Atene: Polizia all’interno dell’Università di Economia. Vancouver squat simbolicamente rioccupata

Tutto è iniziato lunedì 24 febbraio 2020 all’interno della sede dell’Università di Economia di Atene, quando un poliziotto non in servizio e in borghese è sceso dalla bicicletta e ha iniziato a molestare un venditore ambulante migrante che stava fuori dal cancello principale. Il poliziotto è stato notato da degli studenti anarchici a causa dei suoi stivali e del suo casco che portavano le insegne della polizia ed è stato subito affrontato.

Preso dal proprio panico, ha iniziato a correre all’interno dell’area universitaria ed è riuscito a restare intrappolato in un corridoio senza uscita, dove ha puntato una pistola contro gli studenti e con il dito sul grilletto ha minacciato di sparare loro, puntando la pistola per almeno cinque minuti, mentre chiamava disperatamente i suoi colleghi al telefono per venire a salvarlo. Gli studenti, non perdendo la calma, ma allo stesso tempo non facendo un passo indietro, gli hanno chiesto di mettere giù la pistola e di uscire dall’università. Pochi minuti dopo decine di poliziotti antisommossa hanno preso d’assalto l’università e durante l’orario delle lezioni hanno attaccato gli studenti con granate flash bang e gas asfissianti, creando il caos a causa di un poliziotto imbecille che si credeva un cowboy. [Read More]

Torino: Fenix occupa al volo. La fenice riprende il volo

20170514_Fenix_occupa_al_voloFENIX OCCUPA AL VOLO
LA FENICE RIPRENDE IL VOLO

Dall’uovo della Fenice nascono le occupazioni a Torino in un’epoca cupa come gli anni ’80. Proprio per questo fu perseguitata e cacciata. Occupata nell’Ottantasei nella prima notte d’occupazione del decennio, durante il plenilunio d’estate, sgomberata di buon mattino, rioccupata due volte nell’Ottantanove (più di 100 processati per il reato di occupazione) e poi ancora. Fenix nidifica nella casetta di corso s. Maurizio angolo via Rossini dal 2002 al 2005, quando viene sgomberata con altre 2 casette dei giardini Irreali per la pulizia pre-olimpica del sindaco Chiamparino. Niente contestatori in centro in periodo olimpico! Ma intanto la Fenice ha fatto le sue autoproduzioni. Passa il messaggio. Già nel 2002 esce Le scarpe dei suicidi il libro nero che mette a soqquadro il vasto mondo degli autoritari e dei poteri più corrotti. La Fenice ci parla di Sole e di Baleno due anarchici occupanti accusati di essere attentatori no tav, entrambi morti detenuti nel ’98. Poi altri ovetti letterari e musicali si schiudono: Tutto per niente su Stirner, la rivoluzione spagnola attraverso la Cronaca appassionata della Colonna di Ferro di Abel Paz, le banlieu in rivolta nel Rogo della vanità, il terzo valico no tav, la Storia del DadA, Un cadavre (André Breton), gli IERI, i Kobra Killer… E le 6 edizioni del festival nomade di cortometraggi autoprodotti TORINO RIBELLE. Ma le uova con la sorpresa più esplosiva sono quelle delle occupazioni che dilagano ovunque, in città e fuori. Chi è stato a contatto con il fuoco della Fenice crea altri spazi di libertà e piacere. Fenix è rioccupata il 25 aprile e il primo maggio del 2006, durante le feste popolari che da allora gli squatter inventano ogni anno. Vedrà più di 50 processati per questi momenti di gioia. Altre esperienze si affacciano in centro sul volo della Fenice, così 4 osservatori ecologici occupati, così la più recente esperienza del Rabel fra la mole e l’università. Intanto la Fenice era volata prima in Barriera di Milano, Fenix2, e poi di nuovo in centro, Fenix3 (l’ex università abbandonata di economia e commercio). Entrambe sgomberate. Sull’ala est di Fenix il graffito mitologico di Torino, dipinto in 2 puntate da Luca Abort immerso in una torma di “impiegati” e già involato sulle ali nere della Fenice, fatto raschiare da Sergio Chiamparino perché non restasse alcuna traccia di vita aliena. Per sottrarla all’uccellaccio di fuoco l’amministrazione PD assegna la casetta di via Rossini ad un gruppetto filogovernativo che la userà per anni, prestandosi ad essere l’ultima ruota dell’ingranaggio della repressione. Ma ora anche questo momento di reazione deprimente è finito. In trent’anni, generazioni di occupanti si sono succedute sull’orbita di Fenix. La Fenice riprende a vivere nel suo habitat. Distribuzione di materiali autoprodotti e antiautoritari, incontri, dibattiti, concerti, assemblee, feste, giochi, Bellavita, restauri della struttura abbandonata e degradata. Ma soprattutto azione diretta e autogestione. E libero svolazzare del pensiero in questo luogo d’incontro. Il nido della Fenice riprende a fiammeggiare nel cuore di Torino. Brucia di passione insieme a noi!

Fenix occupata Torino, 12 maggio 2017

https://distrofenix.noblogs.org/comunicati/fenix-occupa-al-volo/

Pisa: Occupato ex Cinema Ariston contro i Daspo di Piazza

20160305_Occupato_ex_Cinema_Ariston_contro_i_Daspo_di _Piazza_PisaQuesta mattina il Comitato formatosi contro i Daspo di Piazza ha occupato l’ex Cinema Ariston, vuoto da molti anni, per proseguire la campagna a sostegno dei 6 provvedimenti di Daspo. In questo posto riaperto da decine di persone sarà allestito per tutto il giorno un presidio di raccolta firme per continuare la petizione per il ritiro dei Daspo e organizzati eventi di socialità ed aggregazione con proiezioni video, biliardino e serata di musica.

Di seguito riportiamo il comunicato del Comitato:

Questa mattina abbiamo deciso di occupare l’ex cinema Ariston di via Turati, stabile vuoto ormai da tanti anni, per continuare a sostenere e proseguire la campagna contro i “Daspo di Piazza” che dal 31 dicembre 2015 sono stati affibbiati a 6 persone che avevano partecipato ad una manifestazione nella nostra città. Questi Daspo, come già detto in questi due mesi dall’inizio della campagna, vanno a ledere la libertà personale in questo caso negando la partecipazione a tutti gli eventi sportivi alle persone coinvolte in una manifestazione contro un partito. L’assurdità di questo nuovo provvedimento emanato dal governo con una nuova legge apposita vuole colpire chi decide di non abbassare la testa e chi vuole continuare a dare voce alla libertà e ai diritti di tutti. [Read More]

Verona: dopo lo sgombero nuova occupazione di Urlo

urlo_veronaDopo lo sgombero avvenuto una settimana fa, lo spazio autogestito Urlo di Verona torna ad occupare riappropriandosi di uno stabile abbandonato in via Fermi. Di seguito il comunicato sulla nuova occupazione:

L’URLO RI-OCCUPA, L’URLO PRE-OCCUPA

Questa mattina i giovani del collettivo, che ha dato vita all’occupazione di via san marco S.O.A. URLO, sono entrati in uno stabile abbandonato in via Fermi 31 occupandone gli spazi.

Urlo si ricrea con le idee di chi vive lo spazio e con la creatività e l’energia di chi cerca un alternativa ad un sistema che non tiene conto delle esigenze delle persone ma solo a quelle del mercato.

Urlo si riappropria di spazi in disuso che sarebbero lasciati al degrado o verrebbero abbattuti per cedere posto a nuove speculazioni edilizie, inquinanti e controproducenti invece che essere riqualificati e destinati ad attività non commerciali. [Read More]

Firenze: Rioccupato lo stabile abbandonato di via Toselli

20151227_Firenze_Rioccupato_lo_stabile_abbandonato_di_via_ToselliIeri mattina uno stabile abbandonato tra via Toselli e via Benedetto Marcello è stato occupato da un gruppo di giovani precari, disoccupati e studenti uniti nella campagna “Occupa con noi!“.

Stanze fino a ieri buie e polverose torneranno ad essere vissute, non seguendo le logiche speculative che governano la società, ma costruendo insieme un percorso di autogestione e di condivisione, rendendo il posto fruibile da tutti e tutte. Negli ultimi anni le città diventano sempre più vetrine a cielo aperto. Le zone centrali sono “addobbate” per attirare investitori e turisti, mente le periferie rimangono isolate assumendo l’unica funzione di quartiere dormitorio privo di alcun identità.
Questo processo appoggiato e finanziato dalle amministrazioni, ha portato al completo abbandono di interi palazzi e abitazioni, nonostante il problema abitativo affligga buona parte delle persone, costrette a tirare la cinghia pagando affitti e servizi a costi spropositati…” recita il volantino distribuito al quartiere.

L’edificio in questione fu occupato anche lo scorso anno da famiglie organizzate nel Movimento di Lotta per la Casa, che subirono un violento sgombero il 4 marzo 2015. Da quel giorno è stato murato ed è rimasto vuoto fino a ieri mattina. Non contenti di buttare fuori le famiglie, i proprietari hanno deciso di spaccare e murare anche i bagni e i sanitari, per provare a scongiurare future occupazioni. [Read More]

Roma: sgombero e nuova occupazione di Scup

nuovoscup-222x160Ieri mattina le forze dell’ordine hanno sgomberato e demolito gli spazi in cui trovava casa Scup, spazio sociale romano. In poco tempo in via Nola si è raccolto un grande corteo di solidarietà che ha attraversato le vie del quartiere San Giovanni. In serata il corteo ha quindi raggiunto uno stabile abbandonato in via della Stazione Tuscolana 82, per occuparlo e ridare vita ai progetti di SCUP. Le Ferrovie (proprietarie dello stabile) non hanno chiesto lo sgombero e la polizia è stata costretta ad abbandonare i manifestanti in festa. Da questa mattina numerose persone stanno ripulendo e sistemando il nuovo spazio per permettere di svolgere le varie attività intraprese negli ultimi tre anni di vita di Scup. Alle 19 è convocata un’assemblea pubblica.

Ascolta la diretta con Carlo di Scup

carlo_scup_sgombero e rioccupazione

Saronno (VA): Comunicato sulla rioccupazione del TeLOS

A VOLTE RITORNANO…

Stessa storia, stesso posto, stesso bar”
883

Se lo sgombero dello scorso 10 settembre voleva essere un passo deciso verso l’annichilimento dell’esperienza TeLOS nella città di Saronno, ad oggi possiamo dire che la Questura e le forze politiche non abbiano ottenuto il risultato sperato. Non sono serviti I numerosi sgomberi, non sono serviti i fogli di via e gli avvisi orali, le centinaia di denunce, le intimidazioni, le perquisizioni e non serviranno nemmeno nel prossimo futuro. Che ci si metta il cuore in pace. Dopo lo sgombero le attività svolte all’interno del TeLOS si sono semplicemente spostate al di fuori delle sue mura, e ai momenti ludico-culturali si è affiancata una presenza di piazza ancora maggiore che nei mesi ed anni precedenti: cineforum, concerti, quattro occupazioni, cene, presidi, due importanti cortei. Non c’è stata stata settimana senza grattacapi per i tutori dell’ordine, non c’è stata settimana di noia per chi ha voglia di viversi la città in altro modo. [Read More]

Milano: Rioccupazione dell’Ardita Pizzeria del Popolo

L’ardita pizzeria del popolo sgomberata lo scorso 4 giungo è stata rioccupata.

Un centinaio di persone sono rientrate questo pomeriggio intenzionate a mantenere viva questa esperienza collettiva.

Entrando abbiamo potuto vedere in cosa consiste di fatto uno sgombero.

Hanno divelto una rampa di scale. Hanno distrutto il forno a legna. Hanno disegnato peni sui muri e defecato sui materassi. Il gesto delle scale è paradigmatico. Nessunn progetto, nessun altro uso  per questo stabile. Solo il vuoto, il degrado l’abbandono.

Ricostruiremo il forno e le scale, riporteremo tra queste mura corpi, azioni, pensieri, fantasia, determinazione, vita.

CONTRO LA PREPOTENZA DI POLIZIA E PALAZZINARI OPPONIAMO LA POTENZA
DELLE NOSTRE RELAZIONI, LA NOSTRA DETERMINAZIONE E LA NOSTRA FANTASIA.

ORGANIZZIAMOCI INSIEME

RAGGIUNGETECI

fb: arditapizzriadelpopolo

autonomiadiffusa [at] inventati [dot] org

di seguito i comunicati sulla rioccupazione e le immagini dell’operato delle forze repressive:
[Read More]

Notre-Dame-des-Landes (Francia): Chiamata per una dimostrazione di rioccupazione per il 17/11 nel ZAD, dove la lotta contro le forze repressive è ancora in corso

Per gli costruttori, la ZAD è semplicemente una “zona di sviluppo differita” da decenni. Per i combattenti, questa è una zona da difendere (Zone À Défendre). In entrambi i casi, lo spazio si trova nella campagna a nord di Nantes, in Francia. Secondo il Potere, dovrebbe lasciare il posto per i piani industriale, e in particolare ad un aeroporto internazionale di Notre-Dame-des-Landes. Il particolare mega-progetto è nelle mani della corporazione multinazionale Vinci, che fornisce anche altri “servizi” in tutto il mondo, come ad esempio strutture penitenziarie, autostrade a pedaggio, centrali nucleari, e così via.

Molti attivisti nella ZAD non sono solo in lotta contro la costruzione dell’aeroporto, ma resistono al Capitale, allo Stato e qualsiasi controllo sulla loro vita quotidiana in generale. Dalla metà del mese di Ottobre, più di 1.200 poliziotti sono stati dispiegati nella zona. Da quel momento, la polizia sta sfrattando degli occupanti da vari luoghi diversi in tutta la ZAD, usando lacrimogeni di gas, aggredendo violentemente dei resistenti e distruggendo case e accapamenti. [Read More]

Firenze: Sgombero e immediata rioccupazione del Movimento di lotta per la casa

FIRENZE – È stato sgomberato dalla polizia ieri mattina, 21 giugno, intorno alle 8, l’edificio dell’ex Cnr di Via Delle Tre Pietre a Firenze, occupato dal novembre 2006 dal Movimento di lotta per la casa. I 130 occupanti hanno subito rioccupato la scuola media abbandonata Ottone Rosai, in via dell’Arcovata a Rifredi.

Riportiamo di seguito il comunicato degli occupanti.

SGOMBERO E RIOCCUPAZIONE

Ieri mattina, all’indomani della “giornata mondiale del rifugiato” la questura di Firenze ha operato lo sgombero dell’ex CNR di Via Delle Tre Pietre.

Gli occupanti, esasperati da un mese di ricatti e vessazioni (da tre giorni era stata staccata anche la fornitura dell’ecqua potabile…) hanno immediatamente occupato la scuola Ottone Rosai, di proprietà del Comune di Firenze destinata ad essere abbattuta per fare posto al progetto di sottoattraversamento della TAV. [Read More]