Polizia e Carabinieri hanno sgomberato questa mattina, intorno alle 7, lo spazio occupato autogestito Urlo di Verona, ponendo così fine – con la repressione – alla nuova esperienza di autogestione e autorganizzazione dal basso scaligera, nata solo una settimana fa dall’iniziativa di una quarantina di giovani compagni, decisi a liberare dall’abbandono e dalla speculazione gli immobili di via San Marco. L’edificio, invece, tornerà ora nello stato di degrado precedente l’occupazione. Secondo la stampa locale, su quel terreno dovrà sorgere un nuovo supermercato.
In risposta allo sgombero il collettivo Anomala ha diffuso un comunicato nel quale si legge: “Ancora una volta, la questura e le pressioni politiche esterne, in nome del finto decoro, del finto progresso e di una presunta legalità, usano la repressione per sabotare e distruggere percorsi collettivi di socialità, di libera aggregazione e concreta alternativa al vuoto lasciato dalla monotonia quotidiana, dalle istituzioni e dagli interessi privati. L’Urlo continua e non si arresta! Le idee non si possono sgomberare!”.
Alle 12 compagne e compagni del Collettivo Anomala si sono poi trovati per un’assemblea nella quale hanno fatto il punto della situazione e deciso di rilanciare la battaglia per la conquista di uno spazio sociale.
Ai nostri microfoni Leo del Collettivo Anomala e dello Spazio Occupato Autogestito Urlo. Ascolta o scarica.
Radio Onda d’Urto http://www.radiondadurto.org/2016/01/16/verona-sgomberato-lo-spazio-occupato-autogestito-urlo/