Emilia Romagna: Il vero nemico è chi specula e chi sfrutta. Solidarietà agli occupanti in lotta a Milano

Rilanciamo il comunicato di solidarietà della Rete di Lotta per la Casa Emilia Romagna

Loro lo chiamano “piano sgomberi” per ripristinare legalità e sicurezza. I nemici sono gli occupanti e le occupanti, gli stranieri, i compagni e le compagne dei quartieri. La mancata assegnazione di alloggi dipende dalla presenza di “occupanti e immigrati”, dicono loro, per alimentare la guerra tra i “poveri”, per spostare la conflittualità sociale tra la gente e come sempre creare nemici bersaglio e spostare attenzione mediatica e responsabilità individuali.

Milano ha dimostrato invece in questi giorni che questa logica non passa più, rispedendo al mittente il tentativo di scatenare la guerra tra “poveri” e dimostrando che la guerra vera è contro chi specula e sfrutta. I nemici veri sono ALER e le istituzioni, la speculazione dietro le migliaia di case popolari vuote ma riscaldate in inverno, le mancate assegnazioni e le aste per la vendita del patrimonio pubblico. [Read More]

Torino: Comunicato di solidarietà con i compagni di Milano

SGOMBERI, REPRESSIONE E ARRESTI A MILANO: ECCO A VOI LA BUONA FACCIA DELL’EXPO

A Milano da novembre è partita una dura campagna repressiva contro chi decide di occupare una casa, liberare spazi e fare iniziative che si basano sulla solidarietà, la contro-informazione e l’antiautoritarismo senza chiedere il permesso a nessuno. Maroni, presidente della regione Lombarda, dichiara guerra alle occupazioni e annuncia di voler sgomberare più di 200 case occupate. Tutto questo non può che aprire un’inverno molto caldo di resistenza.

Il 10 novembre, durante una riunione nella sede del Pd tra i rappresentanti del Sunia-Cgil (sindacato degli inquilini delle case popolari) e i residenti degli alloggi Aler (azienda di edilizia residenziale che si occupa della gestione degli alloggi popolari), 20 persone fanno irruzione nella sede accendendo fumogeni e srotolando uno striscione con scritto “BASTA SGOMBERI – NOTAV”. [Read More]

Benevento: Nasce la “Janara Squat”

Janara_SquatNonostante il tentativo di sgombero da parte dele forze dell’ordine di ieri 3 novembre, la “Janara Squat”, nuova occupazione nel centro di Benevento, resiste. Il posto è in via Niccolò Franco (piazza Vari). Passate a dare una mano per ricostruire quello che guardie e operai comunali hanno distrutto ieri. Di seguito il testo del volantino distribuito ai vicini che abitano il quartiere.

Un buon giorno per vivere!

Buongiorno a tutti. Ci presentiamo. Siamo i vostri nuovi vicini. Abbiamo deciso di liberare dall’abbandono pluriennale e dall’incuria la casa di via Niccolò Franco di proprietà del Comune di Benevento per andarci ad abitare.
Vi chiederete come mai veniamo a dirlo a voi.
La cosa è presto detta.
La nostra azione, oltre a soddisfare il nostro bisogno abitativo, vuole essere una denuncia contro l’attuale organizzazione sociale.
Riteniamo un paradosso che da un lato nella nostra città (come d’altronde ovunque) esistano centinaia di immobili vuoti, pubblici o privati che siano, ad alimentare la speculazione edilizia, mentre dall’altro un fortissimo bisogno abitativo non riesca ad essere soddisfatto a causa dei salari da fame (quando ci sono) e della precarietà lavorativa della maggior parte della gente che non consentono di pagare i prezzi astronomici degli affitti e dei mutui. [Read More]

Saronno (VA): Comunicato sullo sgombero del TeLOS

Sul perchè

Diciamolo subito e chiaramente: che uno spazio occupato e non chiuso su se stesso ma rivolto in fuori, deciso a mettere i bastoni tra le ruote a chi aspira alla città dormitorio, alla città movida etc sia stato sgomberato non è certamente qualcosa di cui scandalizzarsi. Se ci scandalizziamo è per la mole di solidarietà arrivataci in faccia in nemmeno un giorno dallo sgombero.
Il motivo dello sgombero è di ordine pubblico: la proprietà non sa che farsene dello stabile, non ha progetti se non fumosi ed ipotetici siti commerciali, strade e idee varie ed eventuali. [Read More]

Saronno (Varese): Audio dello sgombero del TeLOS

Audio a Rario Onda D’urto:
Manifestazione questo pomeriggio a Saronno (Varese), in risposta allo sgombero del Telos occupato. Polizia e carabinieri sono intervenuti nella ex fabbrica dismessa, occupata cinque anni fa. Circa una decina le persone che si trovavano all’interno e che sono state portate in Questura, mentre l’area circostante è stata militarizzata per impedire ai solidali di avvicinarsi. Nel pomeriggio le persone fermate sono state rilasciate poco prima del corteo, con tre fogli di via e un avviso orale.

http://www.radiondadurto.org/2014/09/10/saronno-sgomberato-il-telos-alle-17-30-manifestazione/ [Read More]

Venezia: Comunicato sui avvenuti all’Ex Ospizio Occupato

Riceviamo dagli e dalle occupanti dell’Ex Ospizio di Santa Marta con richiesta di pubblicazione, in merito alla versione diffusa dai media di regime al seguente indirizzo:

http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2014/07/29/news/picchiato-a-sangue-calci-e-pungni-a-santa-margherita-1.9680376

Sulle infamanti accuse apparse oggi sulla Nuova Venezia e in merito al comunicato diffuso dal Voina art-group

Scriviamo in merito alle brutali e infamanti accuse apparse oggi sulla Nuova Venezia, a firma di Carlo Mion, e in merito al comunicato diffuso dal Voina art-group riguardante i fatti accaduti davanti alla casa occupata “Ex Ospizio” di Santa Marta.

Da quando abbiamo occupato i locali dell’ex Ospizio delle Terese, il 4 novembre scorso, molte persone hanno ritrovato la possibilità di vivere in una città come Venezia. Abbiamo scelto di occupare con l’idea che vivere insieme non significhi solo condividere uno spazio libero dal ricatto dell’affitto, ma soprattutto riuscire a creare delle relazioni umane più gratificanti, basate sulla solidarietà. [Read More]

Bergamo: Comunicato dell’occupazione Piraten Extea

DIARIO DI BORDO 07-06-2014

Esattamente una settimana fa, sabato 31 maggio, abbiamo occupato uno stabile a bergamo, in via corridoni 35, con lìintento di farne in primis la nostra casa, sperimentando nuovi modi di condivisione di vita e di collaborazione, ed in secondo luogo per farne uno spazio aperto alla città, in una strategia logistica che permetta di organizzarsi più facilmente tra di noi e con le persone affini. La casa in questione era adatta alle nostre esigenze in quanto presentava una parte facilmente riportabile alla condizione di stanze abitabili, ma anche uno spazio più ampio da allestire a bar, sala per dibattiti, ecc…Da subito il posto ci era piaciuto, e siamo stati accolti/e benevolmente dal quartiere e dal vicinato. in pochi giorni però lo stabile si è rivelato portatore anche di problematiche ingenti che non si potevano scoprire precedentemente: inanzitutto manca l’acqua, sia potabile che non, problema facilmente risolvibile se non fosse che anche l’impianto fognario è completamente assente. Infatti quando qualche anno fa è stata cotruita la linea tranviaria TEB, adiacente allo stabile, la fognatura della casa è stata tranciata e chiusa di netto e non è stata ripristinata vista la condizione di abbandono del posto. Questo ha reso lo stabile non solo inagibile ma soprattutto invivibile a lungo termine. Riteniamo comunque che le lotte per la casa e per le occupazioni in generale al di fuori di qualsiasi logica di assistenzialismo, quindi in un ambito di autogestione e autorganizzazione delle lotte, presentino piena legittimazione politica. Questo soprattutto considerata la repressione che sta colpendo queste lotte, ricordiamo e portiamo solidarietà agli/lle compagn* arrestat* e indagat* nella maxi operazione repressiva del 3 giugno a Torino e a tutti gli sgomberi che stanno avvenendo nell’ultimo periodo. La repressione e la guerra dei governi alle occupazioni è tra l’altro visibile anche nella nostra città, in cui un’occupazione abitativa di famiglie e giovani (quella del XComitato di Lotta per la Casa a Celadina) si è vista recidere le utenze subito dopo l’approvazione del decreto casa di renzi, e in cui un’altra occupazione con l’intento da subito di creare socialità e aggregazione (il KAP – Kascina Autogestita Popolare) è da mesi sotto sgombero da quando il comune ha messo in svendita lo stabile.
Per questo motivo la nostra è una scelta puramente strategica: il progetto PIRATEN ETXEA non si ferma.

Gli/le occupanti del Piraten Etxea

“Siam pirati tutti neri e per casa il cielo abbiam”

Torino: Sgomberi Rabèl! Aggiornamento

Torino_sgomberi_RabelCI VEDIAMO PRESTO

Lunedi 2 giugno, a pochi giorni dallo sgombero avvenuto il 28 maggio decine di persone decidono di riprendersi ciò che gli era stato tolto, viene  rioccupato il Rabèl Bar Libreria un luogo aperto a tutti dove poter fare socialità, scambiarsi idee e fare controinformazione situato proprio sotto la Mole Antonelliana, simbolo della città di Torino.

In un mese di occupazione il Rabèl è stato luogo di tante inizitive: attività informative, benefit, pranzi solidali e sopratutto ha permesso di creare stretti rapporti tra individualità che prima nemmeno si conoscevano.

Ma il 3 giugno Torino è svegliata da una mega inchiesta che piomba sulla spalle di molti compagni che ogni giorni portano avanti la lotta sugli sfratti. Vengono eseguiti 29 misure cautelari e 111 sono gli indagati, dalla grandezza dell’operazione rimaniamo un po stupiti ma qualcosa nell’aria si odorava da tempo. Molti compagni e sopratutto amici finiscono in carcere con accuse che non stanno in piedi, le stesse persone che in queste settimane ci hanno aiutato a portare avanti questo progetto e far vivere il Rabèl. [Read More]

Torino: Nuova occupazione, Rabèl

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Sabato 3 Maggio nasce Rabèl: libreria bar autogestita. Nel cuore della città, ai piedi della Mole, apriamo uno spazio dove fare e diffondere controinformazione. Un posto aperto a tutte le individualità ntiautoritarie dove creare socialità libera, scambiarsi idee, confrontarsi e dare voce alle diverse lotte che ogni giorno si susseguono in tutto il mondo. Costruiremo, insieme a chiunque voglia partecipare: una libreria, una postazione internet libera, un punto di raccolta libri per i detenuti, spazi per dibattiti e un bar. [Read More]

Buenos Aires: Sullo sgombero de La Grieta e della biblioteca Los Libros de la Esquina

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La Grieta e la bibioteca “Los Libros de la Esquina” hanno cessato di esistere: mercoledì 9 aprile tra le 8 e le 9 della mattina è stato effettuato lo sgombero della casa che occupavamo. Lo spazio è stato vissuto per più di 11 anni. Tanto la sua origine come le sue caratteristiche fisiche lo hanno reso uno spazio aperto a diverse dinamiche confluite in differenti iniziative. La parte superiore della casa è sempre stata un luogo che ha ospitato molti compagni, squatter e punk di differenti parti del mondo.  Al piano terra, a sua volta, sono stati portati avanti alcuni progetti che già funzionavano precedentemente in altre occupazioni come, ad esempio, il caso della biblioteca “Los Libros de la Esquina”. [Read More]