Repubblica Ceca: Aggressione neonazi a Csa Klinika

20160206_Aggressione_neonazi_a_Csa_Klinika_PragaSabato 6 febbraio, dopo la manifestazione di BPI (Blok Proti Islamu – Blocco contro l’Islam), Pegida e i nazionalisti guidati da Adam B.Bartoš, una ventina di ultras neonazisti ha attaccato il csa Klinika nel quartiere di Žižkov a Praga. Sembra che gli autori dell’aggressione fossero gli stessi che hanno lanciato pietre e spranghe di ferro contro il corteo “Solidarietà senza confini” durante il pomeriggio di sabato, che vedeva la partecipazione di antirazzisti, studenti e cittadini; gli stessi che hanno poi attaccato chi tornava dalla manifestazione alla stazione centrale (Hlavní nádraží).
L’attacco è avvenuto approssimativamente 30 minuti dopo che il gruppo di neonazisti ha preso un tram diretto a Žižkov dalla stazione centrale. Hanno urlato “Taci, arabo!” a un vicino che chiedeva spiegazioni su quanto stesse accadendo, lanciando pietre e molotov che hanno incendiato una parte del bar di Klinika. Al momento dell’aggressione erano presenti una 20ina di persone all’interno del centro, prese di mira da lanci di sanpietrini all’interno delle stanze. Un ragazzo è finito in ospedale con trauma cranico. [Read More]

Roma: Alziamo il volume! 15 febbraio manifestazione alla Regione Lazio

20160215_alziamovolume_manifestazione_RomaA.A.A. REGIONE LAZIO….. SCELTE CORAGGIOSE CERCASI…
Lunedì 15 Febbraio ALZIAMO IL VOLUME!
Ore 14 MANIFESTAZIONE sotto alla sede della giunta regionale
in via Rosa Raimondi Garibaldi

Ancora una volta torniamo sotto la sede della giunta regionale e lo facciamo sempre più nervosi. Anche il mese di febbraio è arrivato a metà del calendario e di promessa in promessa, la delibera regionale sull’emergenza abitativa continua a non divenire attuativa. Un processo lento che avrebbe ucciso ogni speranza e che solo la testardaggine dei movimenti per il diritto all’abitare ha consentito di tenere in vita. Ora anche il prefetto la invoca e la sospinge. Che cos’è che non la fa diventare uno strumento utilizzabile? Dove sono le preoccupazioni? E di chi sono?

Si tengono fermi ben 200 milioni di euro e non si procede verso la definizione di un percorso trasparente e chiaro deciso, mentre tutti parlano di emergenza abitativa, di affittopoli, di sfratti e di sgomberi. Dal polverone mediatico sembra però uscire il classico topolino e più si avvicina la data delle prossime elezioni più il pasticcio si ingigantisce. Una grande gara ad apparire come i migliori, senza che nulla cambi realmente. Con l’unico strumento realmente di valore tenuto nel cassetto per chi sa quali timori impronunciabili. [Read More]

Torino: Su uno sgombero in zona San Poalo…

20160205_sgombero_Via_Modane_5_TorinoCon rabbia abbiamo assistito allo sgombero dell’occupazione abitativa di via Modane. Rabbia per le decine di poliziotti, carabinieri, DIGOS scesi in campo per buttare nuovamente in mezzo alla strada persone colpevoli solo di aver perso l’abitazione. Rabbia per vedere i vigili del fuoco comportarsi da utili idioti, pronti a diventare zerbini per sfondare porte e portoni, dare una mano così anche loro nel criminalizzare chi lotta per una casa. Rabbia per una magistratura sempre veloce quando c’è da colpire gli ultimi e soffocare la voglia di protagonismo di chi cerca solo una vita degna. Rabbia per le istituzioni, comune in testa, che nella Torino capitale degli sfratti sono incapaci di fornire risorse a chi è colpito dalla crisi.

Per tutti costoro oggi è stata una giornata normale, con una operazione in grande stile una palazzina abbandonata è tornata ad essere pronta per la prossima speculazione, alla faccia di coloro che in questi mesi l’hanno resa vivibile e decorosa. Poliziotti, magistrati, vigili del fuoco si sfregheranno sicuramente le mani per averla “liberata”: la legalità è ristabilita, le speculazioni possono proseguire. [Read More]

TeLOS: Due parole su sgomberi, occupazioni, fermento e tentativi repressivi in quel di Saronno

20160131_Saronno_scritte_Telos_via_Lainati_1I fatti: andante con brio
Iniziamo a raccontarvi dello sgombero, l’ennesimo, del Telos di via Varese partendo dall’occupazione. Il 10 dicembre all’alba Questura di Varese e Carabinieri di Saronno sgomberano il Telos storico di via Milano, rioccupato il 21 novembre scorso. La sera stessa, mentre un presidio in stazione militarizzato all’inverosimile e senza possibilità di muoversi in corteo funge da specchietto per le allodole, viene occupato un nuovo Telos in via Varese all’angolo con via Lainati. Lo stesso presidio si scioglierà e sparpagliandosi si ricompatterà qualche centinaio di metri più in là raggiungendo così il nuovo spazio occupato in corteo. Qualche macchina di Digos inizia a ronzare attorno allo spazio appena occupato, ed è la stessa Questura in un comunicato stampa a raccontare che nel corso di questa occupazione il personale della Polizia di Stato ha monitorato tutte le operazioni e notato la presenza di soggetti conosciuti già resisi responsabili di attività delittuose analoghe sebbene gli stessi cercavano di coprire i loro volti con berretti, passamontagna e con lo striscione che hanno esposto. In un frangente alcuni di loro hanno anche lanciato un petardo verso la macchina della Polizia e successivamente un sasso che ha infranto il parabrezza della pattuglia.(1) Dopo circa dodici ore dallo sgombero il Telos ha già trovato una nuova sede. [Read More]

Saronno (VA): Sembra una barzelletta ma non lo è: su sgombero TeLOS e prese di distanza

20160124_Sgombero_al_centro_sociale_Telos_SaronnoIl comunicato dei Lambs a cui si fa riferimento potete trovarlo pubblicato qui

Questa mattina, lunedì 25 gennaio, abbiamo letto sui media locali una dichiarazione rilasciata dal gruppo hardcore “Lambs” di Cesena a proposito dello sgombero di ieri del TeLOS, in cui si sono trovati coinvolti, essendo stati ospitati dopo aver suonato in un pub di Saronno.
Eccone uno stralcio:

“Al mattino siamo stati svegliati dalle forze dell’ordine ed accompagnati in Questura a Varese. Abbiamo subito spiegato di essere una band e di non aver nulla a che fare con l’occupazione ma al momento siamo comunque indagati. Sinceramente non c’entriamo nulla con la vicenda avevamo solo bisogno di un ricovero per la notte e siamo stati ospitati. Eravamo al posto sbagliato nel momento sbagliato”. [Read More]

Verona: dopo lo sgombero nuova occupazione di Urlo

urlo_veronaDopo lo sgombero avvenuto una settimana fa, lo spazio autogestito Urlo di Verona torna ad occupare riappropriandosi di uno stabile abbandonato in via Fermi. Di seguito il comunicato sulla nuova occupazione:

L’URLO RI-OCCUPA, L’URLO PRE-OCCUPA

Questa mattina i giovani del collettivo, che ha dato vita all’occupazione di via san marco S.O.A. URLO, sono entrati in uno stabile abbandonato in via Fermi 31 occupandone gli spazi.

Urlo si ricrea con le idee di chi vive lo spazio e con la creatività e l’energia di chi cerca un alternativa ad un sistema che non tiene conto delle esigenze delle persone ma solo a quelle del mercato.

Urlo si riappropria di spazi in disuso che sarebbero lasciati al degrado o verrebbero abbattuti per cedere posto a nuove speculazioni edilizie, inquinanti e controproducenti invece che essere riqualificati e destinati ad attività non commerciali. [Read More]

Trento: Lega e polizia, stessa porcheria. Manifesto sullo sgombero di Nave Assillo

201601_Nave_Assillo_Occupata_TrentoSegue testo del manifesto sul corteo della Lega:
Lega e polizia, stessa porcheria

Martedì 12 gennaio si è svolta alla Nave Assillo occupata una partecipata assemblea per ragionare sulla risposta ad un eventuale sgombero. L’assemblea è stata anche l’occasione per lanciare una contestazione al corteo-fiaccolata della Lega “contro il degrado” previsto a Trento per sabato 16 gennaio.
Il sabato una sessantina di compagni si sono posizionati all’inizio di via Andrea Pozzo per non accettare in silenzio la parata dei pagliacci reazionari della Lega. All’arrivo dei leghisti la Questura ha ordinato due cariche contro i contestatori, in via Pozzo e poi in via Cavour. La risposta compatta ha contenuto il numero dei feriti, con i compagni che poi sono partiti in corteo fino a piazza Fiera.
Da quando è arrivato a Trento il nuovo questore D’Ambrosio, è la terza volta in otto mesi che Celere e carabinieri manganellano chi lotta: in piazza S. Maria dopo lo sgombero dell’Assillo di via Manzoni, a difesa della trivella per il TAV alle Novaline di Mattarello e sabato scorso, appunto. [Read More]

Modena: La lotta per la casa non si processa

modenadbMentre si teneva l’udienza per direttissima contro DB lo sportello sociale La Rage ha convocato un presidio al quale hanno partecipato oltre quaranta solidali.al grido DB LIBERO – LA LOTTA PER LA CASA NON SI PROCESSA.

Il presidio si è tenuto in seguito all’unica risposta concreta che la governance e il comune modenese sono stati capaci di mettere in campo dopo le mobilitazioni messe in essere in questi mesi dalle famiglie della palazzina occupata di via Bonacorsa 20: una irruzione della polizia municipale all’interno degli appartamenti che, con toni provocatori e varie minacce, ha tentato di identificare forzatamente le famiglie presenti, operazione che è culminata con l’arresto di DB intervenuto con altri compagni per bloccare l’intimidazione. [Read More]

Torino: misure cautelari per resistenza a uno sfratto. La lotta per la casa non si ferma

prendocasa_liberiAlle prime ore di questa mattina la Digos ha notificato una serie di ordinanze applicative di misure cautelari ad attivisti dello sportello Prendocasa e occupanti dello Spazio Popolare Neruda di Torino. Sei in tutto i provvedimenti: per tre di loro il giudice per le indagini preliminari ha applicato l’obbligo di firma quotidiano, per altri tre il divieto di dimora nel comune di Torino.

I reati contestati – resistenza aggravata a pubblico ufficiale – si riferiscono a un muro popolare avvenuto alla fine di luglio per impedire lo sfratto di Antonina, una donna di 77 anni che rischiava di essere buttata fuori dall’abitazione in cui ha abitato per più di 40 anni. Dalla mattina decine di compagni, occupanti e solidali allestirono un presidio di fronte all’ingresso dell’abitazione, per impedire all’ufficiale giudiziario e al proprietario di casa (sopraggiunti con fare arrogante) di portare a compimento lo sfratto, riuscendo infine a ottenere un rinvio. [Read More]

Roma: La città di sotto non si cancella: il 23 gennaio, al Brancaccio, la Roma delle lotte sociali porta in piazza un futuro diverso

Roma_Brancaccio_la_Roma_delle_lotte_socialiI discorsi che in questi giorni si susseguono intorno alle sorti del PD romano, alla tornata elettorale e ai destini del centrosinistra, riescono ad appassionare solo gli addetti ai lavori. C’è una città intera alle prese con una crisi economica profonda e che deve affrontare emergenze quotidiane davvero serie, decisamente distante e disinteressata a tutto questo blaterare. Soprattutto è una città che vede ridotti gli spazi di democrazia, limitati fortemente i diritti primari, aumentati i controlli securitari in nome del rischio terrorismo. Una città dove di misericordia, nonostante il Giubileo straordinario in corso, ce n’è davvero poca. Dove i superprefetti inviati da governo, invece di amministrare sembrano voler sfruttare questa finestra per imporre alla città il dominio del mercato e dei privati, attaccando i lavoratori e i beni comuni, privatizzando i servizi.
Soprattutto il disagio sociale diventa il principale obiettivo delle dinamiche coercitive: sfratti, sgomberi, tagli di stipendio, precarietà lavorativa, retate, identificazioni, precettazioni. Come se la povertà e la precarietà fossero una colpa da attibuire ai poveri e ai precari stessi, e coloro che lottano contro di esse potessero essere rinchiusi nell’etichetta degli “irresponsabili che disturbano il manovratore”. [Read More]