Bologna: Agucchi occupata – Cronaca del secondo giorno di resistenza

201512_Bologna_Agucchi_occupataSono più di 24 ore di resistenza quelle che si stanno effettuando sopra e sotto l’edificio dell’ex dormitorio dei dipendenti delle Poste di via Agucchi a Bologna. La prima notte è passata a scaldarsi intorno al fuoco e a iniziare a far capire a chi vive il territorio circostante quanta ricchezza possa portare un’occupazione abitativa. Le prime luci dell’alba portano messaggi ancora migliori, con la notizia delle occupazioni di Roma e Firenze che contribuiscono ancora di più a dare forza a chi resiste sul tetto.

La colazione resistente delle 8 e il pranzo sociale delle 13 sono stati attraversati da decine di persone, molte delle quali hanno anche portato cibo e bevande, coperte per gli occupanti, materiale elettronico come caricabatterie per telefono, e tanto altro ancora. La solidarietà del quartiere inizia a materializzarsi in modo tangibile, sottolineando come un posto lasciato da anni a incuria e spaccio possa forse tornare ad essere una risorsa per tutta la zona. [Read More]

Torino: Come muore una città: in risposta a Fassino

Torino_Come_muore_una_citta_in_risposta_a_FassinoQuest’oggi le famiglie dello spazio popolare Neruda si sono recate all’ex caserma De Sonnaz dove si teneva un incontro sulla “Torino che cambia” alla presenza del sindaco Piero Fassino, del governatore della Regione Piemonte Sergio Chiamparino e dell’ex sindaco Castellani. Un’occasione per portare all’attenzione dell’amministrazione locale la questione del diritto alla casa, ma arrivate sul posto ancora una volta le famiglie occupanti si sono trovate davanti i cordoni della polizia che non hanno esistato ad aggredire il presidio, nel quale c’erano anche molti bimbi dell’occupazione. Di seguito il comunicato dele famiglie dello spazio popolare Neruda in risposta alle dichiarazioni del sindaco Fassino:

Questa è la domanda che vorremmo fare al sindaco Fassino. Oggi in occasione di una pomposa festa per celebrare il trentennale del piano regolatore della città il nostro Piero ha affermato che le tesi e le teorie di chi lotta per il diritto alla casa avrebbero portato alla morte di Torino. [Read More]

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Bologna, nuova occupazione di 68 nuclei familiari! Apriamo le porte al diritto all’abitare!

20151207_Bologna_via_Agucchi_173_occupataAGGIORNAMENTO ORE 20:45 In via Agucchi si è deciso per la resistenza a oltranza contro la barbarie delle istituzioni e della polizia verso i senza casa! Domani ore 8 colazione resistente, ore 13 pranzo sociale, ore 16 assemblea cittadina della lotta per la casa! Il movimento per il diritto all’abitare resisterà un minuto più di loro!

AGGIORNAMENTO ORE 19.30 Con grande tenacia continuiamo a resistere sul tetto, mentre il presidio dei solidali è riuscito ad aggirare il blocco degli affamatori in divisa: anche sul tetto bambini, famiglie e occupanti hanno un piatto caldo per cena! E’ una giornata all’insegna della gioia della resistenza! Grazie ad Eat the Rich e Campi Aperti, grazie a chi resiste sui tetti, sui mezzi e in strada, grazie a chi costruisce ogni giorno una Bologna bella e solidale! [Read More]

Torino: Senza casa non so stare – Benvenuti in via Modane 5

20151205_occupazione-abitativa_via_Modane_5_TorinoSono passate alcune settimane dallo sgombero della palazzina di via Giacinto Collegno. Nonostante la solidarietà del quartiere una decine di famiglie, donne uomini e bambini senza casa o sotto sfratto, fu messa per strada nella totale indifferenza delle istituzioni. Solo proposte tampone (ospitalità presso una palestra della Protezione Civile) e permanenza per poco tempo in strutture di fortuna: questo ciò che seppe offrire il Comune. Un paio di famiglie accettarono ma la stragrande maggioranza rifiutò, nonostante le minacce della polizia, quelle che erano palesi prese in giro.

Da allora queste persone hanno dovuto arrangiarsi per potere avere un tetto sopra la testa, contando solo sulla solidarietà di chi conosce il dramma di una sfratto. Ma oggi, alla vigilia dell’inverno, il rischio di non riuscire ad avere una sistemazione si fa concreto, con auto o garage come unica alternativa. [Read More]

Milano: La Riva Occupata, nuova occupazione via riva di Trento

Apriamo questo spazio col piacere di violare la proprietà e la legge, sputando sopra ai sublimi principi che reggono questo sistema di cose. Essi non sono altro che espressione del potere e dell’autorità, che si autolegittimano attraverso l’imposizione – fatta passare per democraticamente naturale- di norme e regole di vita.
Studiare per andare a lavorare, prendere il proprio posto all’interno del ciclo produzione-consumo,o al limite emarginarsi silenziosamente.
Ogni aspetto dell’esistenza pare reificato e commerciabile in una bieca ottica di profitto a discapito dell’altro, in un mondo che sembra sempre più alienato ed effimero, virtuale e quindi irreale.
Desideravamo uno spazio per farne ciò che vogliamo e l’abbiamo preso, senza chiedere il permesso a nessuno, e se ce ne stuferemo tornerà ad ammuffire abbandonato esattamente come prima.
Siamo individui profondamente diversi tra loro, accomunati da una palpabile ostilità nei confronti del potere e delle sue espressioni, e dalla voglia di volerci ancora mettere in gioco, confrontandoci e scontrandoci, nella pratica dell’autogestione non fine a se stessa, ma come minimo strumento necessario alla costruzione di attività e momenti condivisi in uno spazio. [Read More]

Roma: Operazione di polizia all’occupazione di Piazza Indipendenza

20151201_Roma_Operazione_di_polizia_occupazione_di_Piazza_IndipendenzaDalle ore 8 di questa mattina è iniziata una vergognosa operazione di polizia all’occupazione di Piazza Indipendenza, occupazione nata quasi 3 anni all’interno degli Tsunami Tour lanciati dai Movimenti per il Diritto all’Abitare, e che ospita circa 400 rifugiati e transitanti principalmente provenienti dal corno d’Africa.

Dopo il centro Baobab continuano le identificazione di massa di migranti verso l’inizio del Giubileo e nel clima di guerra iniziato dopo gli attacchi di Parigi. Quello di questa mattina è un vero rastrellamento su base etnica con centinaia di agenti in divisa, mezzi blindati e pullman pronti a caricare i migranti per portarli ad identificare o peggio al Cie di Ponte Galeria, per avviare le pratiche di espulsione. Un’operazione mediatica per rendere “sicura” la capitale per l’inizio del Giubileo “della misericordia”, inisieme ai centinaia di uomini armati che in questi giorni presidiano dalle stazione delle metro fino ai monumenti, in un vero e proprio clima di guerra funzionale anche alla riuscita del grande evento giubilare. [Read More]