Torino: Fuori da ogni legalità

Lunedì 25 novembre il consiglio comunale di Torino ha approvato una mozione contro le occupazioni che prevede un progetto di riutilizzo degli immobili occupati, a detta loro “ostaggio degli antagonisti delinquenti”, mettendonoli all’asta per raccattare soldi per il “welfare”, o imponendo agli occupanti di regolarizzarsi, accettando patti con la falsità delle istituzioni.
Non ci fa specie che a discuttere di morale e legalità sia una classe politica, per natura ladra e intrallazzatrice, che dai suoi caldi salotti dorati approfitta dei suoi poteri per i sporchi comodi dei suoi rappresentanti: non passa giorno che non si senta notizia di rimborsi gonfiati, finanziamenti illeciti ad opere pubbliche, ammanchi nelle amministrazioni pubbliche e corruzione.
Ciliegina sulla torta è il nome del promotore di questa mozione: il filonazista Marrone Maurizio. Consigliere comunale e primo promotore dell’occupazione fascista OSA-Lingotto, venduta come occupazione abitativa per italiani ma di fatto centro sociale occupato di nostalgica ispirazione. Da una parte occupa e dall’altra combatte, pagato, le occupazioni, non disdegnando di farsi vedere in giro protetto dalla polizia, quasi a voler sottolineare il contatto con le istituzioni che permette a quest’occupazione di esistere.
In una città, per quanto piena di case sfitte e palazzi in costruzione, sempre più afflitta dai problemi della casa e dell’affitto, i politicanti, interessati solo al proprio sporco profitto a discapito dei più, non possono fare di meglio che sbattere le persone in mezzo alla strada in pieno inverno per vendere le loro abitazioni e mettersi in tasca soldi da spendere in cene, pasticcini, sigarette, profumi e regalini.
Noi ci prendiamo le case per vivere e per fare politica, lotta ed autogestione e non intediamo rendere conto a nessun istituzione delle modalità in cui ciò avviene.
Il nostro esistere e resistere spaventa chi vive per controllare e comandare. Noi non acettiamo nessun ricatto sociale, siamo pronti a batterci per la libertà e per gli spazi nei quali viviamo senza chiedere nulla a chi si dedica al furto legalizzato.

Ad ogni sgombero una barricata
10 100 1000 OCCUPAZIONI

Barocchio Squat

http://www.tuttosquat.net/fuori-da-ogni-legalita/

Roma: Sgombero di via Giusti 13: arresti, denunce e un cane ammazzato a calci

Non ci sono proprio più i fascisti di una volta! Quelli che mettevano le bombe alle stazioni e difendevano il loro territorio con spranghe e coltelli…I “fascisti del terzo millennio” sono dei cagasotto amici della polizia!

Il 12 ottobre è stata occupata una palazzina abbandonata in via Giusti 13 [2], a Roma. Una occupazione a scopo abitativo, la sola natura politica era in realtà nella scelta di classe di dare una casa ai tanti senzatetto del quartiere Esquilino, ma non si proponeva dichiaratamente altre intenzioni. Una occupazione nata nel contesto del movimento del 19 ottobre per la casa.

Ma a Piazza Vittorio i proletari che non sono “musi bianchi” devono dormire per strada, perché è il quartire di Casapound. Che i cagasotto del terzo millennio non avessero gradito si era capito subito, dalle minacce e provocazioni quotidiane. [Read More]

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Como: Sgomberata nuova occupazione

Nella mattina di martedì 29 ottobre verso le 5:20 la nostra sentinella vede arrivare davanti al cancello una camionetta della polizia.
Lo stabile in questione è situato sulla “tangenziale” di Como, una strada a traffico intenso anche durante la notte. Solo uno di noi era di guardia, alcuni erano svegli nello stabile interno e gli altri dormivano relativamente tranquilli consapevoli del fatto che il posto si presentava come un fortino agli occhi degli sbirri. L’unico accesso da sulla strada, e l’unico modo che avevano per tirarci fuori era bloccare completamente il traffico della via Napoleona.
Ad ogni modo avevamo organizzato tutto per la resistenza sul tetto, che li avrebbe fatti ballare per qualche ora, ma non ci è stato possibile nemmeno raggiungerlo! [Read More]

Venezia: Nuova occupazione! Questa casa non sarà un albergo

Oggi 4 novembre 2013 abbiamo occupato l’ex-ospizio Contarini, in fondamenta della Terese, con l’intenzione di abitarlo.

L’edificio, di proprietà dell’IRE, é sfitto da circa un anno: prima abbandonato, poi messo all’asta (andata deserta) e ora destinato a vendita privata. E’ facile immaginare cosa questo immobile sarebbe potuto diventare: un albergo, un affittacamere, una residenza di lusso, l’ennesima casa che semplicemente rimane sfitta.

L’ex-ospizio, che conservava la sua funzione dal 1492, risulta in vendita assieme ad altri 13 immobili. L’obiettivo di quest’operazione è di racimolare i soldi (circa 6 milioni di euro)necessari alla realizzazione di un progetto immobiliare, che prevede nuove aree commercialie social housing in zona Ospedaletto. [Read More]

Bologna: “Dal mondo del possibile” : comunicato sullo sgombero dell’occupazione di via Saliceto

DAL MONDO DEL POSSIBILE

Giovedì 31 ottobre, alle 8 del mattino, gli sbirri si sono presentati in massa allo stabile che avevamo occupato da una settimana in via Saliceto 47 [1] per procedere allo sgombero. Ne è nata una resistenza durata dieci ore che ha tenuto impegnata la polizia sia all’interno dello stabile che per le strade del quartiere: compagni sul tetto, compagni barricati all’interno della palazzina e una vivace presenza solidale in strada che ha effettuato più volte blocchi stradali e azioni di disturbo. In serata si contano 14 denunciati per occupazione e 7 procedimenti per foglio di via inflitti a tutti gli occupanti non residenti a Bologna, ma nessun fermo.
Lo stabile era stato occupato per risolvere il bisogno abitativo di molti di noi, senza casa o stanchi di pagare affitti esorbitanti alla Bologna bene, ma anche per fare un primo passo pratico nella lotta contro la riqualificazione della Bolognina. Questa zona, infatti, eccita da alcuni anni gli appetiti di affaristi e speculatori che, con la regia dell’amministrazione comunale, mirano a trasformarla da quartiere popolare nel nuovo centro direzionale della metropoli che viene. A suon di sfratti, mega-infrastrutture, centri commerciali e retate della polizia. [Read More]

Roma: Comunicato degli occupanti di via Giusti 13 sul vicinato fascista

Riceviamo e diffondiamo questo comunicato degli occupanti di uno stabile liberato a scopo abitativo, da qualche giorno in compagnia di un pessimo vicinato.

Oggi venerdi 1 novembre i morti anticipano il loro ritorno. Alle ore 6:00 di questa mattina sono usciti dalle tombe per risorgere in via Ferruccio, a poche decine di metri dall’occupazione abitativa “Sherkhan”.
Prendiamo atto di quest’ennesima provocazione fascista volta al solo scopo di supplicare un intervento dell’autorità pubblica che si occupi di spazzare via ció che loro,da soli, non riescono ad arginare. Dunque rimandiamo al mittente il soprannome “amici di Marino”, ribadendo forte e chiaro che non è nostro interesse impegnare altre energie con chi già da tempo si trova nella spazzatura della storia.

Ció che ci preme tutelare, invece, sono le famiglie che,con noi, hanno trovato una soluzione abitativa, e far in modo che il loro sforzo per recuperare un palazzo,altrimenti abbandonato,non vada vanificato da occupazioni strumentali e fittizie.

NOI NON CERCHIAMO IL CONFRONTO MA NON CI TIREREMO INDIETRO DI FRONTE ALLO SCONTRO. [Read More]

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Orriols (Girona): Mas Castelló è stata sgomberata

Oggi mercoledi 16 ottobre, alle 6 e mezza di mattina gli sbirri, mentre cercavano d’ entrare dalla porta e non riuscendovi, accedevano all’interno della casa con una scala, rompendo un vetro della finestra della sala da pranzo. Ci hanno chiusx in una stanza e hanno perquisito tutta la casa. La “brigada de información” (tipo digos) si e’ portata via vario materiale (fanzines, un computer, telefoni cellulari, attrezzi…). Una persona e’ stata colpita alla testa mentre tentava di proteggere il suo cane dalla polizia.

Contammo piu’ di 10 furgoni della sbirraglia.

Sei persone sono chiamate a dichiarare a Figueres l’l1 novembre, accusate di occupazione e possibile sedizione (ribellione e resistenza contro il governo).

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Orriols (Girona): Repressione quotidiana contro la lotta NoMAT e arresto di una compagna

Repressione quotidiana nel contesto della lotta contro la M.A.T.

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Sono stata fermata dalla polizia sul sentiero che porta al benzinaio. Tutto e cominciato come quello che penso dovesse essere un controllo di documenti aleatorio, che mi ha portado ad essere detenuta con false accuse da parte della polizia, a passare una notte in custodia e a dover affrontare un processo. Il fatto che io non fossi di queste parti ha giocato un ruolo decisivo nello svolgimento del conflitto, che e degenerato fino a comportamenti fascisti e a violenze da parte della polizia.

Posso solo presumere che la ragione che si cela dietro questa repressione e quella di dividerci e di fare in modo che la protesta resti una questione “locale”. Ma non e locale, e una lotta globale che riguarda tutte e tutti, e che non dovrebbe essere combattuta solo da un piccolo gruppo di persone che si sentono responsabili, ma da tuttx quellx che hanno una coscienza sociale e ambientale.

La risposta a questa massiccia intimidazione da parte della polizia non dovrebbe essere una retrocessioneun’organizzazione e un supporto ancora più forti ad ogni livello possibile. Grazie per tutto il supporto e la solidarietà che mi avete dato, io sono ancora presa bene.

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Orriols (Catalunia): Mas Castelló – Una settimana d’occupazione

Vi scriviamo dal casolare occupato Mas Castelló, vicino a Orriols (Girona).

Continuando  con la energía e la illusione che uscì dal campeggio contro la MAT che si fece a Fellines (Girona), abbiamo occupato uno spazio per dare continuità alla lotta contro la MAT (Tensione Molto Alta), generando un punto d’incontro per condividere esperienze di lotta e una vita in collettivo che esce dagli schemi imposti  dalla società del consumo.

La lista delle lotte in difesa del territorio e’ molto lunga: impresari  e multinazionali con irresponsabilità illimitata vogliono costruire qualsiasi tipo di infrastrutture nocive, saccheggiando le poche risorse naturali che restano e distruggendo irreparabilmente tutto quello che incontrano nel loro cammino, in nome del beneficio e della loro malsana idea di progresso.

In queste settimane, dal campeggio fino all’ occupazione, si e’ parlato delle lotte contro la TAV in Val di Susa e in Euskal Herria, della miniera a cielo aperto di Laciana in provincia di León, del macro-aeroporto di Notre-Dame de Landes vicino a Nantes in Francia (ZAD), del THT (la MAT in Francia) e del sistema tecno-nucleare in Normandía, della miniera d’oro a Rosia Montana (Romanía), una battaglia che la popolazione e’ riuscita a vincere dopo decenni di lotta, le mobilitazioni contro le imprese petrolífere che saccheggiano e distruggono l’Amazzonia, della linea dell’ Alta tensione nella Valle d’Albaida (Valencia), dell’intento di devastazione della montagna vicino a Salonicco, la mobilitazione a  Granada contro la construzione di una circonvallazione/autostrada.

Mas Castelló, che era da vari anni vuota e stava in uno stato di completo abbandono, e’ uno espazio colettivo dove tuttx possono apportare quello che vogliono, idee, energie e sogni. Questa occupazione non e’ un fine in se’ stesse, se no un mezzo per dare nuovi impulsi e riprendere la lotta contro la MAT, per connettersi e partecipare con le altre lotte per la difesa del territorio contro i macro progetti distruttori e il mondo/societa’ che li sustentano e necessitano.

Vogliamo che la casa si riempia di vita e di energíe, che si costruiscano laboratori e si diffondano pratiche per apprendere le une dagli altri, compartendo conoscimento e esperienze, e si ricostruiscano gli spazi a misura delle necessità che incontreremo assieme, per liberare le nostre vite dall’apatía che regna imposta con codici e obbligazioni che non abbiamo mai chiesto.

Continuiamo con impeto per seguire con questo progetto e invitiamo a tuttx a passare per il casolare e a participare.

Perche’ la casa è di chi la vive, rispetta e condivide, per rinforzare le nostre relazioni in maniera orizzontale, senza gerarchie né leaders o rappresentanti e unire legami piu’ stretti riattivando le lotte per il territorio con piu’ forza e piu’ animo.

“La casa è di chi l’abita
è un vile chi lo ignora
il tempo è dei filosofi
la terra è di chi la lavora.”

 Occupanti libere e selvaggi di Mas Castelló

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Torino: Nasce il sito web del Mezcal Squat di Collegno

www.mezcalsquat.net

Dopo 7 anni di occupazione nasce il sito del Mezcal! Abbiamo aperto questo sito con lo scopo di far conoscere lo Squat anche attraverso il mezzo di Internet e per facilitare i numerosi contatti in Italia e nel mondo (a breve la versione multilingue).

All’interno del sito potete trovare una breve introduzione sul Mezcal e sui motivi dell’occupazione.
In alcune pagine particolari spieghiamo cosa sono la Bellavita e l’Autogestione, due pratiche che sono alla base di ogni nostra Attività, e un pò di storia della casa prima dell’occupazione.
Se proprio non riesci a passare da noi a parlare a quattro occhi, il metodo che preferiamo a qualunque diavoleria tecnologica, troverai i nostri contatti e le indicazioni su come raggiungerci.
Nella pagina dedicata alla Distribuzione troverai tutti i libri e gli opuscoli presenti in forma cartacea nella nostra distro e non solo, mentre nella sezione News troverai tutte le altre informazioni, i comunicati e le ultime novità.
Sempre presenti collegamenti e link dei progetti più vicini al Mezcal e le ultime notizie prese da Radio 2000 Blackout e da squat.net.

Per maggiori info, lamentele o complimenti è sempre attivo l’indirizzo e-mail: mezcalsquat @ canaglie . net.

www.mezcalsquat.net

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