Questa mattina durante la colazione antisgombero in piazza Selinunte è arrivata la notizia di uno sgombero in corso nel quartiere Giambellino. Subito gli abitanti in presidio si sono raccolti e mobilitati: con un corteo dentro e fuori dal quartiere abbiamo bloccato alcune vie del quadrilatero popolare, poi via Rembrant e piazzale Siena, due importanti nodi della città per raggiungere il Giambellino, per portare solidarietà al quartiere sotto attacco.
Oggi dunque sono stati spesi altri 5/10 mila euro di soldi pubblici per lasciare senza casa un’altra famiglia, madre padre e figlia adolescente. Intanto c’è chi sospetta “il rischio di infiltrazioni mafiose nei quartieri popolari di Milano”… Bel colpo! I comitati di lotta per la casa denunciano da anni le connivenze tra Aler e mafie, nella gestione e affidamento degli appalti (che il più delle volte non vengono portati a termine), nelle “dubbie” assegnazioni di alloggi (tipo quello alla figlia del boss mafioso), fino all’arresto dell’assessore alla casa della giunta Formigoni per voto di scambio. Così da anni all’Aler spariscono (e si spartiscono) milioni su milioni, fino a creare 400 milioni di buco. E ora che i fondi son finiti, non resta che vendersi le case, sgomberare gli occupanti e sfrattare gli inquilini.
Rilanciamo il corteo/fiaccolata che faremo giovedì 27 novembre dalle ore 18.00 da piazza Selinunte, per fermare la barbarie degli sgomberi, per dire che San Siro è un quartiere solidale! Leggi qui l’articolo
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