Nelle ultime settimane abbiamo assistito ad una crescente campagna, a livello nazionale, incentrata in particolar modo su Milano e su Roma, attorno al tema della casa e in particolar modo rispetto alla questione delle occupazioni abitative, e più in generale rispetto alla vita e ai problemi dei nostri territori, spesso lontani dalle brillanti vetrine del centro delle metropoli. […]
A) La campagna mediatica
B) I quartieri popolari e l’emergenza abitativa milanese
C) L’annuncio dei 200 sgomberi e le mobilitazioni (cronologia)
D) Prese di parola
A) La campagna mediatica
Fin da quest’estate il Corriere della Sera, tirandosi appresso il circo del giornalismo nostrano, ha iniziato una campagna scandalistica coi toni della cronaca nera attaccando la pratica diffusissima in città di occupazione di casa popolare per necessità abitativa. Si parlava addirittura di donne che “non potevano più uscire di casa perchè terrorizzate dall’eventualità di ritrovarsi la casa occupata al rientro dalle vacanze” (le stesse che alla richiesta di un incontro non potevano concederlo perchè in Versilia… forse a presidiare la loro casa popolare di Milano?!?).
In occasione del quinto compleanno del Comitato Abitanti di San Siro, e del festival culturale che ogni anno organizziamo al centro del quartiere, avevamo preso parola sulla situazione del quartiere, tra luci, ombre, problematiche e risorse che certamente non venivano citate negli strilli di giornale estivi.
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LUGLIO 2014
La casa è un diritto, non un business! Assegnare le case sfitte! [In risposta agli articoli di questi giorni]
Il racket delle case popolari esisterà sempre finchè a qualcuno farà comodo che esista. Ben conosciamo Aler: l’incapacità di gestione del patrimonio edilizio residenziale pubblico è nota e manifesta (Aler Milano ha 400milioni di euro di buco di bilancio). Ben conosciamo altresì gli obiettivi di svendita di questo patrimonio, sia a livello regionale che nazionale (in netta controtendenza con le politiche abitative pianificate negli altri paesi europei!). Non è una novità nemmeno la connivenza tra la gestione di Aler e un sistema politico-mafioso fatto di clientelarismi, tangenti e voti di scambio (vogliamo parlare di Zambetti? della casa alla figlia del boss? della collezione di denunce dei vertici Aler per turbativa d’asta e corruzione?). Queste migliaia di case vuote non sono un errore: rappresentano la pianificazione della svendita e i giochi di scambio e di potere del sistema-Aler, a cui torna utile da alimentare la confusione intorno alla gestione del patrimonio pubblico, addossando di fronte all’opinione pubblica le responsabilità del suo malfunzionamento a fattori esterni. Si vuole cancellare il racket delle case popolari? Assegnate le case sfitte. […]
LUGLIO 2014
“5 anni di Comitato Abitanti di San Siro: ed è solo l’inizio.”
La (nostra) verità sul quartiere di San Siro, e sulla situazione dei quartieri popolari e dell’emergenza abitativa, è tutt’altro che una bella storia. Ma la verità è rivoluzionaria. […]
B) I quartieri popolari e l’emergenza abitativa milanese
Fin dall’inizio è stato subito chiaro che dietro alle forti attenzioni mediatiche non ci fosse tanto una qualche volontà di inchiesta giornalistica dettata da deontologia professionale e ambizione a costruire una narrazione dei quartieri popolari, quartieri fragili che sono più esposti e soffrono prima e più duramente le difficoltà della crisi. Una nube di interessi politici, speculativi e immobiliari si andava addensando invece intorno a cronache senza diritto di replica di chi occupa per necessità, di chi è espulso dal mercato degli affitti privati attraverso lo sfratto, di chi si “macchia” del reato di morosità incolpevole dovuta alla perdita del lavoro, di chi è in attesa da anni di casa popolare e sa che dovrà aspettare parecchi anni, di chi è esasperato da un’assegnazione già avvenuta che non corrisponde automaticamente all’assegnazione dell’alloggio. Ma di tutto questo non si parla sui giornali, non si parla proprio del nocciolo della questione: perchè le persone occupano un alloggio? Perchè le case pubbliche sono vuote a migliaia?
Quello per cui combatte il Comitato Abitanti di San Siro è innanzitutto l’identificazione e la denuncia delle responsabilità di questa che ormai ha le proporzioni di una “tragedia” abitativa. Innanzi tutto evitare che nei quartieri esploda una guerra tra poveri fratricida che non ha nessun risultato se non quello di lasciare che i governanti vadano avanti indisturbati a intascare soldi, accumulare privilegi e tagliare i diritti a noialtri. Per questo eravamo in piazza il 18 ottobre, in mattinata a contestare la passerella del ministro Lupi, sì lui, proprio quello del Piano Casa [Contestato Lupi a San Siro: abitanti contro il Piano Casa], e nel pomeriggio nella manifestazione cittadina contro Lega Nord e Salvini, che proprio in un giornata torrida di quest’estate era passato in quartiere a fomentare un po’ di odio, così per passare il tempo..
Costruiamo ogni giorno un quartiere più giusto, un quartiere che resiste alla crisi e si autorganizza per farlo. Resistere agli sgomberi, così come riqualificare dal basso il quartiere, praticare mutuo soccorso e autogestione sono l’alternativa reale che proponiamo nei quartieri. Contro racket e speculazioni, l’8 novembre a San Siro ha preso vita l’iniziativa #occupatideltuoquartiere, una dei tanti momenti di socialità che costruiamo in quartiere:
C) L’annuncio dei 200 sgomberi e le mobilitazioni
Cavalcando l’ondata mediatica, la Prefettura convoca per lunedì 10 novembre un tavolo straordinario del Comitato per la Sicurezza per pianificare 200 sgomberi in una settimana. La mattina stessa viene fermato uno sgombero in via Lorenteggio, grazie ad una massiccia mobilitazione dei vicini di casa solidali con la famiglia sotto sgombero e di solidali che sono intervenuti da tutto il quartiere.
10 novembre
10 novembre >> La sera nonostante il diluvio e il poco preavviso centinaia di persone si ritrovano in presidio in piazza San Babila, per contestare il vertice in Prefettura.
Leggi qui l’articolo Presidio in San Babila: BASTA PERSONE SENZA CASA BASTA CASE SENZA PERSONE #stopsgomberi
11 novembre >> Iniziano nei quartieri le colazioni antisgombero: presidi in caso di sgomberi, ma anche momenti di confronto, rassegna stampa, condivisione di informazioni e paure, soprattutto momenti di autorganizzazione della lotta per la casa.
14 novembre >> Dalla colazione in quartiere del 14 novembre si parte insieme per lo sciopero sociale. Insieme agli studenti e ai comitati territoriali, molte famiglie sfilano nello spezzone di movimento, che viene caricato e gasato coi gas cs prima della fine del percorso autorizzato.
17 novembre >> già dal suo inizio la settimana non promette niente di buono. Uno sgombero al Giambellino viene eseguito forzosamente, manganellando alcuni abitanti del cortile e addirittura sparando ancora i lacrimogeni, due volte a Milano in pochi giorni, con l’arresto di due abitanti.
Leggi qui l’articolo Giambellino: cariche e lacrimogeni per sgomberare una famiglia
18 novembre >> mentre nei quartieri popolari continuano le colazioni anti-sgombero che da settimana scorsa scandiscono il tempo di chi i quartieri e la crisi li vive davvero, anche questa mattina proseguono sgomberi e prova muscolare per la questura milanese, arrivando ad arrestare altre 3 persone.
Leggi qui l’articolo Contro ogni sgombero, liberi tutti!
19 novembre >> La linea uscita dal vertice tra Prefettura, Regione, Comune e Aler è decisamente smorzata rispetto agli assurdi annunci dei 200 sgomberi in una settimana, sparata eclatante smentita dall’assessore regionale alla casa Bulbarelli. Di queste dichiarazioni maggiormente “concilianti” abbiamo ben poco di cui fidarci…
Leggi qui l’articolo Lotta per l’abitare – Aggiornamento 19 novembre 2014
20 novembre >> Oggi a San Siro è stato effettuato uno sgombero di una famiglia che ha lasciato l’appartamento. Subito, dalla colazione antisgombero il presidio permanente e solidale si è spostato sotto l’abitazione. Poco dopo centinaia di studenti del Boccioni che protestavano per la situazione scolastica ha raggiunto gli abitanti portando solidarietà alla lotta per la casa, riaffermando che i soldi pubblici andrebbero usati per risolvere i problemi e non per buttare le persone in mezzo alla strada.
Leggi qui l’articolo San Siro, corteo solidale in quartiere – Aggiornamento 20 novembre 2014
21 novembre >> Il risultato principale di questa campagna mediatica, elettorale e poliziesca di attacco ai poveri e ai diritti è stata l’atrocità di una madre che perde suo figlio. Ancora una volta per mano dello Stato, un altro morto di Stato.
Leggi qui l’articolo Le vostre campagne di terrore uccidono – Aggiornamento 21 novembre 2014
22 novembre >> Questa mattina gli abitanti del quartiere di San Siro hanno risposto a una intollerabile provocazione: un banchetto di CasaPound, proprio nel mezzo del mercato di quartiere, chiamato a difendere la Lega Nord che voleva farsi campagna elettorale.
Leggi qui l’articolo Fascisti e razzisti, provocatori d’odio e di guerra tra poveri: San Siro, quartiere meticcio e solidale, vi ripudia!
22 novembre >> Sabato 22 novembre al Residence Sociale “Aldo Dice 26×1″ si è tenuta un’assemblea cittadina dei comitati per il diritto all’abitare e alla casa, con presenze dai quartieri: Niguarda, Bruzzano, Baggio via Quarti, Quarto Oggiaro, San Siro, Ponte Lambro, Giambellino, Calvairate, via del Turchino, Mercato dei Polli, Lambrate e altri.
Leggi qui l’articolo Report dell’assemblea di sabato 22 ad Aldo Dice 26×1
24 novembre >> Nuova settimana di colazioni, mercati e presidio del territorio contro gli sgomberi
25 novembre >> Oggi sono stati spesi altri 5/10 mila euro di soldi pubblici per lasciare senza casa un’altra famiglia. Dopo lo sgombero in Giambellino, il Comitato Abitanti San Siro ha bloccato alcuni nodi stradali che portano al Giambellino per dare solidarietà alla famiglia e al quartiere sotto attacco.
Leggi qui l’articolo Sgombero al Giambellino? San Siro risponde – Aggiornamento 25 novembre 2014
D) Prese di parola
15 novembre >> Libera: “Chiediamo al Prefetto e al Comitato per la sicurezza di non procedere agli sgomberi programmati e di avviare un tavolo di lavoro e di confronto per individuare strategie d’intervento pubblico” [vai al link su Libera.it]
13 novembre >> M5S chiede di fermare gli “sgomberi” indiscriminati e mettere a disposizione gli alloggi sfitti. [vai al link su Lombardia5stelle.it]
20 novembre >> Uniamo le lotte! Solidarietà dagli studenti ai comitati di lotta per la casa!
20 novembre >> International solidarity to the #stopeviction movement in Milan!
fonte: http://www.cantiere.org/887/case-popolari-a-milano-lotta-abitare/