Domenica 14 febbraio abbiamo liberato il Campetto in via dello Splendore a Giulianova paese.
Questo posto è proprietà dell’ istituto “Castorani”. L’istituto in questione si presenta come un ente caritatevole che dovrebbe svolgere funzioni sociali. Il CAMPETTO è stato donato all’istituto in questione affinché fosse utilizzato per i ragazzi, ma è rimasto chiuso e all’abbandono da anni, salvo una piccola parentesi in cui è stato usato come parcheggio dalla municipale.
Non è l’unica proprietà dell’istituto Castorani inutilizzata in città. Fra le tante ricordiamo la palazzina, sempre a Giulianova paese, ex sede della municipale. In questi momenti in cui l’emergenza abitativa incombe anche nella quotidianità di Giulianova, con sfratti e sgomberi settimanali, la palazzina in questione potrebbe appagare la funzione sociale dell’istituto.
Negli anni gli spazi del Castorani, tra cui il “nostro CAMPETTO”, sono riusciti a sopravvivere anche grazie a finanziamenti comunali e istituzionali. [Read More]
Giulianova (Teramo): Contro le minacce di sgombero del Campetto Occupato
Roma: I Monfortani e la carità cristiana al tempo del Giubileo
Nella mattinata del 15 febbraio ci sono stati consegnati due fogli dattiloscritti a firma p. Angelo Livio Epis, superiore provinciale dei missionari monfortani. Le due pagine sono la “proposta di accoglienza persone disagiate per gli occupanti “abusivi” di via Prenestina 1391”.
Dopo aver ricordato a tutti che l’immobile occupato l’8 dicembre scorso è di proprietà dei padri monfortani e omettendo che due settimane fa lo stesso Epis si è recato in questura per sporgere formale denuncia con richiesta di sgombero immediato, si passa all’oggetto della proposta che contiene alcuni punti dirimenti, mascherati da uno spirito caritatevole tutto da dimostrare.
In buona sostanza i missionari chiedono: prima di tutto l’identificazione personale degli occupanti e lo sgombero volontario da cose e persone dello stabile in cui vivono più di trecento persone, tra cui molti bambini come attestano gli stessi monfortani nella lettera che ci è stata recapitata. I servizi sociali e quasi sicuramente la questura riceveranno le informazioni derivanti dalle identificazioni personali e solo dopo aver ultimato questa procedura potranno essere prese in considerazione eventuali richieste di aiuto da parte degli sgomberati. [Read More]
Repubblica Ceca: Comunicato sui fatti di Praga in solidarietà con lo spazio Klinika
Mentre i governi europei giustificano la loro presenza e offensiva militare al di là dei confini con una sempre crescente minaccia islamica, i controlli polizieschi nelle città s’intensificano; i confini tra gli stati si fanno frontiere invalicabili ; realtà apertamente xenofobe si moltiplicano come funghi velenosi.
Così anche la Repubblica Ceca applaude la nascita e crescita del gruppo “Islam v ČR nechceme” (l’Islam in Repubblica Ceca non lo vogliamo), neo gruppo di estrema destra palesemente razzista e sessista che rivendica la “libertà” delle “loro” donne di vestirsi con la minigonna ed il diritto di tutti di bere vino e birra, al contrario di ciò che la fede musulmana impone. E fino a quando personaggi come Martin Konvička, leader del gruppo“Islam v ČR nechceme” , invece che fare rabbrividire, si vedranno concessi spazi per i loro comizi intrisi di nazionalismo ed odio nei confronti del diverso, non ci si potrà aspettare altro che consenso da una cittadinanza sempre più spaventata ed alienata. [Read More]
Repubblica Ceca: Aggressione neonazi a Csa Klinika
Sabato 6 febbraio, dopo la manifestazione di BPI (Blok Proti Islamu – Blocco contro l’Islam), Pegida e i nazionalisti guidati da Adam B.Bartoš, una ventina di ultras neonazisti ha attaccato il csa Klinika nel quartiere di Žižkov a Praga. Sembra che gli autori dell’aggressione fossero gli stessi che hanno lanciato pietre e spranghe di ferro contro il corteo “Solidarietà senza confini” durante il pomeriggio di sabato, che vedeva la partecipazione di antirazzisti, studenti e cittadini; gli stessi che hanno poi attaccato chi tornava dalla manifestazione alla stazione centrale (Hlavní nádraží).
L’attacco è avvenuto approssimativamente 30 minuti dopo che il gruppo di neonazisti ha preso un tram diretto a Žižkov dalla stazione centrale. Hanno urlato “Taci, arabo!” a un vicino che chiedeva spiegazioni su quanto stesse accadendo, lanciando pietre e molotov che hanno incendiato una parte del bar di Klinika. Al momento dell’aggressione erano presenti una 20ina di persone all’interno del centro, prese di mira da lanci di sanpietrini all’interno delle stanze. Un ragazzo è finito in ospedale con trauma cranico. [Read More]
Roma: Alziamo il volume! 15 febbraio manifestazione alla Regione Lazio
A.A.A. REGIONE LAZIO….. SCELTE CORAGGIOSE CERCASI…
Lunedì 15 Febbraio ALZIAMO IL VOLUME!
Ore 14 MANIFESTAZIONE sotto alla sede della giunta regionale
in via Rosa Raimondi Garibaldi
Ancora una volta torniamo sotto la sede della giunta regionale e lo facciamo sempre più nervosi. Anche il mese di febbraio è arrivato a metà del calendario e di promessa in promessa, la delibera regionale sull’emergenza abitativa continua a non divenire attuativa. Un processo lento che avrebbe ucciso ogni speranza e che solo la testardaggine dei movimenti per il diritto all’abitare ha consentito di tenere in vita. Ora anche il prefetto la invoca e la sospinge. Che cos’è che non la fa diventare uno strumento utilizzabile? Dove sono le preoccupazioni? E di chi sono?
Si tengono fermi ben 200 milioni di euro e non si procede verso la definizione di un percorso trasparente e chiaro deciso, mentre tutti parlano di emergenza abitativa, di affittopoli, di sfratti e di sgomberi. Dal polverone mediatico sembra però uscire il classico topolino e più si avvicina la data delle prossime elezioni più il pasticcio si ingigantisce. Una grande gara ad apparire come i migliori, senza che nulla cambi realmente. Con l’unico strumento realmente di valore tenuto nel cassetto per chi sa quali timori impronunciabili. [Read More]
Roma: Movimenti dentro la basilica di Sant’Andrea delle Fratte, Moratoria giubilare degli sfratti e degli sgomberi
Protesta in corso dei movimenti per il diritto all’abitare a Roma: centinaia di persone sono entrate dentro la basilica di Sant’Andrea delle Fratte per reclamare una moratoria giubilare degli sfratti e degli sgomberi degli spazi abitativi e sociali.
Mentre la città di sotto è in piena emergenza, i commissari infatti continuano ad eseguire sgomberi e sfratti, con centinaia di persone che ogni giorno si trovano per la strada senza alcun sostegno sociale.
Al tempo del giubileo della misericordia si è scatenata una guerra spietata e inaccettabile ai poveri, mentre sono sempre più evidenti le responsabilità politiche della crisi abitativa a Roma e in Italia e la volontà di chi governa di risolvere le questioni sociali con i manganelli, gli idranti, le multe e le intimidazioni.
DALLA MISERICORDIA ALLA GUERRA AI POVERI
Ancora un evento sta attraversando Roma, con grande dispendio di risorse e di apparati per garantire la sicurezza del passaggio del corpo di padre Pio. Di nuovo queste strade vengono blindate e controllate, in nome di un pericolo sempre incombente, utile per aumentare misure di ordine pubblico spacciate come indispensabili. Al centro come in periferia, l’unica presenza amministrativa sembrano essere uomini e donne in divisa. [Read More]
Torino: Su uno sgombero in zona San Poalo…
Con rabbia abbiamo assistito allo sgombero dell’occupazione abitativa di via Modane. Rabbia per le decine di poliziotti, carabinieri, DIGOS scesi in campo per buttare nuovamente in mezzo alla strada persone colpevoli solo di aver perso l’abitazione. Rabbia per vedere i vigili del fuoco comportarsi da utili idioti, pronti a diventare zerbini per sfondare porte e portoni, dare una mano così anche loro nel criminalizzare chi lotta per una casa. Rabbia per una magistratura sempre veloce quando c’è da colpire gli ultimi e soffocare la voglia di protagonismo di chi cerca solo una vita degna. Rabbia per le istituzioni, comune in testa, che nella Torino capitale degli sfratti sono incapaci di fornire risorse a chi è colpito dalla crisi.
Per tutti costoro oggi è stata una giornata normale, con una operazione in grande stile una palazzina abbandonata è tornata ad essere pronta per la prossima speculazione, alla faccia di coloro che in questi mesi l’hanno resa vivibile e decorosa. Poliziotti, magistrati, vigili del fuoco si sfregheranno sicuramente le mani per averla “liberata”: la legalità è ristabilita, le speculazioni possono proseguire. [Read More]
TeLOS: Due parole su sgomberi, occupazioni, fermento e tentativi repressivi in quel di Saronno
I fatti: andante con brio
Iniziamo a raccontarvi dello sgombero, l’ennesimo, del Telos di via Varese partendo dall’occupazione. Il 10 dicembre all’alba Questura di Varese e Carabinieri di Saronno sgomberano il Telos storico di via Milano, rioccupato il 21 novembre scorso. La sera stessa, mentre un presidio in stazione militarizzato all’inverosimile e senza possibilità di muoversi in corteo funge da specchietto per le allodole, viene occupato un nuovo Telos in via Varese all’angolo con via Lainati. Lo stesso presidio si scioglierà e sparpagliandosi si ricompatterà qualche centinaio di metri più in là raggiungendo così il nuovo spazio occupato in corteo. Qualche macchina di Digos inizia a ronzare attorno allo spazio appena occupato, ed è la stessa Questura in un comunicato stampa a raccontare che nel corso di questa occupazione il personale della Polizia di Stato ha monitorato tutte le operazioni e notato la presenza di soggetti conosciuti già resisi responsabili di attività delittuose analoghe sebbene gli stessi cercavano di coprire i loro volti con berretti, passamontagna e con lo striscione che hanno esposto. In un frangente alcuni di loro hanno anche lanciato un petardo verso la macchina della Polizia e successivamente un sasso che ha infranto il parabrezza della pattuglia.(1) Dopo circa dodici ore dallo sgombero il Telos ha già trovato una nuova sede. [Read More]
Roma: Continuiamo a resistere in via Prenestina 1391!
Domani h 5 blocchiamo lo sgombero, h 17 assemblea cittadina
Questa mattina la Roma delle lotte si è ritrovata fin dalle prime luci dell’alba in via Prenestina 1391 per difendere l’occupazione di Colle Monfortani da uno sgombero annunciato.
Centinaia di persone, nonostante il freddo e la nebbia, hanno scelto di schierarsi a fianco delle 120 famiglie che hanno trovato un tetto sulla testa l’8 dicembre scorso in concomitanza dell’apertura delle porte Sante del Giubileo della Misericordia, pronte a respingere lo sgombero richiesto da padre Angelo Epis. Il Superiore della Congregazione, infatti, ha dichiarato a mezzo stampa di aver denunciato gli occupanti (tra cui decine di anziani, bambini e persone con patologie gravi e invalidanti) in quanto hanno “osato” prendere possesso delle stanze dopo un mese passato all’addiaccio nei corridoi delle tre palazzine dove padre Epis viveva con solamente altri due confratelli. Dietro a questo malinteso senso della Misericordia divina, tuttavia, ci sarebbero interessi ben più terreni e mondani, ossia l’intenzione di svendere le palazzine a Cassa Depositi e Prestiti per trarne profitto. In un’ottica speculativa, pertanto, immaginiamo che le 120 famiglie costituiscano un evidente ostacolo all’investimento, come abbiamo visto nel caso di molte altre occupazioni sottoposte ciclicamente a minacce di sgombero da parte di Questura e proprietà. [Read More]