-SPaZioKamino sotto sgombero vero…fuori fa freddo…
-Giornata di rivolta a Magliana
-Mailing list internazionale sugli squatters
-Assoluzione per gli occupanti de la Morada
-Kan Kartoffel sgomberata
-Occupazione a Collblanc/L’Hospitalet
-Squatting Amsterdam
-5 anni di occupazione a Sase’
-Notizie sul Pamplemousse
-Sgomberato il cpa (Centre Psychiatrique Autogiri) di Grenoble
-Linx
SPaZioKamino sotto sgombero vero… fuori fa freddo…
FUORI FA FREDDO…
Il suono piatto e spento del vostro quieto vivere ha condannato questo mondo e i suoi abitanti ad accettare ingiustizie continue, a pensare normale che interessi economici distruggano socialita’, a sostituire sogni e bisogni con i soldi. Non abbiamo dei mitra per sparare su chi, speculanti commercianti menzogneri, piega leggittimi desideri di trasformazione. Non mettiamo bombe per ricordarvi la violenza prepotenza di un quartiere invivibile periferia dimenticata, senza spazi per i giovani, senza alternative. Un muretto nella strada, emarginazione, una costosa discoteca, o tonnellate di cemento sul mare. Non abbiamo ucciso, per scrivere sui muri che 60mq 800milalire e’ un ricatto infame, scuole lager, eroina, mafia, governare gorvernati dagli interessi economici.
La nostra arma muove guerra al silenzio. Il nostro mitra e’ la nostra musica. Stanchi di stare sempre zitti. Spariamo sul silenzio dando un senso all’istinto. Come al solito tutti notano la violenza del fiume nessuno quella degli argini.
Con noi tutti coloro che almeno una volta hanno messo piede dentro il centro sociale, tutti coloro che hanno ballato al suono della nostra musica, tutti coloro che hanno condiviso progetti, idee, iniziative, discussioni, espressioni.
Sulla sponda opposta del fiume i potenti, che manovrano capitali, trafficano appalti, comprano e vendono, costruiscono, con il soldo tatuato nei loro sguardi, i moralisti, borghesi, ancora una volta incapaci di chiedersi il perche’. Incapaci di andare affondo. Facile usare i giornali solo quando qualcuno ha l’interesselogicaprofitto di spianare la strada ad un’ennesima ingiustizia.
Spacciate notizie tagliate con salcicce buone da mangiare tra il banale e l’illegale, vivete calpestando ma forse un calpestato vi sta pedinando…
Facile fare piatte e squallide chiacchere da autobus, da vecchietta che si incazza perche’ sulla metro sale il suonatore zingaro, incapaci di chiedersi il perche’, capaci televisivamente di ragionare solo sulle apparenze, siamo pronti a scommettere che tutto sommato questo mondo vi piace cosi’ com’e’…
La cosa che ci ha sconcertato e’ la divisione, il divario, il razzismo, la diffidenza verso chi cmq ha un’idea semplicemente diversa di esistere. Protestiamo. Alziamo la voce. Ma come puo’ essere questo il problema???
Noi non votiamo (grazie a dio), non diamo una briciola di fiducia a questo sistema, a questa societa’ odiosa, a questo pianeta, noi disturbiamo una volta ogni ogni tanto i nostri vicini perche’ risolviamo di contro un bisogno negato, una esigenza senza la quale c’e’ lo sfruttamento, la chiusura degli spazi, la liberta’ di espressione, perche’ e’ la presa di coscienza che si puo’ organizzare socialita’ anche senza lasciare 50000 a qualche mafioso discotecaro del nostro bel lungomare, ci si puo’ divertire costruendo un luogo in maniera autonoma e fuori dalle logiche aberranti del profitto, si puo’ puntare a fornire una valida alternativa alla squallida logica del muretto, delle nostre periferie fatte di eroina ed emarginazione.
Troppo spesso noi ragazzi/e vieniamo considerati/e solo in funzione di paganti, come target commerciale, per musiche a basso livello, per mode di massa, per inchieste allarmiste sulla decadenza dei costumi… La nostra idea di festa e’ rigorosamente NO BUSINESS. Fastidiosi rumorosi per necessita’ di urlare ogni tanto la nostra rabbia, piuttosto che assassini, schiavi, vittime di un sistema dove tutto e’ merce, tutto costa, la socialita’ e’ un prodotto. La giustizia una macchietta.
“Quello che vedo e’ vero, bisogna essere pazzi perche’ quello che vedo e’ vero… nessuno capira’ quello che ancora ci unisce, lealta’ non si ha se non si da anche se qualcosa dentro dice che qualcosa fuori non va… il modello, l’imprenditore e’ rapinatore, e’ buio nel paese, nell’ordine borghese signori con stipendi da 20milioni al mese e gente onesta spinge pani di fumo per le bollette, per immaginare un futuro…bisogna essere pazzi perche’ quello che vedo e’ vero.”
Il silenzio della ragione genera mostri… ci stanno addormentando, con una televisione che ci bombarda, con false promesse, con prodotti sempre piu’ “consumabili”, con scuole sempre piu’ autoritarie, con leggi sempre piu’ subdole.
Per questo la nostra campagna antisgombero si continuera’ a battersi per un utilizzo sociale delle aree abbandonate del cervello, l’invito esplicito e diretto a NON STARE SEMPRE ZITTI!
Sabato 20 01 2001
ore 18 assemblea tecnikotattika
Programma Iniziativa
Presentazione del progetto AUDIO RESISTANCE 1.0
Autoproduzione musikale 100% autoprodotto
16 gruppi 16 tracce 2 cd
ALL DIGITAL FORCE ARE UNITE TO FIGHT MUSICBUSINESS
Live set dal pomeriggio
COMUNQUE ATTIVI PER NULLA INTIMORITI DAI VOSTRI SGOMBERI CONTINUIAMO A TIFARE RIVOLTA A SPARARE SUL SILENZIO!
NO ALLO SGOMB(E)RO SI AL TONNO!
SPAZIO OKKUPATO SPaZioKamino OSTIA c ontact: spzkostia [at] hotmail [dot] com
GIORNATA DI RIVOLTA A MAGLIANA!
Una grande risposta proletaria contro gli sfratti e contro un^Rinfamia razzista. Questa mattina, martedl 23 gennaio, durante un picchetto organizzato dal Comitato antisfratti di Magliana e dal Centro Sociale Macchia Rossa abbiamo assistito a un^Razione vergognosa compiuta dalla polizia municipale: una lavoratore asiatico che vendeva la sua merce esposta su una bancarella all’angolo di Via dell’Impruneta h stato letteralmente portato via dai Vigili, la sua merce sequestrata e sua moglie incinta, che aveva appena accennato una protesta verbale, h stata strattonata e buttata a terra.
Immediatamente siamo intervenuti a difesa di questo lavoratore, e dopo una colluttazione, i vigili sono riusciti a buttarlo nella loro auto di pattuglia e quindi abbiamo deciso di circondare il mezzo. A questo punto sono intervenuti spontaneamente un centinaio di abitanti del quartiere e un gruppo di immigrati in nostro sostegno. Con la strada bloccata, sono intervenute altre pattuglie della municipale e due pattuglie dei carabinieri.
La situazione si h protratta per un paio d’ore durante le quali siamo rimasti con i proletari del quartiere a bloccare la volante e la strada, a scandire slogan per impedire questa ennesima sopraffazione. Dopo vari momenti di tensione, i vigili si sono resi conto che non sarebbe stato loro possibile portare via l^Rimmigrato in stato di fermo, e sono stati costretti a rilasciarlo tra gli applausi e gli slogan dei presenti. Poco prima erano arrivate due volanti della Polizia, portando i dirigenti del Commissariato San Paolo, contemporaneamente arrivava l’ufficiale giudiziario Nazzareno Lamantia con tre avvocati dell’INPDAi. E^R apparso quindi chiaro che avevano l’intenzione di effettuare lo sgombero dell’appartamento facendo uso della “Sforza pubblica”. Con tutte le persone presenti ci siamo spostati successivamente al rilascio del lavoratore immigrato di fronte al cortile sempre bloccando la strada e scandendo slogan per impedire lo sfratto. E cosl h stato. Perchi l^Rufficiale giudiziario, la polizia e i carabinieri si sono arresi di fronte alla rabbia e la determinazione e al numero dei delle proletariie del quartiere
tornando mestamente sui propri passi e concedendo cosl la proroga.
La mobilitazione e la piccola rivolta di quest’oggi dimostrano come ancora sia possibile all’interno dei quartieri proletari portare avanti percorsi di lotta conflittuali, con la partecipazione diretta e di massa, autorganizzandoci per i nostri bisogni.
La lotta continua !!!
MERCOLEDl 24 GENNAIO DALLE ORE 8 A VIA PESCAGLIA, 38 PICCHETTO ANTISFRATTO
GIOVEDl 25 GENNAIO DALLE ORE 8 A VIA PESCAGLIA, 38 PICCHETTO ANTISFRATTO
VENERDl 26 GENNAIO DALLE ORE 8 A VIA PESCAGLIA, 38 PICCHETTO ANTISFRATTO
Mailing list internazionale sugli squatters
Ora c’e’ una mailing list internazionale sullo squatting. L’iniziativa e’ stata presa da persone della mailing list olandese sullo squatting, kraken-post. Ogni notizia sullo squatting che tu pensi sia abbastanza interessante per un pubblico internazionale e’ benvenuta ad una condizione: il messaggio deve essere in due linguaggi. Scrivete almeno un riassunto in un altro linguaggio. Inizialmente la lista sara’ moderata per tutti.
per sottoscrivere invia una email vuota a kraken-int-subscribe [at] dvxs [dot] nl posting: kraken-int [at] dvxs [dot] nl.
Assoluzione per gli occupanti della Morada
Le due persone che sono state accusate per l’occupazione della Morada nel barrio di Sants (9/11/97 – 3/2/98), sono state assolte. La sentenza afferma che l’occupazione non si puo’ considerare un delitto per due motivi: da una parte perche’ non e’ stato notificato agli occupanti che la proprietaria si opponeva all’occupazione. Inoltre che i proprietari avevano possesso della casa senza finalita’ sociale, dato lo stato di abbandono. Questa assoluzione viene dopo 3 sentenze di condanna (Sant Gaieta a Terrassa, Can Blanco i el Cine Princesa, e gia’ sono piu’ di 100 le persone condannate per usurpazione) ed e’ un argomento che avalla la depenalizzazzione delle occupazioni.
KAN KARTOFFEL SGOMBERATA
Alle 20 dello scorso 10 Gennaio circa 60 persone hanno dipinto di verde la sede del distretto di Sant Andreu per manifestare la propria repulsione allo sgombero avvenuto 12 ore prima al Kan Kartoffel, occupato dal 30-10-99 nella calle Liuva. Gli occupanti non avevano ricevuto avviso ne’ avevano processi a carico. Sapevano solo che avevano una denuncia per la fine di Luglio quando dei poliziotti arrivarono alla casa ma gli occupanti non si fecero identificare e la polizia non e’ piu’ venuta. Finche’ il mercoledi’ non e’ avvenuto lo sgombero con identificazioni.
Occupazione a Collblanc/L’Hospitalet
L’11 gennaio molte persone hanno occupato in calle Occident 57 nel quartiere Collblanc de l’Hospitalet, entrando di notte senza alcun problema.
Il giorno seguente mentre il proprietario stava discutendo e’ venuta la polizia ed ha identificato delle persone che si trovavano intorno alla casa.
Contra-Infos 15/1/01
Squatting Amsterdam
In queste settimane, dopo gli sgomberi del Kalenderpanden e dell’ex-Planet Hollywood ad Amsterdam pare che la stampa internazionale abbia ripreso interesse per il movimento degli squatters; in particolare sono apparsi articoli su Life e sul Financial Times, (http://www.squat.net/en/news/financial170101.htmle http://www.squat.net/en/news/independent180101.html), che, al di la’ delle loro posizioni conformi al capitalismo, danno delle informazioni interessanti: in particolare sull’articolo di FT appaiono delle dichiarazioni di Schelto Patijn, ex-sindaco di Amsterdam, che giustificando gli sgomberi afferma tra l’altro la necessita’ di provvedere alle “crescenti aspettative di giovani dirigenti urbani” (i “nuovi rampanti” della new economy?)… Inoltre dice che 5 appartamenti su 6 nella citta’ sono ad affitto controllato, possedute da associazioni semi-pubbliche, che ritiene necessarie in una citta’ dove, al di la’ della forte creazione di lavoro, un terzo della popolazione guadagna il salario minimo o meno, popolazione (studenti ed artisti) che ritiene utile alla citta’ per il contributo alla sua vita artistica per cui e’ stato varato un programma per fornire spazi per 1000 artisti per vivere e lavorare. Tutto cio’ forse e’ da collegare anche al fatto che il movimento degli squatters e’ passato da 20000 persone all’inizio degli anni ’80 a qualche centinaio poiche’ molti squats sono diventati legali, per cui molti (ex)squatters si sono creati piccoli impieghi sulla base della propria esperienza.
Lo sviluppo commerciale ha fatto si’ che fosse piu’ difficile trovare posti da occupare ed inoltre e’ stato rafforzato il potere di sgombero, anche se vi sono organizzazioni, come Vrije Ruimte (spazio libero) che negoziano con il comune dalla parte degli squatters.
Nei mesi scorsi pero’ e’ aumentato il numero di squatters e sono ricominciati i conflitti (e scontri), secondo Rodrigo Fernandez, di Vrije Ruimte “cio’ corrisponde al nuovo modello della tolleranza zero, dove tutto deve conformarsi alle regole”; questo e’ evidente nel caso di Vrankrijk, uno squat cafe occupato nel 1982 vicino al palazzo reale ed acquistato dieci anni dopo, ma ora le autorita’ vogliono chiudere il bar perche’ non ha la licenza di vendita di cibo e bevande. Patijn ha incontrato il collettivo ma di seguito l’avviso di chiusura e’ stato consegnato comunque. In definitiva pare che la politica adottata sia quella di rendere pienamente integrate al modello capitalistico tutte le attivita’ vicine al movimento degli squatters legalizzate (che costituiscono parte di quella popolazione che vive col salario minimo) e di reprimere con la massima forza gli squatters… vedremo ora come reagira’ il movimento….
5 anni di occupazione a Sase’
Il 29 Gennaio del 2001 si compiono 5 anni di occupazione ed autogestione a Sase’, Pirineo Aragonis. Date le speciali circostanze della zona dell’Aragon: concentrazione massiccia di persone nella zona urbana, oblio politico, spopolamento della montagna e strutture feudali, Sase’ costituisce un’alternativa alla forma di vita imperante nel sistema capitalista, cercando giorno per giorno nuove forme di autoorganizzazione e lotta. Molta gente pensa che Sase’ sia una realta’ viva dopo tanta repressione da parte del DGA e del suo governo fascista PP-PAR (3 sgomberi con 50 detenzioni e 9 persone in attesa di giudizio con accuse fiscali per 20 anni di carcere).
Per il 27,28, 29 di gennaio convochiamo tutt@ per parlare, dibattere, ridere e seguire formando questa rete che crede possibile una resistenza contro il sistema secondo le leggi della patxamama come le uniche valide per proseguire. Saranno giorni in cui si parlera’ di autogestione, agricoltura biologica in alta montagna (lotta contro il transgenico), alimentazione alternativa, lotta antipatriarcale, la Solana, alternative di vita in Aragon!
PORTATE SACCHI A PELO PER DORMIRE, TUTTO CIO’ CHE VI PARE INTERESSANTE ED I VOSTRI SEMI BIOLOGICI
Asamblea de Vecin*s de Sasi 4/01/01
Dijon: Notizie sul Pamplemousse
Il Pamplemousse (occupazione di Digione rue du Midi 18) e’ stata convocata al tribunale per il 9 Gennaio 2001 alle 9 e sara’ deciso lo sgombero degli abitanti con piu’ o meno (o nessun) ritardo secondo l’umore del giudice…
Sgomberato il cpa (Centre Psychiatrique Autogiri) di Grenoble
Le guardie (flics) sono sbarcate il 3 gennaio verso le 10; 1 ora e mezza per fare i bagagli etc… sapendo che impedivano alle persone che venivano ad aiutarci anche di entrare nei locali. Dopo verso le 14 un bulldozer e’ venuto sfondando finestre, tetti, pavimenti e colpi di pala, sommergendo il resto delle nostre cose tra le macerie. Il comune, dicendosi “in vacanza” non e’ intervenuto il giorno stesso, ma solo l’indomani, esprimendo il suo “disaccordo” con i metodi impiegati dal rappresentante dei proprietari e dalle forze del’ordine. “Ma d’altronde, squattando, dovevate attendervelo!” Dopo, ci ha propostodi negoziare con
gli eventuali proprietari a venire. Siamo fuori, ma non siamo morti!!!!! Possono sgomberare le nostre case, ma non le nostre idee!!!
Linx
CHAOS FESTIVAL PER I 9 ANNI DI OCCUPAZIONE DI TORRE MAURA
http://www.ecn.org/lists/movimento/200101/msg00582.html
Dibattito al csa Depistaggio su “Palestina: diritto alla (r)esistenta”.
http://www.ecn.org/lists/movimento/200101/msg00568.html
Occupazione e TV pirata a toulouse
http://www.ecn.org/lists/movimento/200101/msg00522.html
Arkademie squat (NL) appello contro lo sgombero
http://www.ecn.org/lists/movimento/200101/msg00378.html
Nasce la Croce Nera Anarchica
http://www.ecn.org/lists/movimento/200101/msg00360.html
Il “caso Auro” sui giornali locali
http://www.ecn.org/lists/movimento/200101/msg00334.html
Ancora sfratti bloccati con la lotta
http://www.ecn.org/lists/movimento/200101/msg00274.html