Torino: Misure cautelari e un arresto dopo i fatti di capodanno

Venerdì 9 Febbraio si è svolta un’operazione di polizia congiunta tra Lombardia e Piemonte che ha portato ad arresti, denunce e perquisizioni. Tutto ha avuto inizio la sera del Giovedì a Milano quando è stato arrestato Marcello, dopo che precedentemente avevano ammanettato per errore un’altra persona a Saronno. All’alba di Venerdì l’operazione è scattata invece a Torino: perquisizioni a casa, sfondamento della porta dell’Asilo occupato, manganellate davanti all’occupazione di Corso Giulio Cesare 45, e caroselli delle auto blu nei quartieri di Aurora e Barriera, e fino a dentro il Campus Einaudi dell’Università.
Il motivo del blitz è la chiusura delle indagini sui fatti avvenuti il 31 dicembre scorso sotto il carcere delle Vallette a Torino, quando, durante il consueto saluto pirotecnico dell’ultimo giorno dell’anno, ci sono stati disordini tra una sessantina di solidali con i prigionieri e la polizia schierata a difesa delle mura del carcere. In quell’occasione, tra fuochi d’artificio, brindisi, cariche e lacrimogeni, abbiamo appreso dalla stampa che una poliziotta della scientifica (evidentemente sprovvista di equipaggiamento antisommossa) sarebbe stata ferita al volto e ricoverata in ospedale, mentre effettuava le riprese video.

Dalla lettura del fascicolo, che porta la firma del solito pm Rinaudo e del Gip Giacomo Marson, si evince che i reati contestati sono quelli di resistenza e lesioni aggravate. Le misure coercitive prevedono, oltre all’arresto di Marcello, che si trova al momento recluso nel carcere Lorusso e Cutugno di Torino, anche 5 divieti di dimora da Torino con obbligo di firma. Questa volta quindi le misure cautelari hanno previsto, oltre all’espulsione dalla propria città, all’abbandono su due piedi di case, affetti, rapporti di solidarietà e lotta, l’indicazione immediata di un domicilio altro dove poi attivare la seconda misura coercitiva della firma quotidiana.
Il saluto di Capodanno al carcere è, come è sempre stato, un momento di solidarietà ai detenuti e di lotta contro ogni forma di reclusione e oppressione, e nessuna operazione repressiva e poliziesca interromperà la nostra lotta per la libertà.
Contro carceri, cpr, frontiere e gabbie
Libertà per Cello, Salvo, Pakino, Quara, Pise e Giulio
Fenix occupata
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e affini

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