Sabato 29 ottobre è stato occupato uno stabile di più piani al civico 19 di via dei Giustiniani nel centro storico a genova. L’edificio è del demanio ed era disabitato da svariati anni. L’occupazione vuole essere
un modo di coniugare l’esigenza abitativa di alcuni degli occupanti con la necessità di avere un posto pubblico di cui il quartiere può tornare ad usufruire. Domenica 30 ottobre alle ore 16.00 si è tenuta un’assemblea pubblica molto partecipata.
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Di seguito il testo del volantino distribuito:
UNA RISPOSTA ALLA CRISI, UN PRIMO PASSO VERSO I NOSTRI DESIDERI
29 ottobre 2011. Abbiamo occupato uno stabile in via dei Giustiniani 19. Abbiamo occupato perché abbiamo bisogno di case, di luoghi in cui vivere dignitosamente, perché siamo stanchi di buttare i nostri miseri
stipendi in affitti indecenti.
Perché il modo in cui ci costringono a inseguire la nostra sopravvivenza, soli e isolati, è la maniera migliore per impedirci di essere solidali, di organizzarci per rendere le nostre vite qualcosa di bello. Siamo uomini e donne diversi per età e percorsi di vita, ma uniti da bisogni concreti molto simili e dalla comune volontà di organizzarsi per soddisfarli. Abbiamo occupato perché abbiamo bisogno di spazi in cui costruire ciò che non abbiamo: un luogo di incontro dove costruire rapporti di mutuo appoggio, un ambito in cui discutere e divertirsi, uno spazio per noi e per il quartiere, per
mangiare e per studiare, per adulti e per bambini, uno spazio di tutti coloro che lo vivono e lo sentono proprio. Vogliamo uscire dagli ambiti classici della “politica”, dai suoi linguaggi ideologici, dai suoi
dogmatismi. Siamo qui perché vogliamo opporci al richiamo costante alla guerra tra poveri, all’erosione continua della comunità umana, quella comunità che è l’unico soggetto in grado di resistere e porre le basi di un’esistenza “altra”, viva, solidale, quella comunità che si crea quando gli uomini e le donne si occupano direttamente di ogni ambito della loro vita, quando provano a vivere liberi. Insieme. Siamo qui per provarci ancora una volta, per ricominciare da quello che siamo e da quello che vorremmo essere. Lo spazio è aperto da subito, siete tutti invitati, portate quello che pensate possa essere utile.