Spoleto: Sgomberata L’Evasione, la lotta non si ferma

Dopo aver resistito 9 ore, dalle 11 alle 20 circa, l’intervento della DIGOS ha messo fine all’occupazione di viale Marconi 115, a Spoleto.

Dalle 16 sono arrivati i primi agenti, ai quali è stato risposto che non eravamo intenzionati ad andarcene. Stessa cosa abbiamo risposto al padrone dello stabile. Da quel momento la presenza degli agenti ai cancelli è stata costante e dopo qualche ora c’è stato il blitz.

Un nutrito numero di forze del disordine si sono arrampicate sul tetto, stile nocs, riuscendo a trovare un varco, riconquistando di fatto la palazzina e impedendo di fatto qualsiasi forma di resistenza.

Non ci sono fermi e, formalmente, nemmeno identificati; anche se molti compagni, essendo Spoleto una piccola città, sono stati ovviamente riconosciuti dalle guardie.

Non volendo cadere in nessun tipo di vittimismo, facciamo sapere che la repressione non ci ferma e che questa occupazione crea un precedente in un territorio dove simili forme di conflitto fino ad ora erano impensabili. La prossima volta ci faremo trovare ancora meglio organizzati.

Segue il volantino che distribuiremo domani nel quartire, insieme ai pacchi di pasta. La domenica infatti era il giorno in cui avevamo previsto la distribuzione di generi alimentari.

La lotta insomma non si fermerà con lo sgombero.



Testo del volantino che verrà distribuito domenica 9 febbraio:

SOLIDARIETA’ DI CLASSE
Ieri a Spoleto abbiamo espropriato uno stabile abbandonato da anni,con l’intenzione di ristrutturarlo e renderlo un punto d’aggregazione per tutta quella fascia sociale maciullata da una crisi che non ha contribuito a creare.
Pare , però, che la questura preferisca tenerlo abitato da ratti, pantegane e scarafaggi invece che da persone intenzionate a riqualificare lo stabile con progetti politici. Non a caso, dopo aver resistito per nove ore(dalle 11 alle 20)…. siamo  stati sgomberati.
Oggi diamo la pasta porta a porta,in quello stesso quartiere nel quale intendevamo intervenire con la nostra stessa azione. Nel nostro programma di occupazione, avevamo infatti previsto che nella domenica avremmo distribuito pacchi di generi alimentari. Con questo gesto vogliamo dimostrare che la repressione non ci fermerà.
La nostra non è né elemosina né tantomeno l’ennesima trovata elettorale, ma un gesto semplice di solidarietà di classe.
NON CHIEDIAMO NIENTE
RIPRENDIAMOCI TUTTO!!!
SOLO LA LOTTA PAGA
Ribellarsi è giusto, possibile e necessario.

Ex Comitato di occupazione «L’Evasione»