Dopo più di 50 ore sul tetto la resistenza delle ex-Poste che ha dovuto fronteggiare la brutalità della celere, minacce della procura, insulti e calunnie dell’amministrazione (vedi video in fondo all’articolo) ha dovuto affrontare anche malori e febbre alta con le temperature scese a picco in una Bologna avvolta dalla nebbia.
Sul tetto, come nel piazzale, c’erano uomini e donne di ogni età, dalla culla fin oltre i 70 anni e le precarie condizioni di salute, “tamponate” nelle ore con i beni di conforto che si riusciva a far arrivare sul tetto superando provocazioni e sabotaggi di celere e polizia, ha posto al centro dell’assemblea dei resistenti la necessità di scendere per “riprendere le forze e rilanciare più forti di prima”. [Read More]