A.A.A. REGIONE LAZIO….. SCELTE CORAGGIOSE CERCASI…
Lunedì 15 Febbraio ALZIAMO IL VOLUME!
Ore 14 MANIFESTAZIONE sotto alla sede della giunta regionale
in via Rosa Raimondi Garibaldi
Ancora una volta torniamo sotto la sede della giunta regionale e lo facciamo sempre più nervosi. Anche il mese di febbraio è arrivato a metà del calendario e di promessa in promessa, la delibera regionale sull’emergenza abitativa continua a non divenire attuativa. Un processo lento che avrebbe ucciso ogni speranza e che solo la testardaggine dei movimenti per il diritto all’abitare ha consentito di tenere in vita. Ora anche il prefetto la invoca e la sospinge. Che cos’è che non la fa diventare uno strumento utilizzabile? Dove sono le preoccupazioni? E di chi sono?
Si tengono fermi ben 200 milioni di euro e non si procede verso la definizione di un percorso trasparente e chiaro deciso, mentre tutti parlano di emergenza abitativa, di affittopoli, di sfratti e di sgomberi. Dal polverone mediatico sembra però uscire il classico topolino e più si avvicina la data delle prossime elezioni più il pasticcio si ingigantisce. Una grande gara ad apparire come i migliori, senza che nulla cambi realmente. Con l’unico strumento realmente di valore tenuto nel cassetto per chi sa quali timori impronunciabili.
Fino ad oggi il governatore Zingaretti sta evitando un confronto non solo legittimo ma anche necessario. E questo avviene non solo sul tema casa ma anche su diversi altri aspetti che riguardano il welfare di prossimità. Per questo dentro le mobilitazioni che attraversano la città in questi giorni, sta crescendo un forte senso di disagio e di rabbia. Proviamo a dispiegare questi sentimenti il 15 febbraio quando i movimenti saranno ricevuti in regione alle ore 14. Strappiamo un risultato che nemmeno il buon senso sembra spingere gli amministratori a muoversi positivamente.
L’ultimo impegno preso dall’assessore Refrigeri è che la delibera attuativa sarà approvata entro il mese di Febbraio. Dobbiamo fare in modo che questo impegno sia mantenuto. E per riuscirci chiediamo a tutta la città di trasformare con la lotta un processo lento e faticoso di affermazione di diritti primari quotidianamente lesi. Dai muri popolari in difesa degli stabili e degli spazi sociali occupati, dai picchetti antisfratto, dalla città di sotto, deve salire un messaggio definitivo e chiaro. Fermare le iniziative di ordine pubblico e di privatizzazione del patrimonio, rilanciare misure sociali e investire risorse serie per queste.
Dalle parole ai fatti!
#stopsfrattiesgomberi
#Romanonsivende
Movimenti per il diritto all’abitare