Manifestazione ad Amsterdam il 29/01/00 in sostegno dell’Entrepotdok

Il giorno 29/01/00 ci sara` una manifestazione ad Amsterdam che partira` alle 14.00 da Westermarket. Ragione della dimostazione e` che la citta` vuole vendere gli edifici chiamati “Kalenderpanden” o Entrepotdok ad una societa` per farne appartamenti di lusso. Studi dimostrano che gli edifici possono essere utilizzati per costruire degli appartamenti con affitti sociali. Attualmente il posto e` occupato, ci vivono 15 persone, ed e` molto attivo; vengono organizzati concerti, cinema, teatro, bar, gallerie, manifestazioni, e molte attivita`. Piu` informazioni in futuro, non solo in olandese.

Occupato il teatro "Astra" a Chioggia

  Occupato il teatro “Astra” a Chioggia


Ieri il C.S.A Tonita ha simbolicamente occupato il cinema teatro Astra, abbandonato ormai da oltre dieci anni.

Di seguito l’articolo riportato dalla stampa locale (La Nuova Venezia 12-12-99) “Astra e’ 2 miliardi di spazi abbandonati”. Con questo slogan scritto con lo spay colorato sui muri e sullo striscione posto all’ingresso di quello che dovra’ diventare il teatro comunale in calle San Nicolo’, si sono rifatti vivi ieri mattina i ragazzi del Centro Sociale Tonita. “Non si tratta ancora di una vera e proria occupazione- hanno ribadito davanti all’inferriata semiaperta dello stabile abbandonato- ma di una dimostrazione. Vogliamo riaprire la vertenza sugli spazi sociali autogestiti e allo stesso tempo denunciare la totale assenza di una politica culturale di questa amministrazione” . “Guarnieri (il Sindaco, ndr) & company- spiegano ironicamente i ragazzi- si son fatti belli nel concederci uno spazio vicino alla stazione ferroviaria, poi ci hanno abbandonato. Per esempio, ci avevano promesso di provvedere al sistema di riscaldamento attualmente guasto. Ci siamo trovati assillati da spese di affitto e bollette elettriche al punto da non poter piu’ sostenere i costi. Ci siamo autotassati a suon di centinaia di mila lire per comprare un generatore elettrico che ci ha permesso di riprendere l’attivita’ “. “La ricevuta- dicono i ragazzi mostrando la fattura- la porteremo anche a coloro che ci chiederanno l’affitto mensile. Da questo momento non paghiamo piu’. Gli spazi che ci sono stati concessi servono solo per farci tacere; quasi fossero una contropartita dopo lo sfratto di via Schiavo. Lo stabile e’ stato letteralmente offerta dal Comune alla Paolo VI (una scuola privata, ndr): li’ nessuno paga luce, riscaldamento, nemmeno il telefono”. L’occupazione simbolica del vecchio teatro Astra sottolinea comunque un problema: quello dei tempi troppo lunghi per il recupero della struttura. “E’ gia’ passato piu’ di un anno- osservano i ragazzi del Tonita- e ancora non si intravvede nessuna traccia di ristrutturazione. In tanto tempo si e’ riusciti a restaurare perfino la basilica di san Francesco ad Assisi…” “Riguardo a questo intervento- replica in proposito il sindaco Guarnieri- esiste effetivamente un certo ritardo nella progettazione del restauro del teatro. Quando noi, oltre un anno fa, abbiamo portato alla competente commissione consiliare il bando per scegliere il tecnico a cui assegnare l’incarico, tutti i consiglieri all’unanimita’ hanno deciso di scegliere ilmetodo del concorso di idee. Purtroppo questa si e’ rivelata una scelta dai tempi lunghi. Basti pensare che per ottenere l’ammissibilita’ dall’ordine degli architetti e ingegneri e’ passato circa un anno. Dopo di cio’, considerando che molto altro tempo servirebbe per fare il bando, per raccogliere le proposte, per scegliere la commissione e quindi far elaborare al vincitore il progetto definitivo, abbiamo deciso di ritornare alla formula iniziale, che dovrebbe partire proprio in questi giorni”

“Tonita” <csatonita [at] libero [dot] it>


FERMIAMO LO SGOMBERO A TREVISO

  FERMIAMO LO SGOMBERO A TREVISO


VENERDI 10 dicembre ore 7 TUTTI A TREVISO BLOCCHIAMO LO SFRATTO DI VIA BORGOFURO

Venerdì 10 dicembre verrà eseguito lo sfratto di quattro famiglie di cittadini stranieri che vivono e lavorano a Treviso. Dopo il blocco dello sfratto che abbiamo fatto il 20 ottobre, nonostante le richieste di intervento alla Curia, nessuno finora ha cercato di risolvere la situazione. Lo sfratto e’ voluto dal CENTRO AIUTO ALLA VITA, che non si fa nessuno scrupolo nel voler gettare sulla strada queste famiglie. NON POSSIAMO PERMETTERE CHE QUESTO AVVENGA!. Queste famiglie HANNO IL DIRITTO AD AVERE UNA CASA. Lavorano, vivono a Treviso ed a Treviso devono poter abitare dignitosamente. All’arroganza del CENTRO AIUTO ALLA VITA, che ha richiesto l’intervento della forza pubblica, vogliamo rispondere impedendo materialmente lo sfratto. E’ un gesto di civiltà importante proprio nella cittadina governata da un sindaco sceriffo, che costantemente istiga all’odio razziale e arma le sue squadre private. Quello che succederà il 10dicembre riguarda tutti. Ognuno può scegliere se essere complice di un ulteriore abuso contro i cittadini stranieri o se mettersi in gioco materialmente e bloccare lo sfratto. Noi siamo convinti che davanti a questa situazione proprio a Treviso solo il fatto di essere in tanti e determinati può garantire alle famiglie straniere di non essere sfrattate. E’ una responsabilità importante che invitiamo tutti a prendere venendo con noi in Via Borgofuro venerdì 10 dicembre dalle ore 7.00.

Per informazioni 0498762864 fax 049664589 e-mail redazionesherwood.it oppure arc [at] sherwood [dot] it

CENTRI SOCIALI DEL NORD EST ASSOCIAZIONE RAZZISMO STOP RADIO SHERWOOD ARC Associazioni e Cooperative Robin-Hood in Consorzio


IL COMUNE DI ROMA SFRATTA L’OIKOS

  IL COMUNE DI ROMA SFRATTA L’OIKOS


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IL COMUNE DI ROMA SFRATTA L’OIKOS RITORSIONE O QUALCOSA DI PEGGIO ? ____________________________________

Un responsabile della Polizia Municipale ha recapito ieri un’ordinanza di sgombero entro 5 giorni dalla sede che l’Oikos occupa dal 1986. La pratica di regolarizzazione dell’assegnazione, annunciata dalla giunta sulla stampa romana nel luglio 97, e che ad Aprile era stata vista dai responsabili dell’Oikos pronta per essere portata alla firma dell’assessore Tozzi, per alcuni mesi era misteriosamente scomparsa e le richieste di conoscerne l’iter, in base alla legge sulla trasparenza degli atti amministrativi, puntualmente inevase. Ma le motivazioni dello sgombero, firmate dalla dott.ssa Luisa Zambrini, dirigente responsabile, appaiono non solo chiaramente illegittime, ma fanno anche dubitare della lucidità di chi le abbia scritte. Infatti si basano su argomentazioni del tipo: “L’Oikos ha collocato 25 letti nel sottotetto” [falso, perché sono 10, falso perché non si tratta di un sottotetto, e comunque il comune sa bene da anni che l’Oikos ospita dai 20 ai 30 volontari per le sue attività di protezione civile dagli incendi boschivi. Inoltre i criteri per le assegnazioni non prevedono che per una cosa simile ci sia il rigetto della domanda. Altra perla riguarda il punto 6 che recita testualmente” verbale di riferimento dei Vigili del XII Gruppo Circ.le, a seguito di chiamata di alcuni abitanti di Via Paolo Renzi n.55, dai quali si evince che i rappresentanti dell’OIKOS si rifiutano di togliere alcuni cumuli di erba da loro stessi falciata e che creano uno stato di pericolosità”. Altro falso perché a via Paolo Renzi 55 gli unici abitanti sono i volontari dell’Oikos e poi lo sfalcio dell’erba era stato compiuto in un vicino parco per evitare il soffocamento di alcune piante e comunque non spettava all’Oikos rimuovere l’erba ma al Servizio Giardini. Comunque poi l’erba era stata rimossa nei giorni successivi ed usata nell’orto biologico dell’associazione. E comunque cosa diavolo c’entra tutto ciò con l’assegnazione della sede ?

Il presidente dell’Oikos così commenta la vicenda: “ Naturalmente il primo pensiero, in un episodio del genere, è che si tratti di una ritorsione per le denunce depositate presso l’autorità giudiziaria che abbiamo fatto in relazione al servizio informagiovani e alla mancanza di prevenzione contro gli incendi boschivi. Tuttavia non ci sentiamo di ritenere possibile che la Giunta Rutelli sia caduta così in basso. Se così fosse sarebbe un segnale veramente terribile che non riguarderebbe più i volontari dell’Oikos o i cittadini romani, ma assumerebbe proporzioni di carattere nazionale. “ E il segretario , Alfonso D’Ippolito aggiunge. “ La sensazione è che si tratti di qualcosa architettato più in basso. Nella denuncia penale che stiamo preparando contro la Zambrini, oltre ai reati di falso e abuso d’Ufficio, ipotizzeremo che la sua disposizione è diretta a favorire interessi privati in concorso con altri personaggi. Se il Comune vuole prendere le distanze da quest’atto palesemente illegittimo, potremo dargli atto con chiarezza che none esiste una volontà politica persecutoria contro chi esprime civile dissenso dalle scelte dell’amministrazione. Altrimenti dovremo ritenerlo completamente coinvolto in un’operazione squallida che getta una luce sinistra su tutto lo schieramento politico che governa la città”. Gli interessi di cui parla D’Ippolito, sarebbero rintracciabili nella richiesta fatta dalla società Capodarco, presieduta dal deputato diessino Augusto Battaglia, di assegnazione dei locali al piano inferiore dell’edificio ove ha sede l’Oikos. Tale assegnazione consentirebbe alla suddetta società di vedersi attribuire 660 milioni

per un progetto finanziato dalla XII circoscrizione (guarda caso quella dell’erba falciata !) . La Capodarco, in realtà aveva occupato abusivamente i locali rompendo i sigilli giudiziari (come si evince dai verbali dei Vigili Urbani) e negli ultimi mesi alcuni lavori abusivi che essa aveva compiuto nei suddetti locali erano stati denunciati dagli stessi agenti. In seguito a ciò l’Oikos aveva inviato alla Zambrini (e per conoscenza alla Procura dell Repubblica) una diffida, in data 16 novembre, a non procedere in alcun modo all’assegnazione dei locali alla Capodarco, rammentando che per detti locali c’era una richiesta pregressa dell’Oikos (del 1993) e che inoltre , in base alla normativa comunale per l’assegnazione degli spazi sociali, la Capodarco non era tra le categorie dei possibili beneficiari (tra l’altro perché occupa già altre sedi nel Comune di Roma). Probabilmente, allora, lo sgombero dell’Oikos o è una ripicca per tale diffida, oppure è il primo passo necessario per far posto agli interessi di qualcun altro. Il fatto che l’Oikos sia un’associazione di volontariato che lavora da vent’anni per la città, sia in campo ambientale che in campo sociale, che abbia attivato siti Internet di consulenza e informazione ai giovani, visitati attualmente da una media di 300 mila utenti al mese, che abbia ricevuto attestazioni di stima da tutti i rami della pubblica amministrazione, evidentemente non interessa alla Zambrini, da anni irremovibile dirigente preposto all’assegnazione degli spazi sociali e che, per la prima volta decide lo sgombero di un’associazione di volontariato. E con che motivazioni ! L’Oikos, sinora ha raccolto, nonostante il giorno festivo, la solidarietà del Presidente del provincia di Roma Silvano Moffa, del presidente della commissione affari sociali del comune di Roma Luciano Ciocchetti, del capogruppo di An della XII circoscrizione Andrea De Priamo, mentre Gualtiero Alunni e Patrizia Sentinelli rispettivamente capigruppo di Rifondazione Comunista in XII circoscrizione e al Comune di Roma hanno dichiarato che “Si muoveranno immediatamente per verificare la situazione ” . Il testo dell’ordinanza di sgombero è reperibile alla pagina Internet http://www.oikos.org/sgombero.htm.

“OIKOS” <oikos [at] oikos [dot] org>


OFFICINA 99 NON SI TOCCA!!!

  OFFICINA 99 NON SI TOCCA!!!


Negli ultimi giorni, con ripetuti atti di ostilità, la “proprietà” cerca di forzare lo sgombero del centro sociale OFFICINA 99. Prima la blindatura delle porte, poi lo “stacco” della corrente elettrica, sono segnali di un’ intenzione evidente, per quanto l’ iniziativa dei compagni abbia immediatamente riparato i danni materiali.

Inutile nascondersi che la ripresa delle ambizioni speculative del padrone trova oggi un clima istituzionale propizio. Il processo di valorizzazione della “città vetrina” non prevedere spazi per i proletari, respinti sempre più ai margini della metropoli dall’ incremento dei fitti e del costo della vista, dall’ assenza di una politica contro la disoccupazione e l’emarginazione sociale. L’ arrgoganza con cui gli esponenti di questa giunta cittadina giustificano l’ impressionante ondata di sfratti in programma è completamente insensibile ai costi sociali dell’ operazione, mentre sotto le vesti del “progressismo” interi pezzi della città sono privatizzati e regalati al vecchio blocco di potere palazzinaro e democristiano (vedi area occidentale….).

Questo processo, ovviamente, si rivolge anche contro tutti quelli che combattono la logica di profitto che lo ispira : da quasi dieci anni OFFICINA 99 lotta per la riappropriazione diretta degli spazi e dei bisogni negati, è interna ai movimenti che si organizzano contro precarietà e disoccupazione, per il diritto alla casa, contro il razzismo e il fascismo. La pratica di una socialità non mercificata, della sperimentazione comunicativa, dell’ autogestione, dell’ azione diretaa come chiave per uscire dal ghetto, ha coinvolto in questi anni centinaia di soggetti : disoccupati, studenti, lavoratori, immigrati, proletariato giovanile ….

OFFICINA 99 è un frutto e una risorsa dei movimenti, aperta a chiunque voglia cambiare lo stato della “miseria presente”.

PER TUTTO QUESTO NON CI FERMERANNO

GIOVEDI’ 25 NOVEMBRE ore 11

CONFERENZA STAMPA PRESSO IL CENTRO SOCIALE OFFICINA 99 (via Gianturco 101 – Zona Orientale) saranno presenti anche esponenti dei movimenti di lotta, gruppi musicali (99 posse, 24 grana), artisti ed altri “pezzi” dell’ esperienza quasi decennale del centro.

VENERDI 26 NOVEMBRE ore 10

Piazza Mancini : CORTEO Lo striscione “officina non si tocca” aprirà il corteo del coordinamento unitario di Lsu e disoccupati contro precarietà e disoccupazione.

DOMENICA 28 NOVEMBRE ore 18

ASSEMBLRA DI MOVIMENTO NEL CENTRO SOCIALE.

Le iniziative già fissate per questa settimana sono confermate :

SABATO 27 NOVEMBRE ore 18

– dibattito con Atanasia Resclavo del FRENTE ZAPATISTA de LIBERACION NACIONAL

DOMENICA 28 NOVEMBRE

– ore 22 CONCERTO PER MUMIA ABU JAMAL: NARCOLEXIA POLINA 24 GRANA BALLAPERDIDA special guest Zulù e JRM (99 POSSE)

Per info : 0335-6215304 0347-6269771

centro sociale occupato autogestito OFFICINA 99


IL CPA Fi-Sud DEVE RESISTERE!!!!

  IL CPA Fi-Sud DEVE RESISTERE!!!!


Vogliono sgomberare il CPA FI-SUD il 2 Dicembre!

Il CPA, vista l’ambiguità dimostrata dall’amministrazione comunale e dalla Coop rispetto all’insediamento di un centro commerciale nell’area ex-Longinotti, ha deciso di rendere pubbliche le posizioni assunte negli ultimi mesi dai soggetti menzionati. L’attuale governo cittadino ha ereditato un progetto approvato dall’amministrazione Primicerio. Fingendo di ignorare le numerose prese di posizione assunte dal CPA rispetto al progetto Coop, ha mascherato dietro una generica e fin troppo sbandierata “volontà di dialogo” l’intenzione di gestire sottobanco la mediazione tra gli interessi Coop e quelli del Quartiere 3 (CPA, abitanti della zona, piccoli commercianti).

Durante un contatto informale cui il CPA è stato chiamato da un esponente della maggioranza, sono emerse posizioni che mettono in luce la volontà da parte del comune di trasformare tutta la questione in una faccenda di metri quadri da avere o da dare: magari un bel capannone nuovo, magari accanto al centro commerciale.

Fino a questo momento le autorità cittadine sono state interessate solo a conoscere il nostro prezzo. Che senso ha fare proposte inaccettabili se non mostrare che si è tentato di intavolare una trattativa che di fatto non interessa?

“Noi ci abbiamo provato con le buone, ma loro hanno rifiutato: che possiamo fare?” Lentamente ma progressivamente, si prepara il terreno necessario a trasformare una speculazione edilizia multimiliardaria in una questione d’ordine pubblico: una procedura non scritta che la Sinistra mostra di aver fatto propria senza alcuna incertezza. Ancora una volta la vera questione non viene affrontata ed entra in scena la Celere.

Da parte sua la Coop teme costi in termini di immagine pubblica: uno sgombero “sporco” che farebbe crollare le quotazioni di impresa “etica”.(Va sempre bene preoccuparsi dei palloni in Cina o in Afghanistan e poi gestire con il super sfruttamento e il ricatto la forza lavoro nella struttura italiana). La Coop si ammanta di plusvalore ideale, ma agisce come una lobby, mettendo in campo i propri soci come forza elettorale. Si spacciano come scelte comunitarie gli interessi e i meccanismi di una macchina economica, che non agisce più nell’interesse delle persone, ma solo della struttura stessa. La sinistra ha prodotto un nuovo mostro: il capitalismo senza il capitalista. Il comportamento è lo stesso, mancano soltanto le facce del Berlusconi o del Bill Gates di turno contro il quale potersi sfogare. La Coop sei tu: quindi stattene zitto.

Il CPA non difende l’uso privilegiato di un’area che interessa la collettività, ma riafferma la volontà netta di difendersi dal processo di distruzione del tessuto sociale di questa città nel nome del libero mercato. Siamo consci della necessità di aprire una discussione pubblica sull’uso degli spazi. In questo momento ci rivolgiamo a tutte le realtà che di fatto ci hanno sostenuto, perché consapevoli del valore di questa esperienza e della necessità di contrapporsi a quelle logiche; ci rivolgiamo anche a tutti i simpatizzanti, a tutte quelle realtà più o meno coinvolte con la sinistra di governo, che a parole hanno sempre dimostrato appoggio alla nostra battaglia e preoccupazione rispetto al progetto Coop. L’occupazione dell’area da parte del CPA rappresenta l’ultimo ostacolo a questo progetto. Rendiamoci conto che il piano IperCoop è in realtà solo uno dei tasselli che vanno a comporre il progetto complessivo di una città – centro commerciale. È necessaria una presa di posizione pubblica decisa e tesa a scongiurare questo processo: la città deve essere in grado di riaprire la discussione sui destini degli spazi urbani e per definire un uso dell’area Longinotti che sia sostenibile e compatibile con la realtà territoriale. Invitiamo tutte le realtà sociali e politiche ad esprimersi contro la costruzione del centro commerciale e la scomparsa dei luoghi pubblici dellacittà. Lo sgombero va fermato.

CENTRO POPOLARE AUTOGESTITO Fi-Sud

Viste le notizie stampa che danno come data dello sgombero dell’area Ex-Longinotti il 2 Dicembre, il CPA Fi-Sud convoca, per Mercoledì 1 Dicembre alle ore 12.00 presso il Centro Popolare Autogestito Fi-Sud Viale Giannotti 79 Firenze, una Conferenza Stampa per spiegare il proprio punto di vista riguardo la vicenda. Invitiamo tutti ad essere presenti fin dalla sera di mercoledi 1 Dicembre al Cpa Fi-Sud.

IL CPA DEVE RESISTERE!!!!

CPA FI-SUD


Basta ad espulsioni disumane!

  Basta ad espulsioni disumane!


Quanto tempo dura finché una persona soffoca? Morte in un lift all’aeroporto di Zurigo-Kloten: nessuna spiegazione, solo un corto comunicato stampa. Cos’é successo? detenzione – detenzione in attesa d’espulsione – tentativo d’espulsione nr. I, mancato – detenzione in attesa d’espulsione, la seconda – tentativo d’espulsione nr. II – morte.

Più tardi si dichiara: K.A. era ammanettato, imbavagliato, la sua bocca chiusa da un nastro adesivo. Cinque mesi dopo, inufficialmente, il rapporto d’autopsia: K.A. é soffocato, imbavagliato nelle mani dei tre poliziotti accompagnatori. Finora nessuna dichiarazione dei responsabili, ci si esercita in compassione – con i poliziotti espellenti. Quanto tempo, con che forza, una persona si difende contro la sua morte? Per quanto ancora legge e forza di polizia precedono la dignità dell’uomo? Quanta dignità per chì?

Espulsioni in stati nei quali la situazione dei diritti umana é precaria portano nella loro consequenza a reazioni disperate da parte delle persone in soggetto. La prassi d’espulsione é il volto più visibile di una politica che centra sulla difesa, la segregazione e l’impaurimento.

La singola persona, nella sua paura, disperazione ed insicurezza, vien sottomessa a questa politica a tutti i prezzi: Dal 1991, nei paesi europei sappiamo di sette casi di morte in consequenza ad espulsioni eseguite con forza, quattro dei quali negli ultimi dodici mesi. Fino ad oggi in nessun caso, nel quale furono adottati mezzi coercitivi, gli ufficiali furono accusati. Procedure vengono rimandate per mesi ed anni.

Regole d’ applicazione “moderata” dell’ uso della forza non garantiscono l’assenza di future soffocazioni durante un’ espulsione. Anche in Chiediamo il rispetto della dignità umana. Misure di polizia e mezzi coercitivi devono finire lì dove comincia il diritto alla vita ed all’ incolumità psichica e fisica:

I diritti umani sono indivisibili.

Con giorni d’azione ed una grande e ampia manifestazione, noi vogliamo protestare contro la politica d’asilo e d’espulsione disumana. Metà ottobre 99 ci saranno giorni d’azione in molte città europee all’occasione di un ritrovo della Comunità Europea a Tampere in Finlandia per ‘armonizzare’ il diritto all’asilo. Un ‘armonizzazione’ che per i toccati significa un’ ulteriore inasprimento della loro situazione.

Vi chiediamo perciò il supporto per la mobilizzazione, per i giorni d’azione e per la manifestazione. Informatevi, Grazie già adesso per il Vostro ingaggio!

Per ulteriori informazioni: Info-Café “Kasama”, KHALED, Postfach, Klingenstr. 23, 8005 Zürich, abuzarifeh_khaled [at] hotmail [dot] com

Manifestazione il 30 ottobre 1999, ore 14.00, klingenpark zurigo

[squat!net]


Kraakdagen a Utrecht

  Kraakdagen a Utrecht


Quest’anno per la seconda volta avranno luogo dal 13 agosto al 16 agosto i “Kraakdagen”, i giorni di occupazioni a Utrecht (NL). Uguale all’anno scorso occuparamo duranti questi giorni case e faremo altre azione. Ci sara un Infoshop aperto 24 ore in cui vi diamo anche primo soccorso e e aiuto legale in caso di detenzione. L’indirizzo dell’Infoshop e il Ubica, Gannzenmarkt 26, Utrecht. Presto vi daremo anche un numero telefonico dell’infoshop per avere altri informazioni.

Il programma:

Venerdi 13 agosto

– Occupazioni – Manifestazione in bicicletta col soggetto ‘occupare a Lombok’ – Cena sociale in un centro sociale appena occupato – Workshop: Ristrutturazione di vecchie case

Sabato 14 agosto

– Occupazione di protesta – Giro storico a Utrecht – Cena sociale

Domenica 15 agosto

– gioco di azione – Punx Picknick – Magniare

Lunedi 16 agosto

– Occupare – Azione

Allora, venite a Utrecht dal 13 al 16 agosto!!!

[squat!net]


Treviso: sgombero evitato

  Treviso: sgombero evitato


Anche a Treviso, si possono affermare i diritti di cittadinanza per tutti!

Mercoledì 20, ore 7.00, fa un freddo nebbioso micidiale a Treviso eppure decine di persone sono presenti all’appuntamento lanciato dai centri sociali del Nordest e dal consorzio Robin Hood. Due famiglie immigrate devono essere sfrattate questa mattina – toccherà alle altre sei fra poco visto che la curia assieme al Comune hanno un progetto edilizio per questa aera – almeno lo pensa così la curia locale proprietaria delle baracche in cui vivono queste famiglie…
Da mesi queste famiglie, con bambini che vanno a scuola, hanno chiesto di andare via di queste baracche per avere una vera casa, con un affitto decente, ma ne la curia e ancora meno il famigerato sindaco di Treviso hanno pensato di dover occuparsi di questo caso. Queste baracche, ricuperate dalla curia dopo il terremoto friulano di anni fa, vanno affittate circa 200mila lira al mese. In un stato fatiscente, le famiglie hanno a loro spesa operati dei lavori. Paradossalmente questo miglioramento li hanno fatto perdere punteggi nella graduatoria per l’accesso alle case popolari… Si saprà anche, parlando con le famiglie, che il sindacato a cui si erano rivolti già da marzo non ha chiesto la proroga dello sfratto …
E quindi alle 7.00 si aspetta, davanti al cancello, nella ferma intenzione di opporsi a questo sgombero. Arrivano l’avvocato della curia e il pubblico ufficiale, convinti che si tratterebbe di una semplice formalità. Chiedono ai presenti di lasciare passare, che hanno la legge per loro e che sono lì per applicarla. Delle famiglie senza casa poco li importa! Ma la realtà è diversa e di fronte all’opposizione dichiarata e convinta dei presenti devono andarsene, promettendo che il’10 dicembre, il giorno che si riproporrà lo sgombero, faranno appello alla celere perché questa volta sia effettivo.
Appuntamento notato! Però, prima per le realtà presenti questa mattina c’è il sentimento di aver fatto una bella cosa e anche molto importante. Ovviamente perché le due famiglie non sono state sgomberate ma anche perché si è dimostrato che anche in un territorio così ostile come lo è quello di Treviso è possibile, dal basso, di imporre un’altra logica, a quella del razzismo e della negazione dei diritti di cittadinanza. Adesso bisogna a fare crescere questo percorso, vedere quali sono le possibilità per queste famiglie di trovare un vero alloggio a prezzo decente. Ma il loro caso, purtroppo non è isolato; i lavoratori immigrati sgomberati in luglio di un stabile occupato e che per protesta avevano creato un accampamento nei giardini di Treviso, adesso vivono in roulotte con affitti proibitivi di circa 600mila lira.
È con l’impegno concreto e reale di tutti quelli che pensano che le logiche del sceriffo trevigiano -contro gli immigrati ma anche con l’ultima perla sua odierna “se vedo un spacciatore davanti a una scuola gli sparo” – vanno apertamente combattute che si potrà cambiare la vita nei nostri territori. Un’altra Treviso, per gli immigrati e non solo, e che rende Gentilini illegale!

Collettivo SherwoodTribune http://www.sherwood.it/ ludo [at] sherwood [dot] it


street party a torino

SABATO 9 OTTOBRE alle 16 dal Balon partira’ lo street party olimpionico, durante il quale verra’ presentata ai torinesi la campionessa dolomity jane, esperta e fortissima in tutte le discipline invernali. L’eroina delle nevi sara’ con noi per tutta la sfilata, che si concludera’ nella serata con un grande falo’ olimpionico. Portate i vostri vecchi sci, gli slittini, gli scarponi da neve e tutto quello che desiderate immolare durante il faro’ propiziatorio…

Organizzato da Cascina Occupata, Barocchio occupato, Asilo occupato, forte guercio occupato Rosalia Occupata.

asilosquat [at] iol [dot] it