Siamo in chiusura di un’esperienza che ha dato tanto.
Parlo a titolo strettamente individuale per dire quello che ho sentito di aver vissuto in questo mese abbondante. Abbondante di impegno e anche di soddisfazione per la condivisione di fatiche e di piaceri, per le iniziative realizzate, per il tempo passato insieme, per gli incontri con la gente del posto, con i passanti, con chi è interessato alla lotta No Tap, contro la costruzione del gasdotto. L’autogestione delle fatiche quotidiane non ha avuto veri intoppi, tutti e tutte quelle che sono rimaste giorni o settimane qui hanno fatto ciò che era necessario insieme senza nemmeno subire troppo la mancanza dell’acqua corrente, acqua che abbiamo recuperato in modi diversi giorno per giorno. Lavori domestici, cucina, pulizie, chiacchiere sparse e scambi più impegnativi di analisi su quanto ci sta attorno, sui problemi che affliggono le nostre situazioni di lotta o sulle possibilità che intravediamo, hanno scandito le giornate. Tuffi al mare che ci stava di fronte, bellissimo nella variazione dei colori data dai venti di Tramontana e di Scirocco. Ad orari inusuali, per sfuggire alla folla che inonda il Salento ogni anno, e quest’angolo in particolare. Davvero un’invasione.
Non abbiamo raggiunto chissà quale traguardo di idee per il futuro, che sono veramente difficili almeno per me da individuare, ma abbiamo messo in campo quello che avevamo unendo l’interesse per la lotta No Tap alle tante altre questioni a noi care. Intanto quella del turismo vorace di profitti da trarre a scapito di territori, risorse e abitanti dei luoghi. Rendendo disponibile uno spazio affacciato sul mare abbandonato da anni, abbiamo assicurato a noi e a chi è passato per condividere questa occupazione la possibilità di godere di un paesaggio meraviglioso. Non è sempre obbligatorio prendersi posti abbandonati dal capitale industriale, magari a volte anche quelli lasciati andare dai nobili. Questa era la residenza estiva della baronessa di Melendugno, passata in eredità alle due dame, serve, di compagnia e in seguito ai loro parenti. Posti così esistono. [Read More]
Roca (Lecce): Da La Caura Occupata a Roca Vecchia, Lecce Considerazioni di una delle I-Rochesi
Torino: Solidarietà alle occupazioni luoghi di libertà
Venerdì 4 agosto la polizia ha assediato una casa occupata in corso Giulio Cesare a Torino, per catturarvi un occupante. Altri sei che gravitano attorno all’occupazione di via Alessandria sono perseguiti. Il giorno precedente a Firenze, dopo un’intera giornata di resistenza sul tetto, cosa non nuova in quella casa, hanno arrestato quelli che tenevano duro alla Riottosa-squat e l’hanno sgomberata. Martedì 8 agosto a Bologna vengono sgomberati 2 spazi occupati: il centro sociale Crash, senza scontri, e il “centro sociale buono” Labas. 10 feriti per la resistenza passiva. Giovedì 10 agosto a Cinecittà inizia lo sgombero di una occupazione abitativa ultimato nel pomeriggio dopo ore di assedio, sgomberate 250 persone con decine di bambini, senza alcun dialogo. Gli effetti personali sono stati gettati dalle finestre, 11 arresti e 37 denunciati. [Read More]
Indirizzi di compagnei arrestatei nelle operazioni repressive di Firenze, Torino, Roma e Lecce
In attesa di maggiori informazioni, apprendiamo dai media locali che, a due giorni dagli arresti, la custodia cuatelare in carcere è stata convalidata solo per il compagno anarchico Salvatore Vespertino. Non si hanno ancora notizie sull’esito delle udienze di convalida per i due compagni prigionieri a Roma e Lecce.
Attualmente gli indirizzi a cui scrivere sono i seguenti: [Read More]
Comunicato sugli arresti di Firenze
Al movimento anarchico internazionale
Firenze, il 21 aprile 2016 qualcuno attacca con molotov la caserma dei carabinieri sita a Rovezzano, periferia fiorentina.
Firenze, 1 gennaio 2017 un ordigno esplosivo collocato all’esterno della libreria vicina a Casa Pound denominata “Il Bargello”, esplode tra le mani di un artificiere della polizia di stato, il quale resta gravemente ferito.
A seguito di questi due attacchi non rivendicati, la mattina del 3 agosto 2017 vengono imprigionati otto compagni.
Gli anarchici: Marina Porcu, Micol Marino, Pierloreto Fallanca (Pasca), Giovanni Ghezzi, Roberto Cropo, Salvatore Vespertino, Sandro Carovac, Nicola Almerigogna.
A questi nostri compagni vengono contestati i reati di tentato omicidio a causa del ferimento dell’ artificiere Mario Vece, di fabricazione, detenzione e trasporto di ordigni esplosivi, danneggiamento agravato per il lancio delle bottiglie incendiarie contro la caserma dei CC.
Nomi e cognomi dei principali inquisitori che hanno coordinato le indagini sono:
Spina Eugenio (dirigente superiore della polizia di Stato, capo servizio antiterrorismo).
Pifferi Lucio (capo D.I.G.O.S. di Firenze).
Creazzo Giuseppe (procuratore capo di Firenze).
In quanto anarchici non ci interessa sapere chi abbia compiuto queste azioni, valide, concrete, vive. Lo Stato italiano dopo la continuazione dell’OP. Scripta Manent, colpisce nuovamente compagni refrattari, i quali credono che l’azione diretta non mediata e distruttiva sia un mezzo fondamentale della lotta rivoluzionaria anarchica. [Read More]
Firenze: Arrestati otto compagni anarchici
Questa mattina 3 agosto è scattata una nuova operazione della procura di Firenze, cordinata da polizia e carabinieri.
Questo quanto sappiamo in attesa di ulteriori aggiornamenti.
Lo spazio anarchico “La Riottosa” che si trova a Firenze è stato sgomberato e danneggiato.
Sono stati trati in arresto otto compagni anarchici:
Micol Marino, Giovanni Ghezzi, Salvatore Vespertino (Ghespe), Pierloreto Fallanca (Pasca), Roberto Cropo, Nicola Almerigogna, Marina Porcu, Sandro Carovac.
Cinque di loro sono stati arrestati per la bomba collocata il 1 gennaio 2017 fuori dalla libreria “il bargello”, spazio del giro casa pound Firenze. Quella mattina la bomba esplose tra le mani di un artificiere che perse la mano e un occhio. Le accuse sono: tentato omicidio, danneggiamento agravato, fabricazione e trasporto di ordigni esplosivi.
Mentre altri tre sono accusati di aver attaccato con delle molotov la caserma dei carabinieri di Rovezzano (periferia di Firenze) nell’aprile 2016.
Per il momento questo è quanto, seguiranno aggiornamenti e indirizzi delle carceri dove sono stati rinchiusi i compagni. [Read More]