Dalle ore 8 di questa mattina è iniziata una vergognosa operazione di polizia all’occupazione di Piazza Indipendenza, occupazione nata quasi 3 anni all’interno degli Tsunami Tour lanciati dai Movimenti per il Diritto all’Abitare, e che ospita circa 400 rifugiati e transitanti principalmente provenienti dal corno d’Africa.
Dopo il centro Baobab continuano le identificazione di massa di migranti verso l’inizio del Giubileo e nel clima di guerra iniziato dopo gli attacchi di Parigi. Quello di questa mattina è un vero rastrellamento su base etnica con centinaia di agenti in divisa, mezzi blindati e pullman pronti a caricare i migranti per portarli ad identificare o peggio al Cie di Ponte Galeria, per avviare le pratiche di espulsione. Un’operazione mediatica per rendere “sicura” la capitale per l’inizio del Giubileo “della misericordia”, inisieme ai centinaia di uomini armati che in questi giorni presidiano dalle stazione delle metro fino ai monumenti, in un vero e proprio clima di guerra funzionale anche alla riuscita del grande evento giubilare.
In una città già appesantita da un clima di paura e guerra fra poveri costruito da un lato dal bombardamento mediatico, dall’altro da un peggioramento crescente delle condizioni di vita, della vivibilità dei quartieri, del problema dell’affitto (questa mattina erano in corso 3 picchetti antisfratto) come dei trasporti, il Giubileo che inizierà l’8 Dicembre sarà quindi il Giubileo dei divieti e della guerra ai poveri.
Vergognoso è anche l’attacco che è stato portato avanti in queste ultime settimane agli studenti dei licei, non solo romani, che hanno occupato diversi istituti contro la riforma della Buona Scuola, e che sono stati subito trattati come un problema di sicurezza da reprimere, minacciando sgomberi con l’intervento della polizia e ritorsioni sugli studenti. Come a Parigi dove vengono vietate le manifestazioni, ma si continua con coraggio a scendere in piazza, dimostrando inoltre come la polizia manganella gli stessi francesi che venivano dipinti come inermi vittime del terrorismo, non rimarremo in silenzio mentre tentano di chiudere gli spazi di libertà in nome di una finta sicurezza!