28 maggio, a pochi giorni dal voto per il rinnovo delle giunte di diversi comuni italiani (tra cui Roma, Milano, Torino, Bologna) diverse realtà di lotta scenderanno in piazza, per portarvi le ragioni delle lotte sociali nei territori come discusso nell’ultimo momento di confronto della rete Abitare Nella Crisi.
Agitazione sul terreno del diritto all’abitare, con la resistenza agli sfratti e agli sgomberi e la difesa delle occupazioni; mobilitazioni del proletariato giovanile e studentesco; lotta nel settore della logistica; mobilitazioni di quartiere e per la difesa dei territori dalla devastazione sociale e ambientale capitalistica. Questi i temi al centro delle piazze, che muoveranno nella convinzione che al centro dell’opposizione sociale c’è in questa fase la necessità di attaccare dal basso l’operazione portata avanti dal governo Renzi e di smontare ulteriormente la fiducia in un teatrino elettorale sempre più inutile quanto a effetti reali sulla vita delle persone.
Al centro della lotta l’opposizione ad un governo che è sempre più disposto, con ogni mezzo necessario, a silenziare le lotte sociali mentre compie l’inizio del percorso che lo condurrà alla scadenza referendaria di ottobre; una consultazione che si configura sempre più come spartiacque rispetto alla credibilità e all’efficacia della governance renziana e alla sua tenuta. Ma mentre si vuole silenziare ogni esperienza di lotta che non si pieghi all’accettazione di un sistema di costante attacco ai diritti, dal JobsAct allo Sblocca Italia, dalla Buona Scuola alle riforme costituzionali si vede sempre più emergere il fallimento di questo governo nel rilanciare l’economia e il consenso verso le istituzioni.
La disoccupazione continua ad aumentare, mentre la crescita è a livelli da zero virgola; il fallimento del JobsAct a incentivi finiti si accompagna ad un sempre maggiore scollamento tra società ed istituzioni testimoniato dalle continue dure contestazioni a Renzi ma anche ai suoi (finti) competitors come Salvini. Per i movimenti, la necessità di dare ulteriore forza ai percorsi di radicamento sociale e disvelamento dell’illusione renziana, accumulando consenso e costruendo percorsi capaci non solo di resistere, ma anche di proiettarsi all’attacco.
Di seguito l’elenco delle piazze con i relativi concentramenti:
Torino
ore 16 piazza Carlo Felice
Milano
ore 16.30 fermata metro Romolo
Bologna
ore 16 piazza dell’Unità
Firenze
ore 15 piazza San Lorenzo
Roma
ore 14 Porta Pia
http://www.abitarenellacrisi.org/wordpress/2016/05/18/il-governo-scatena-la-guerra-ai-poveri-noi-stiamo-dallaltra-parte-285-mobilitiamoci/
Brescia
ore 9 piazza Garibaldi
Catania
ore 18:00 via San Giuliano