Torino: Sgomberato Hell Chuncho

cronaca dello sgombero di Hell Cuncho:

Verso le 7 e 30 del mattino viene bloccato il traffico in via bologna per permettere lo sgombero di hell chuncho.
Due occupanti riescono a raggiungere il tetto, un sovreccitato digos li raggiunge in corsa e getta di sotto i viveri e il materiale stipato per la resistenza, poi sempre lo stesso supermerda decide di provare a convincere i ragazzi a scendere prendendone uno dal collo, il quale riesce però a divincolarsi.
Di lì a poco i compagni decidono di scendere dal tetto per evitare problemi ad un altro occupante il cui permesso di soggiorno era scaduto.
I sei occupanti vengono poi denunciati a piede libero per invasione di terreno ed edificio.
A sgombero avvenuto gli occupanti e qualche solidale rimasto fanno un giro per salutare il quartiere, intonando cori e lanciando qualche petardo.
La sbirraglia che evidentemente non aveva nulla di meglio da fare che circondare il gruppo che sostava in un bar e fermare un occupante (purtroppo a differenza di quello che recitano i giornali nessun sasso è stato lanciato alle merde), che verrà rilasciato qualche minuto e qualche minaccia dopo.
Non è un addio ma un arrivederci.

Bologna: Sbirri e pompieri sgomberano Casa Mannaja

Nella mattinata di martedì 17 giugno sono iniziate le operazioni di sgombero dell’occupazione Casa Mannaja, in via Beverara a Bologna. A fianco del consueto operato degli sbirri, da segnalare il ruolo repressivo ricoperto dai pompieri che, nell’utilizzare i flessibili per tagliare le inferriate alle quali alcuni occupanti si erano legati, hanno ferito un compagno ad una mano; oltre ad aver impiegato gli idranti delle autopompe per allontare dalle finestre i compagni resistenti all’interno.
Dopo qualche ora gli occupanti hanno lasciato la casa e sono stati portati in questura, tre di loro sono stati tratti in arresto. [Read More]

Torino: Sgomberi Rabèl! Aggiornamento

Torino_sgomberi_RabelCI VEDIAMO PRESTO

Lunedi 2 giugno, a pochi giorni dallo sgombero avvenuto il 28 maggio decine di persone decidono di riprendersi ciò che gli era stato tolto, viene  rioccupato il Rabèl Bar Libreria un luogo aperto a tutti dove poter fare socialità, scambiarsi idee e fare controinformazione situato proprio sotto la Mole Antonelliana, simbolo della città di Torino.

In un mese di occupazione il Rabèl è stato luogo di tante inizitive: attività informative, benefit, pranzi solidali e sopratutto ha permesso di creare stretti rapporti tra individualità che prima nemmeno si conoscevano.

Ma il 3 giugno Torino è svegliata da una mega inchiesta che piomba sulla spalle di molti compagni che ogni giorni portano avanti la lotta sugli sfratti. Vengono eseguiti 29 misure cautelari e 111 sono gli indagati, dalla grandezza dell’operazione rimaniamo un po stupiti ma qualcosa nell’aria si odorava da tempo. Molti compagni e sopratutto amici finiscono in carcere con accuse che non stanno in piedi, le stesse persone che in queste settimane ci hanno aiutato a portare avanti questo progetto e far vivere il Rabèl. [Read More]

Barcellona: Nuove tecniche repressive e riflessioni sullo sgombero di Can Vies

Nuove tecniche di repressione in Spagna. Gli sbirri hanno circondato e bloccato una parte del corteo, obbligando quindi i fermati a farsi identificare e filmare con vestiti che erano in possesso degli sbirri, facendo indossare forzatamente giacche e cappucci dopo aver allontanato chi poteva riprendere la scena. Ci sono però dei filmati dall’alto (il quartiere di Snats è molto solidale).
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Genova: Sgomberato il Buridda

Apprendiamo dai compagni genovesi che a partire dalle prime ore della mattina sono iniziate le operazioni di sgombero del Buridda. Gli sbirri, dopo aver fatto irruzione all’interno dello spazio, hanno identificato gli occupanti che stanno procedendo a recuperare i propri materiali.

Torino: Sgombero, rioccupazione e ancora sgombero del Rabél

28 maggio 2014 – Dopo il fallito tentativo della scorsa settimana, il Rabél è nuovamente sotto attacco. Poco dopo le 5 del mattino le forze della questura fanno irruzione nella struttura e bloccano molte delle vie di accesso alla zona universitaria in cui sorge la nuova occupazione: un po’ di esibizionismo muscolare militar-repressivo. Nonostante il meschino tentativo, gli/le occupanti riescono a raggiungere il tetto dove resisteranno fino a pomeriggio inoltrato, quando un’acquazzone con grandinata renderà impossibile la permanenza sulle tegole. [Read More]

Genova: Sgomberato il Mainasso

IL MAINASSO SOFFIA ANCORA

Questa notte, 27 maggio, la questura ha sgomberato, con un imponente spiegamento di forze, il Mainasso occupato da appena 2 mesi.

Ciò non ci scoraggia, ma anzi ci spinge ad andare avanti per la nostra strada senza esitazioni.
Per 2 mesi uno spazio di proprietà delle Opere Pie (il famigerato Ente Morale), abbandonato da tempo (e che tale rimarrà, blindato e oscurato), è stato sottratto alle dinamiche imperanti del profitto, della passività e dell’alienazione. Non ponendosi obbiettivi specifici a termine, un semplice fondo di pochi metri quadrati è diventato un posto di ritrovo per chiunque si ostini a voler vivere il piacere dell’incontro, della condivisione e del confronto, per chiunque si ostini a voler vivere ancora le strade. [Read More]

Buenos Aires: Sullo sgombero de La Grieta e della biblioteca Los Libros de la Esquina

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La Grieta e la bibioteca “Los Libros de la Esquina” hanno cessato di esistere: mercoledì 9 aprile tra le 8 e le 9 della mattina è stato effettuato lo sgombero della casa che occupavamo. Lo spazio è stato vissuto per più di 11 anni. Tanto la sua origine come le sue caratteristiche fisiche lo hanno reso uno spazio aperto a diverse dinamiche confluite in differenti iniziative. La parte superiore della casa è sempre stata un luogo che ha ospitato molti compagni, squatter e punk di differenti parti del mondo.  Al piano terra, a sua volta, sono stati portati avanti alcuni progetti che già funzionavano precedentemente in altre occupazioni come, ad esempio, il caso della biblioteca “Los Libros de la Esquina”. [Read More]

Bologna: Nuovo sgombero alla Bolognina

Stamattina, 14 Aprile 2014, un nutrito manipolo di sbirri ha sgomberato un appartamento popolare occupato da un paio di settimane in Via Tibaldi 50. L’appartamento, vuoto da giugno dell’anno scorso, era stato “magicamente” assegnato a un’inquilina pochi giorni fa.
Gli occupanti avevano dunque già deciso di andarsene, non volendo alimentare una guerra tra poveri che giova solo a chi lucra sulla nostra pelle; gli sbirri però non gliene hanno lasciato il tempo e questa mattina dopo un violento risveglio da parte dei servi in divisa, gli occupanti hanno deciso di resistere, barricandosi all’interno.
I cinque occupanti presenti sono stati identificati, denunciati per vari reati e poi rilasciati.
Un passante presente in cortile, colpevole di non avere un abbigliamento perfettamente conformista è stato portato in questura ed identificato e per finire sempre loro, gli sbirri hanno pure sgomberato una famiglia marocchina che viveva in una cantina dello stabile.
Scene di repressione poliziesca non nuove ultimamente nella Bolognina che cambia. [Read More]

Torino: Sgombero dell’occupazione abitativa di Via Cuneo

TORINO – In mattinata i questurini sgomberano l’occupazione abitativa di via Cuneo, che da alcune settimane ospitava diverse famiglie.

segue da macerie

Sono passate da poco le 9 del mattino quando in via Cuneo compaiono le camionette. A quest’ora nella nuova casa occupata al civico 45 c’è poca gente, giacché gli abitanti sono in giro – chi ad accompagnare i bambini a scuola, chi dal dottore, chi per altre iniziative o impegni – e la polizia ne approfitta per iniziare l’assedio. I poliziotti in borghese passano subito dal tetto, neutralizzando ogni possibilità di resistenza, e da lì poi scendono a sfondare le porte degli appartamenti. La sproporzione numerica è enorme: a chiudere le vie intorno alla casa ci sono una decina di camionette, oltre al solito codazzo di agenti della Digos, funzionari e pezzi grossi del locale Commissariato. Nel giro di mezz’ora, all’angolo con via Cecchi, al di là delle camionette parcheggiate a chiudere la strada si forma un nutrito gruppone di gente che guarda, tra compagni, gente dell’assemblea contro gli sfratti del quartiere e gente indignata. Un’ora di comizi prima a voce e poi al megafono, slogan, alcuni passanti che urlano contro la polizia che butta in strada la gente. Inizia un blocco stradale a singhiozzo, poi in sessanta si parte per un breve corteo intorno all’isolato blindato con la celere dietro al culo che regala qualche spinta. [Read More]