Briançon: Informazioni sulla situazione! Bisogno di sostegno

Da due settimane il “refuge des terrasses” (uno spazio di accoglienza per le persone che hanno appena attraversato la frontiera con l’Italia) gestito da associazioni della valle è stato chiuso su pressione degli “sponsor” perché era pieno da mesi.
Di conseguenza, l’associazione del rifugio ha allestito un campo su un terreno di proprietà della parrocchia per ospitare le numerose persone che arrivano a Briançon ogni notte. Il campo è durato solo una settimana ed è stato chiuso ieri, perché la chiesa voleva recuperare il suo terreno per un evento.

Il Pado, una casa occupata aperta all’inizio di agosto, è quindi diventato l’unico centro di accoglienza incondizionato nella zona di Briançon, per evitare che le persone all’arrivo dormano all’aperto in città. Nelle ultime settimane, un numero enorme di persone ha attraversato questo confine dall’Italia alla Francia, arrivando a Briançon dopo aver camminato per diverse ore attraverso le montagne, spesso di notte. È quindi essenziale avere qui dei luoghi dove le persone possano riposare, curarsi e ottenere informazioni, senza doversi preoccupare di dover ripartire immediatamente.

Attualmente stiamo cercando di organizzare un’area di accoglienza decente e confortevole nel più breve tempo possibile.
L’idea di questo luogo è quella di poter operare in modo orizzontale, senza dipendenti o volontari.

Qui ci sono persone, con o senza documenti, che vogliono organizzarsi insieme per rendere meno violenta la fine dell’attraversamento di queste montagne. Stiamo cercando di evitare di riprodurre le dinamiche infantilizzanti e razziste che spesso sono presenti quando le persone vengono accolte alle frontiere.

Ma la situazione materiale del Pado non è ideale: il comune ha tagliato l’acqua molto presto dopo l’apertura e sta cercando di togliere anche l’elettricità, il che rende difficile l’accoglienza (le condizioni igienico-sanitarie non sono ottimali). È una strategia comune del Comune della città quella di rendere inabitabili gli squat piuttosto che sgomberarli.
Per il momento ce la caviamo con metri cubi d’acqua, ma a lungo termine, soprattutto con l’avvicinarsi dell’inverno (freddo, necessità di acqua calda, docce…) non sarà più vivibile.
Anche per quanto riguarda l’elettricità siamo preoccupati, perché il comune è già venuto a staccare la corrente una volta rimuovendo i cavi, quindi è molto probabile che non ci lascino accedere all’elettricità, per cui stiamo cercando il prima possibile di diventare autosufficienti (pannelli solari, batterie, ecc.).
Inoltre, nonostante l’aiuto materiale e umano del rifugio, mancano ancora molte cose.

Abbiamo bisogno di aiuto, quindi venite a dare una mano!
E se non potete venire, potete inviarci attrezzature e generi alimentari – l’elenco delle nostre necessità è qui sotto!
Oppure, se per caso siete molto ricchi, potete donare qualcosa a questo fondo e inserire il Pado nella vostra eredità (https://www.cotizup.com/padomaisdessous).

Elenco dei bisogni del Pado :

Materiali di consumo :

Prodotti secchi (riso, legumi, ecc.)
Olio
Zucchero
Farina
Caffè/tè
Prodotti per l’igiene
Prodotti per la pulizia
Prodotti di pronto soccorso
Pannolini
Prodotti per l’infanzia
Gas

Materiale non di consumo :

Biancheria da letto
Lenzuola
Coperte
Taniche d’acqua con rubinetto
Radiatori
Teloni di copertura
Legname
Attrezzature per costruzioni
Scope e spazzoloni

Pado
34A avenue de la République
05100 Briançon, Francia
https://squ.at/r/9l3h
Sostegno finanziario: https://www.cotizup.com/padomaisdessous


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