Il 24 Settembre 2016, a pochi giorni dall’incendio doloso che aveva reso inagibile la sede di Via Cornalia, il Lambretta ha occupato uno stabile in Via Canzio 4, in zona Piazzale Loreto.
Si trattava di un ex-studentato, abbandonato da anni e di proprietà dell’Università Statale di Milano.
Nei giorni immediatamente successivi all’occupazione, il Rettore della Statale, Vago, aveva scatenato un attacco mediatico contro il collettivo Lambretta, accusandolo di “sottrarre spazi agli studenti”.
Le accuse si rivolgevano contro l’occupazione in quanto di fatto ostacolava l’inizio dei lavori nello stabile, lavori che avrebbe reso lo stabile fruibile agli studenti, e metteva l’Università nella situazione poco piacevole di non solo perdere del tempo, bensì denaro pubblico utile alla ristrutturazione dello spazio.
Non stando propriamente così le cose, il Lambretta ha risposto al Rettore ed all’Università con un comunicato, che tra gli altri fattori sottolineava: “Secondo il Rettore, noi siamo di ostacolo per l’inizio dei lavori, ma noi non abbiamo alcuna intenzione di impedire un’eventuale ristrutturazione. Riteniamo comunque curioso che, i fantomatici lavori, siano stati annunciati dopo anni di abbandono e inutilizzo dello stabile, proprio quando abbiamo aperto il vaso di pandora, ricco di inadempienze e malagestione economica! Che coincidenza!”
Convinti e convinte che senza il nostro intervento, molto probabilmente, non ci sarebbe stata alcuna accelerazione nei tempi di inizio dei lavori, a seguito di un paio di incontri con la dirigenza dell’Università Statale, abbiamo verificato il reale inizio dei lavori di ristrutturazione dell’immobile.
Non vogliamo però lasciare un assegno in bianco nelle mani di chi, ha lasciato all’abbandono questo e altri spazi sottratti agli studenti e alla città.
Abbiamo quindi sottoposto la richiesta che l’Università degli Studi di Milano aggiorni mensilmente e in maniera pubblica sui progressi dei lavori, sulla trasparenza delle assegnazioni e sui costi.
Gli studenti e le studentesse verranno avvisati di tale accordo tramite un comunicato stampa, che sarà pubblicato sul sito dell’Università.
Le condizioni da noi poste sono state accettate.
Essendo per noi l’occupazione uno strumento politico e non un fine ed essendo il nostro scopo quello di aprire vertenze e far emergere le crepe insite nel sistema, in data 6 Febbraio 2017, abbiamo deciso di rilasciare lo stabile di Via Canzio, per poter dare inizio ai lavori che porteranno alla ristrutturazione dello studentato.
La nostra scelta di rilascio dell’immobile non è stata facile, ma riteniamo che il nostro obiettivo di mettere in luce il problema della mancanza di alloggi per gli studenti fuori sede sia stato raggiunto.
A breve quindi a raggiungeremo altri lidi, altre esperienze, altre avventure.
Saremo sempre pronti a intervenire sulle contraddizioni di Milano, sulla sua cronica necessità di spazi sociali e abitativi, accessibili a tutti.
Manterremo comunque alta l’attenzione sullo stato di avanzamento dei lavori, perché non permetteremo che uno spazio, come quello di via Canzio, venga di nuovo abbandonato all’incuria.
Csoa Lambretta
fonte: Milano in Movimento http://www.milanoinmovimento.com/primo-piano/lambretta-verso-una-nuova-occupazione