NO ALLO SGOMBERO DEL CPA FI-SUD

  NO ALLO SGOMBERO DEL CPA FI-SUD


APPELLO PER LA MANIFESTAZIONE DI VENERDÌ 9 LUGLIO CONTRO LO SGOMBERO DEL CENTRO POPOLARE AUTOGESTITO FI-SUD

DISTRUZIONE DEL CPA ? EFFETTO COLLATERALE

Con l’approssimarsi dell’estate si fanno più insistenti le voci, già in circolazione da tempo, sul possibile sgombero del CPA Fi-sud. Qualcuno, tratto in inganno, potrebbe pensare ad una sorta di sindrome da sgombero che affligge da qualche anno il CPA ; quasi che il CPA stesse vivendo questi anni in modo persecutorio e che voglia convincere oggi dell’approssimarsi dell’evento, che nel passato non si è verificato. Per questo, a scanso di equivoci, ricordiamo che nel dicembre del 1998 il Consiglio Comunale di Firenze ha approvato i Piani di Riqualificazione Urbana, tra cui quello riguardante l’area ex Longinotti, occupata da 10 anni dal CPA Fi-sud. Approvazione che non solo permette alla proprietà, Unicoop, la costruzione di un centro commerciale, ma che non ha tenuto in alcun conto l’opposizione espressa non solo, ovviamente, dal CPA Fi-sud, ma anche dal Consiglio di Quartiere 3 (per ben due volte), dal Comitato Commercianti e Artigiani, dal Comitato dei Cittadini del Quartiere 3. Ancora una volta sulla testa della gente e contro il parere comune viene avviata un’operazione che stravolgerà in modo irreversibile la vita del quartiere. Ma gli abitanti del Quartiere 3 non contano, le realtà produttive, sociali e aggregative nemmeno ; ciò che ha contraddistinto le scelte della Giunta Primicerio è ancora una volta solo e soltanto la ragione delle relazioni economiche che si rivelano per quello che sono : contano le imprese e quello che esse vogliono. Diciamo questo con la consapevolezza, più volte espressa in passato, che quanto deciso rispetto all’area ex Longinotti non è un caso isolato, non è l’unico intervento caratterizzato da una forte speculazione immobiliare e fondiaria. L’idea di città che viene imposta da chi governa il nostro territorio (ma non solo, visti gli esempi di Torino con ile Olimpiadi del 2006, di Roma per il Giubileo, di Napoli per la “riqualificazione” di Bagnoli, ecc.) è quella della città degli ipermercati, dell’Alta Velocità, dei poli espositivi e tecnico-scientifici, in cui le aree dismesse diventano “occasione strategica” per avallare i progetti speculativi proposti dai proprietari delle aree ; un’idea di città promossa attraverso scelte di pianificazione che escludono dai propri obiettivi ogni finalità che riguardi gli aspetti collettivi, sociali e ambientali della riqualificazione urbana, dal recupero abitativo alla richiesta di spazi e servizi pubblici, dalla salvaguardia ambientale e difesa del territorio ai luoghi di aggregazione. Gli sgomberi delle case e gli sfratti che inizieranno a partire dal 25 luglio sono alcuni dei passaggi più significativi delle tendenze in atto. Un chiaro esempio di questo modo di intendere e, di fatto, costruire la città, è offerto dal fatto che gli addetti ai lavori dell’amministrazione, i cosiddetti tecnici, affermano che un centro commerciale è motore di riqualificazione urbana, utile e necessario per il recupero dei quartieri degradati. Questo tipo di situazione non ci pare modificata dall’elezione a sindaco di Domenici. La nuova amministrazione cercherà di nascondere le proprie responsabilità rispetto all’attuazione dei tanti progetti approvati, essendo questi considerati come eredità di scelte effettuate durante la Giunta Primicerio : la scorsa Giunta li ha discussi, approvati e ora si tratta solo di eseguirli. Ma il nuovo sindaco non può passare certo come un semplice esecutore di decisioni. L’assunzione politica da parte dei DS della città, passando il mandato di governo del territorio dalle mani di un tecnico a quelle di un uomo dell’apparato della direzione politica, è un segnale da non sottovalutare, visto che da una parte la nuova giunta dovrà gestire, e in tutti i sensi, i progetti e le loro eventuali ricadute, e dall’altra dovrà occuparsi di quell’immenso affare che è il Giubileo. Il Giubileo, che era stato presentato come occasione, molto appetibile, di riqualificazione urbana (ci risiamo!), è diventato in poco tempo occasione di ulteriori speculazioni finalizzate ad incrementare gli interessi economici privati, (della serie “piatto ricco, mi ci ficco !” ), con gravi conseguenze dal punto di vista dell’impatto urbanistico, sociale e ambientale sulla città. Nonostante queste premesse poco attraenti c’è chi sta predisponendo per il 2000, visto l’arrivo di milioni di pellegrini, un anno di pace sociale : tutti zitti, buoni e senza disturbare. Se per caso esistono questioni di ordine pubblico, siano scioperi o quant’altro possa creare problemi, è auspicabile che queste, siano affrontate e risolte prima del 2000….o narcotizzate o eliminate. Che la questione dell’area ex Longinotti e dei 10 anni di riutilizzo sociale dell’area da parte del CPA non sia facilmente affrontabile dall’apparato politico si è reso evidente in occasione della campagna elettorale. Basti pensare alle posizioni assunte dai diversi schieramenti politici, sostanzialmente omogenei nei comportamenti e nelle dichiarazioni : se il Polo ha usato il no al centro commerciale per fini puramente elettorali, non esistendo da parte sua una reale mobilitazione contro il centro commerciale, ma essendo anzi rimasto fuori da tutte quelle istanze collettive che si sono espresse nel quartiere contro il progetto Unicoop, il silenzio del centro sinistra è stato ancora più emblematico. Meno se ne parla, meglio è : è stata questa la filosofia che ha accompagnato la campagna elettorale, non tanto quella cittadina, quanto quella di quartiere. Questo silenzio è un segnale delle difficoltà e dei dubbi che esistono e che con probabilità si potrebbero allargare all’interno dell’area elettorale, della base politica di chi amministra questa città e il quartiere, visti i precedenti dissensi già emersi in passato sulla questione.

Noi proponiamo, per venerdi’ 9 luglio, una manifestazione, perché anche questa sia un segnale, ma di inversione di tendenza all’interno della città. Un segnale forte verso chi ha governato questa città, ma soprattutto verso chi dovrà amministrarla in futuro. Diamo indicazione del giorno 9 luglio visto che nel periodo centrale di quest’estate (fine luglio-inizio agosto) verranno definiti gli appalti e, stando a quanto affermato pubblicamente dall’assessore all’urbanistica Bougleux, a settembre inizieranno i lavori. Come dicevamo un segnale rivolto ad amministratori, vecchi e nuovi, e a tutti coloro che ritengono che la questione ex Longinotti sia stata già definita e che se verrà fuori qualche problema sarà una questione di ordine pubblico, e quindi di non competenza dell’amministrazione comunale (come dichiarato in modo molto chiaro dal capogruppo dei DS Caffaz). All’interno di questo ribadiamo un concetto per noi fondamentale e che, anche in questo caso abbiamo già espresso in passato : respingiamo tutti i tentativi che da più parti, politiche e giornalistiche, vengono fatti nel “classificare” i centri sociali. Queste classifiche non sono fatte, e ci stupirebbe il contrario, nell’intento di comprendere meglio la realtà, cittadina ma non solo, dei centri sociali, ma bensì nel tentativo di far passare divisioni tra chi è più o meno accettato a livello istituzionale. Le dichiarazioni pre-elettorali hanno evidenziato l’ignoranza politica di chi si è dichiarato disponibile a concedere due anni di prova al CPA per verificarne l’integrabilità nella società. Riteniamo di non aver da dimostrare a chicchessia la nostra internità al territorio. Rapporti difficili, sicuramente, ma l’attività contro lo spaccio, la partecipazione ai Comitati di Zona e buon ultimo la realizzazione di un parco nell’area Longinotti, rappresentano l’esempio di vera riqualificazion
e sociale ed ambientale e dei rapporti sociali che intendiamo costruire, consolidare e migliorare nel territorio. Il tentativo di divisione dei centri sociali ha avuto un capitolo significativo durante la mobilitazione contro la “guerra umanitaria” nei Balcani. All’indomani del riuscito sciopero del 13 maggio, promosso dal sindacalismo di base, caricato selvaggiamente da polizia e carabinieri, organi d’informazione e partiti politici hanno provato in un primo momento a dividere i centri sociali (cattivi) dal sindacalismo di base (buoni) ; non essendoci riusciti, almeno nel nostro caso, visti i rapporti esistenti tra le realtà presenti in città, si è provato a lanciare una campagna di criminalizzazione assegnando al CPA la palma del più duro nel panorama fiorentino, a cui è seguita l’irruzione mattiniera e clandestina degli agenti della Digos nel Viale Giannotti, alla ricerca di non si sa cosa… ma forse, essendo entrati nella cucina, cercavano di capire quante uova fossero disponibili per altri possibili lanci. Ebbene rivendichiamo la radicalità che ci viene assegnata essendo questa : – la nostra internità al tessuto sociale del quartiere ; – la nostra denuncia del degrado sociale, urbanistico ed ambientale causato dalle operazioni di speculazione immobiliare approvate dall’amministrazione comunale ; – la nostra solidarietà internazionale verso quei movimenti di liberazione, quei popoli e quegli stati che subiscono l’aggressione politico-economica del neoliberismo ; – la nostra concreta solidarietà verso i lavoratori colpiti dai processi di ristrutturazione e verso quelle realtà che cercano di costruire momenti di opposizione a difesa degli interessi dei lavoratori ; – e denunciamo che la Coop, anzi l’Unicoop S.p.a., si sta comportando come tutte le imprese, dal momento che privilegia esclusivamente il profitto e l’interesse economico, gettando definitivamente la propria maschera sociale.

Invitiamo le realtà del sindacalismo di base ed autorganizzato, dell’autogestione e dell’opposizione sociale e politica, e chiunque, al di là delle proprie organizzazioni politiche o sindacali di appartenenza, condivida questi contenuti : – a comunicare la propria adesione all’appello e alla manifestazione (n. fax del CPA Fi-sud : 055-6580479) – a comunicare la propria opposizione alla costruzione del centro commerciale e allo sgombero del CPA Fi-sud a Palazzo Vecchio (n. fax del sindaco 055/2768275-Commissione urbanistica 055/2768616) – a partecipare : · all’ ASSEMBLEA CITTADINA, LUNEDI 5 LUGLIO, ORE 21.30, presso il CPA Fi-sud, · alla MANIFESTAZIONE, VENERDI 9 LUGLIO, ORE 18.00, P.za S. Marco.

CONTRO I PROGETTI DI SPECULAZIONE EDILIZIA E CONTRO LO SGOMBERO DEL CPA FI-SUD.

CENTRO POPOLARE AUTOGESTITO FI-SUD

fip. V.le Giannotti 79