economico neoliberista assassino e da un apparato di globalizzatori senza scrupoli nei confronti dei diritti e della dignit? umana, quello che noi abbiamo chiamato il “nuovo fascismo”. L’altro giorno ? arrivata, in concreto ed in privato, la risposta della giunta: SGOMBERO.
Del resto, ci sembra evidente che questa richiesta si inserisce a pieno titolo in una politica di gestione degli spazi pubblici che abbiamo gi? denunciato quando si parl? del “caro affitti” per le associazioni. L’impegno politico e sociale in citt?, al di fuori degli ambiti istituzionali e degli interessi della giunta, ? boicottato, represso o tutt’al pi? inascoltato. E cos?, mentre si tende a marginalizzare e decentrare gli spazi pubblici (TPO, Livello 57, Casa delle donne per non subire violenza, ecc.) anche Via Ranzani, sede di Contropiani, da meno di un anno luogo di dibattito ed iniziativa sui temi della globalizzazione, che dopo l’impegno contro l’OCSE e nei vari appuntamenti internazionali ha cominciato un percorso locale di pratiche di partecipazione democratica (Libera Universit?, Laboratori, Sala riunioni, Info shop, Spazio pubblico, ecc.), rischia di subire la stessa sorte. La coincidenza con le prossime scadenze delle elezioni politiche e del G8 a Genova non ci sembra casuale.
In attesa di una risposta pubblica della Giunta, il nostro appello per? ? alla cittadinanza e alla societ? civile della citt?. La richiesta della messa a disposizione degli stabili di via Ranzani non l’hanno fatta solo a noi, ma a tutta la citt?, a tutti quelli che si riconoscono nei temi e nelle iniziative fin qui prodotte, che denunciano il clima insopportabile di appropriazione di risorse e spazi pubblici, disegnando una citt? per pochi, congestionata dalle lobbies dei poteri forti insediate a Palazzo d’Accursio per decidere in proprio politiche edilizie e abitative, di mobilit?, produttive e sulla questione immigrazione. Rispetto a questo, e agli spazi dove poter produrre modelli diversi di socialit? e partecipazione, vorremmo aprire un dibattito in citt? il pi? possibile allargato e trasparente. Nei prossimi giorni comunicheremo alla citt? documenti ed inziative da discutere e portare avanti insieme.
[tacticalmedialist]