Milano: Comunicato su operazioni poliziesche in Giambellino-Lorenteggio in vista del 1° maggio No Expo

Riceviamo e diffondiamo un resoconto delle operazioni poliziesche avvenute in zona Giambellino-Lorenteggio nei giorni scorsi:

28 Aprile
Alle 6 di mattina la digos si presenta alle porte di tre compagni nel quartiere Giambellino-Lorenteggio. Le case vengono perquisite e solo al termine delle operazioni viene annunciato agli abitanti che le case verranno anche sgomberate.
15 compagni francesi e 4 tedeschi (3 dei quali sono stati rilasciati in serata), ospiti nelle case sotto sgombero, vengono portati in questura. Uno dei tedeschi, nella cui macchina (secondo la polizia) era stato rinvenuto un “kit per fabbricare molotov”, viene arrestato.
Nel frattempo anche la Base di Solidarietà Popolare, luogo di ritrovo del Comitato Abitanti Giambellino-Lorenteggio, viene perquisita e poi sgomberata; buona parte dei mobili e degli oggetti trovati all’interno viene distrutta, senza lasciare il tempo di recuperare le cose.
Gli abitanti del quartiere e i compagni riescono, nonostante i blocchi della polizia e la presenza massiccia di blindati, a muoversi in corteo per il quartiere e a bloccare via Lorenteggio per 6 ore. Alle 19 da Piazza Tirana parte un corteo di circa 200 persone che termina con l’occupazione di un nuovo spazio.

29 Aprile
Ancora sveglia alle 6 di mattina: altre 5 case vengono perquisite e 4 di queste anche sgomberate. 2 compagni italiani e 3 tedeschi vengono portati in questura. In serata i due italiani vengono rilasciati con foglio di via; anche i francesi fermati il giorno precedente escono dalla questura.



Segue comunicato diffuso in seguito a fermi, arresti e sgomberi:

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Milano: Ancora sgomberi, arresti e fermi in vista del 1° maggio No Expo

da Radio Onda d’Urto

Ancora operazioni repressive a Milano in vista delle grande manifestazione NO EXPO di domani. Nel primo pomeriggio le forze dell’ordine si sono presentate in forze con diversi blindate nella zona Prealpi a Nord del capoluogo lombardo, per sgomberare case occupate e alcuni spazi sociali: la sede di Radiocane e Mandragola. Ai tentativi di resistenza messi in atto dagli occupanti ci sono state cariche della polizia con diversi fermi. Alcuni attivisti sono stati fermati anche all’interno della sede di Radiocane, tra loro Giuliano che siamo riusciti a contattare mentre la polizia scientifica stava effettuando la perquisizione

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Secondo il legal Team al momento c’è una persona in stato di arresto, 2 denunciati a piede libero e 9 persone fermate per accertamenti. Abbiamo raggiunto all’esterno della sede di Radiocane nel quartiere Prealpi un solidale che ci racconta cosa è successo a partire dalla tarda mattinata.

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