Svizzera – Lugano: Ricetta mediatica per cercare di sgomberare CSOA il Molino

In seguito ad una festosa e momentanea riapproprazione di alcune strade luganesi adiacenti gli spazi del csoa il molino, la questura e i poteri cittadini hanno rimesso in atto una campagna mediatica tesa a giustificare la chiusura di uno degli unici spazi liberati della città: il CSOA il Molino.
Attraverso fantasiose ricostruzioni, amplificate da pennivendoli istruiti alla repressione, sono arrivati addirittura a inventare scontri e manifestazioni, che non hanno mai avuto luogo.
Il loro intento è molto chiaro, vogliono riuscire a sgomberare il csoa senza incidenti in città perchè sopra a questi spazi hanno degli interessi economici molto grossi.

Segue comunicato:

13.12

Non ci stupisce che come al solito, su probabile suggerimento di sbirri e politici, la stampa e i giornali che proteggono questa città infame si siano inventati l’ennesima falsa notizia per creare allarmismo e confusione in modo da distogliere l’attenzione dai reali problemi che affliggono le nostre esistenze in questo mondo.
Lo scorso sabato notte a Lugano non c’è stata nessuna manifestazione non autorizzata e non ci sono stati scontri con la polizia.

C’erano semplicemente un gruppo di persone che hanno scelto, ognuna per i propri motivi, di rompere con la tristezza del consumismo del sabato sera ed al posto di rinchiudersi in una casa o in una discoteca a pagamento per poter stare al caldo hanno deciso di prendersi un pezzo di cemento per qualche minuto e scaldare un po’ l’ambiente con degli spettacoli pirotecnici.
Non ci stupisce minimamente la reazione di sbirri, politici e mass media all’accaduto.
I primi che intervengono all’istante con un dispiegamento di forza tale da far pensare a non si sa quale rivoluzione in corso (per poi fermare e perquisire chiunque gli passasse sotto il naso in quel momento).
I secondi che corrono dai terzi gridando all’allarme dell’illegalità del Centro Sociale come il leghista capo del dicastero polizia Bertini.
A questo punto, se pensiamo alle varie storie di mafiosi radicate nel territorio, appalti per la costruzione del “polo culurale lac”, allo sfruttamento del lavoro, alla prostituzione e quant’altro, il filo tra legalità ed illegalità ci risulta molto sottile soprattutto quando vengono chiusi i bagni pubblici per risparmiare. Vogliono farci passare un sabato notte qualunque a lugano come un momento in cui comportarsi da consumatori anziché viverci i nostri spazi.

Ci vogliono chiusi in piccole sale da ballo in cui spenderemo tutti i nostri soldi alienando le nostre menti al suono di piatte e ripetitive musiche commerciali, vogliono impedirci di vivere come vogliamo e di sfuggire al loro controllo perché quello che facciamo e talvolta solo perché lo pensiamo é pericoloso per il potere che lo stato ed i ricchi esercitano sugli esseri viventi e sulla terra.
Ci scusiamo se sabato notte per qualche minuto abbiamo interroto il sonno di qualcuno che voleva dormire ma il nostro disagio nei confronti di questo mondo e la nostra rabbia per come sta diventando questa città ci hanno spinto a farci sentire.
Non possiamo accettare di stare zitti di fronte alla reazione

che il potere ha avuto in questa occasione (soprattutto dopo che sono state fermate e perquisite persone a caso colpevoli solo di indossare felpe nere al posto di colorati mantelli all’ultima moda) ma non ci stupiamo neanche più di tanto che questo sia successo. Sappiamo benissimo che i poliziotti non ci difendono da nessuno e che le leggi dello stato (come quelle di qualunque stato) non fanno altro che coprire gli interessi di ricchi, politici e mulinazionali anziché i nostri. Non possiamo più accettare che questa città continui ad essere la fortezza ipersecurizzata ed il giocattolo di ricchi e politici che manovrano le nostre vite e le nostre strade come vogliono. Non possiamo più accettare che la polizia protegga questi stronzi mentre cercano di tenerci costantemente sotto controllo impendendoci di vivere liberamente le nostre vite senza dover sottostare alla moderna schiavitù della società civile composta da lavoro, fatture da pagare e leggi assurde da rispettare. Per questo quando sono arrivati tutti quegli sbirri per due torce e qualche petardo qualcuno a pensato bene di accoglierli come meglio si meritano.
Ora che l’accanimento mediatico si focalizza sul Centro Sociale Molino e sull’area dell’Ex Macello non fa altro che svelare per l’ennesima volta la faccia codarda e repressiva dell’autorità alla quale ultimamente piace tanto gridare allo scandalo illegalità di questo spazio nonostante questo sia sul territorio da dieci anni.

CONTRO L’APATIA PER LA RIVOLTA!

Alcuni passanti

un po’ di link delle stronzate dei maSS MEDIA:

http://www.tio.ch/News/Ticino/Cronaca/1009838/Disordini-nella-notte-aggrediti-diversi-poliziotti

http://www.rsi.ch/news/ticino-e-grigioni-e-insubria/Notte-agitata-a-Lugano-3313742.html

http://www.gdp.ch/notizie/svizzera/una-gratuita-furia-devastatrice-id53663.html
http://www.cdt.ch/ticino/cronaca/121205/tafferugli-nella-notte-in-via-balestra.html

http://www.mattinonline.ch/il-bertini-furioso-lex-macello-sta-diventando-un-problema/

http://www.ticinonews.ch/ticino/222310/la-pazienza-sta-finendo

http://www.liberatv.ch/articolo/28344/tafferugli-nella-notte-lugano-gli-agenti-intervenuti-bersagliati-col-lancio-di

http://www.tio.ch/News/Ticino/Politica/1010237/Ex-Macello-da-433-000-franchi-spesa-a-carico-della-Citta