Venerdì 4 agosto la polizia ha assediato una casa occupata in corso Giulio Cesare a Torino, per catturarvi un occupante. Altri sei che gravitano attorno all’occupazione di via Alessandria sono perseguiti. Il giorno precedente a Firenze, dopo un’intera giornata di resistenza sul tetto, cosa non nuova in quella casa, hanno arrestato quelli che tenevano duro alla Riottosa-squat e l’hanno sgomberata. Martedì 8 agosto a Bologna vengono sgomberati 2 spazi occupati: il centro sociale Crash, senza scontri, e il “centro sociale buono” Labas. 10 feriti per la resistenza passiva. Giovedì 10 agosto a Cinecittà inizia lo sgombero di una occupazione abitativa ultimato nel pomeriggio dopo ore di assedio, sgomberate 250 persone con decine di bambini, senza alcun dialogo. Gli effetti personali sono stati gettati dalle finestre, 11 arresti e 37 denunciati. A Baggio (Mi) sgombero del centro sociale Soy Mendel, all’interno non c’era nessuno. Al di là del bollettino di guerra, è significativo il fatto che le occupazioni si confermino come ricettacolo di libertà. E che le persone salgano fin sul tetto per difenderla, per gridarla a tutti. Un esempio è quello degli anarchici sul tetto della Riottosa-squat, alcuni sciolti dalle pesanti accuse poliziesche e tornati liberi nel giro di due o tre giorni dopo l’arresto. In questa società tristemente identificata in Stato, dove sola è concessa la delega, legata all’immancabile frustrazione e impotenza, riaffermiamo la nostra piena adesione all’idea e la conseguente solidarietà con chi ha il coraggio dell’azione diretta, che supera la falsa divisione fra legalità e illegalità, riportandoci il problema reale della legittimità del nostro agire. Restituendo tutta la dignità alla pratica dell’occupazione, considerata dalle leggi di Stato, reato penale, nella situazione paradossale di un’Europa sfitta, in preda al mito della proprietà privata e alla conseguente speculazione, ma percorsa da milioni di senza casa di tutti i colori. Dunque, solidarietà a chi occupa gli spazi abbandonati al degrado, e in questo ambiente avverso ardisce autogestirsi, prefigurando una società liberata dalla piaga dello Stato. Nel ribadire questa presa di posizione fondamentale, aggiungiamo che la nostra solidarietà va ben oltre. Interverremo direttamente sul posto per opporci ad ogni sgombero, particolarmente in questo periodo estivo che sembra ispiri molto le forze della repressione istituzionalizzata che sperano di non trovare resistenza e adeguate risposte. Ci troverete a difendere le case occupate.
OCCUPA LE CASE CREA SPAZI DI LIBERTÀ
Fenix occupata Torino 10 – 8 – 2017
https://distrofenix.noblogs.org/comunicati/solidarieta-alle-occupazioni/