Trento: Assillo sgomberato, conflitto in città. Cronaca di una giornata
Mercoledì mattina, ore 10,00. Polizia, carabinieri e vigili del fuoco (questi ultimi con il passamontagna, forse per la vergogna della loro collaborazione infame) sgomberano l’Assillo, spazio occupato a Trento da quasi due mesi.
Prima ancora che arrivino le camionette di celere e carabinieri, i vigili del fuoco sono già sul tetto, il che non permette agli occupanti di salire e resistere.
Una quarantina di compagni si raduna poco distante (tutta la zona è presidiata da più di cento agenti). Quando i compagni sgomberati raggiungono gli altri, il gruppo comincia un blocco del traffico. La Celere carica, i compagni restano compatti e partono in corteo rovesciando cassonetti per rallentare gli sbirri. Il corteo, dopo un giro in città, si conclude a Sociologia, dove ci si confronta in assemblea, mentre gli sbirri sono presenti in forza ai due lati della strada.
Alle 18,00, sempre a Sociologia, si svolge l’assemblea già annunciata in caso di sgombero. Buona la partecipazione. Si discute delle risposte immediate. L’ipotesi che trova tutti d’accordo è quella di uscire in corteo e di spostarsi in una piazza, dove fare interventi, mettere musica e contemporaneamente aprire le saracinesche di una casa della Curia abbandonata da anni. Così avviene. In circa un centinaio si raggiunge piazza S. Maria, a quell’ora affollata di ragazzi. Vengono aperte le saracinesche dello spazio vuoto, si calano striscioni dal piano superiore e cominciano gli interventi. Nel giro di pochi minuti arrivano la Celere e il battaglione dei carabinieri di Laives. Gli sbirri si posizionano in tenuta antisommossa a una cinquantina di metri dal presidio. Subito dopo, fanno partire a freddo una carica verso i compagni, tra lo stupore della folla. Alla carica si reagisce compatti, nonostante alcuni feriti, impedendo che gli sbirri si portino via dei compagni. Poco dopo parte una seconda carica e poi una terza con il lancio di lacrimogeni. Il presidio arretra velocemente, mentre alcuni lanciano dei petardoni verso gli sbirri e altri cominciano a rovesciare un po’ di arredo urbano in mezzo alla strada per distanziare la Celere che avanza di corsa. Tra pause e accelerazioni, un corteo si muove per le strade. La Celere è preceduta dalla Digos, un dirigente della quale arriva trafelato nella centralissima piazza Duomo con un bastone di legno in mano.
Il corteo dei compagni torna di nuovo davanti a Sociologia, dove continuano gli interventi al megafono e il volantinaggio. Il presidio si scioglie un’ora più tardi.
Sgombero e cariche sono arrivati tre giorni dopo le elezioni. Il sindaco Andreatta (PD, comitato d’affari degli industriali) evidentemente non voleva troppi problemi in campagna elettorale. Invitiamo gli amanti della “Settimana Enigmistica” a trovare le differenze tra le sue parole di elogio della polizia e quelle della Lega.
Come scritto nel volantino distribuito ieri, “se i padroni pensano di aver fermato l’assillo in città, si sbagliano di grosso. Continueremo a lottare, a occupare, a resistere, ad attaccare: le e gli assillanti“.
Si manterranno le iniziative annunciate:
Venerdì 15 maggio, ore 18,00 a Sociologia, incontro-dibattito sulla lotta antimilitarista in Sardegna
Sabato 16 e domenica 17 maggio, due giorni punk hc benefiti detenuti, dalle ore 16,00, allo Skatepark di Trento (via Ghiaie)
Trento: sullo sgombero dell’Assillo
Trento, 13 maggio 2015. Dopo quasi due mesi di vita, l’Assillo Occupato viene sgombrato. La narrazione della giornata da parte di uno degli occupanti (mentre stavamo pubblicando il presente contributo veniamo a sapere che a fronte di un nuovo tentativo di occupazione in serata ci sono state immediate cariche da parte della celere).
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